Sono per noi cavie, cibo, pelle, pelliccia, lana, ed è evidente la nostra fatica nel mostrare rispetto e compassione nei confronti dei poveri conigli nonostante il loro grazioso aspetto.
In realtà sono molto più di questo o, almeno, potrebbero esserlo se ci dedicassimo un pò alla loro conoscenza.
Pur essendo un animale molto comune, non è facilissimo incontrarlo in natura perché, scavati grossi buchi nel terreno, si rifugiano lì dentro; grandissime colonie di conigli condividono enormi tane per intere giornate, soprattutto quando il sole splende e la luce diventa insopportabile per i loro occhi delicati.
La sera, quando è tutto più buio o anche soltanto ombreggiato, sbucano fuori e sfogano tutta la loro energia tra salti e corse liberatorie, respirano tanta buona aria col loro minuscolo naso sempre in movimento e cercano del cibo sano e gustoso, ovviamente vegetale.
Più spesso invece incontriamo piccoli conigli nelle gabbie dei negozi, esposti in vetrina o ai piedi di vecchie bancarelle durante fiere e feste di paese ad attendere che qualcuno arrivi ad acquistarli.
Molti di loro diventeranno i giochi dei bambini che, innamorati del loro aspetto, hanno chiesto di averli; altri, in condizioni particolarmente disagiate e per nulla sani, aspetteranno ancora fino a quando, in breve tempo, terminerà la loro vita.
Che i bambini amino davvero i conigli non possiamo metterlo in dubbio e ne è testimonianza la gran quantità di adulti che racconta di non riuscire più a mangiarne la carne dopo aver avuto per amico un coniglio durante l’infanzia, ma sappiamo anche molto bene che i bimbi, anche i più minuti, raramente agiscono con delicatezza e, ovviamente, non hanno nessuna idea di come questa si metta in pratica.
Di certo sarebbe bello che chiunque decidesse di tenere un coniglio in casa, come per qualsiasi altro animale, nutrisse un profondo e incondizionato amore nei suoi confronti in modo da trasmettere ai propri bambini quegli atteggiamenti necessari al benessere psicofisico del coniglio.
Un bambino deve sapere che il coniglio è un esserino molto fragile, ha ossa piccole e delicate, questo comporta che afferrarlo con le proprie mani potrebbe provocare molto dolore al piccolo animale che preferisce di gran lunga muoversi autonomamente piuttosto che stare tra le braccia di qualcuno.
Le orecchie sono delicatissime e non toccarle eviterebbe al coniglio un grandissimo stress e la sgradevole sensazione che qualcuno possa violare questa zona molto importante per l’animale.
Richiede molto spazio per muoversi e saltare, dovrebbe quindi avere la possibilità di vivere libero dentro casa; pensare di chiuderlo dentro una gabbia è solo un atto crudele, significherebbe trasformare un essere vivo in un soprammobile, andare fieri del suo muso dolce e carino e mettere in pericolo, senza porci troppi problemi, il suo equilibrio vitale che lo porterà in poco tempo alla pazzia.
Il suo personale spazio è comunque necessario, si dovrebbe quindi ricavare un angolo dove porre il suo cibo, tanta acqua e un morbido cuscino.
Insomma, il fatto che sia piccolo non significa che non richieda meno impegno e attenzione di quanto non facciano cani e gatti; non scegliamo quindi un animale in base alla taglia, portiamolo con noi solo se siamo sicuri di potergli dare tante cure quante ne richiede.
Fare in modo, comunque, che possano scorrazzare liberi con i propri simili sarebbe bellissimo perché soltanto in questo caso ognuno di loro potrebbe vivere davvero a modo proprio.
Ecco un esempio di come può essere maltrattato un coniglio, non pensando di maltrattarlo; ecco perchè bisogna conoscere a fondo la sua natura —> Il video del coniglio che fa il bagno fa impazzire la rete ma in realtà è un maltrattamento
Gaia Di Giovanni