Da quasi 5 anni utilizzo la lisciva di cenere, inizialmente “solo” come potente multiuso (tranne legno e marmo), utilizzando un semplice spruzzino riciclato. Lo riempivo di lisciva pura, non diluita e aggiungevo oli essenziali (ma sono facoltativi). La lisciva di cenere lava benissimo anche senza oli essenziali, quest’ultimi come sappiamo costano non poco se come me utilizzate solo prodotti di ottima qualità. Non comprate infatti mai gli oli essenziali del mercato o del supermercato perchè sono prodotti chimici e non estratti puri di erbe.
Spruzzavo la lisciva sui sanitari , nell’acqua per lavare il pavimento, sul lavello, sul ripiano del gas e su tutte le superfici lavabili. Mi domandavo poi se anche nella lavatrice la si potesse utilizzare ma non ho mai osato perchè essendo un prodotto molto forte mi spaventava il fatto di potere rovinare la lavatrice e rispettive tubature.
Ho incontrato in questi anni persone che mi hanno confermato di utilizzare la lisciva nella lavatrice da anni: mi hanno consigliata di inserire la lisciva in uno due bicchieri nel cassetto dell’elettrodomestico, a seconda della quantità e dello sporco dei capi, e poi fare il solito lavaggio, sia a 30° che a 60°, senza aggiungere nessun altro prodotto, nulla di nulla solo lisciva!
Ho sempre proceduto a preparare la lisciva con il metodo classico che è molto impegnativo perchè prevede la bollitura di due ore. Vengo invece a sapere di un altro metodo di preparazione durante una lezione di autoproduzione che ho tenuto in una scuola superiore di Reggio Emilia: due professoresse di chimica con alunni al seguito mi hanno raccontato che hanno trovato il modo per ottimizzare questa pratica, che già ottimizzava inquinamento e allergie, e l’hanno migliorata ancora di più! Così mi raccontano che con questo procedimento , veloce semplice ed efficace hanno ottenuto una lisciva meravigliosa e il risultato è ottimale sotto tutti i punti di vista, supportato anche da prove chimiche in laboratorio effettuate da alunni ed insegnanti. Da allora procedo solo ed esclusivamente con il loro metodo.
Io procedo quindi così: la dose è sempre 1 a 5 , cioè 1 bicchiere di cenere e 5 di acqua. Metto a bollire il composto e poi lo filtro. La ricetta con il procedimento dettagliato la potete trovare nel mio blog.
Adoro l’autoproduzione ma non deve diventare una schiavitù e deve essere alla portata di tutti così se trovo metodi più semplici e veloci che portano allo stesso risultato li provo e se funzionano li preferisco!
Provate e fatemi sapere se ci siete riusciti e come vi siete trovati! Buon lavoro!!!
Stefania Rossini