Anche Eticamente ha seguito la vicenda della piccola Sofia e degli appelli disperati dei suoi genitori per poter continuare la cura staminale con il metodo Vannoni.
La vicenda ci è sembrata, però, un pò strana: perchè il Ministero della Salute ha bloccato la cura ai bambini che la stavano seguendo?
Abbiamo fatto ricerche più approfondite ed ecco cosa abbiamo trovato.
In un articolo di Repubblica del 5 novembre 2012 intitolato “Pericolose quelle terapie con le staminali” Il ministero boccia il metodo Vannoni si legge che la terapia staminale tanto richiesta dai genitori di Sofia è proposta dalla Stamina foundation di Davide Vannoni, laureato in lettere e filosofia (egli stesso però si autodefinisce “neuroscienziato”), e di Marino Andolina, medico coordinatore del “Dipartimento trapianti adulti e pediatrico” presso l’Irccs Burlo Garofalo di Trieste.
Nanni Costa, dell’Istituto Superiore di Sanità e presidente del Comitato trapianti del Consiglio d’Europa, così ha dichiarato: “Il metodo Stamina è pericoloso per la salute perché a volte ai pazienti è inoculato materiale biologico prelevato dallo stesso malato. Ma altre volte vengono iniettate cellule prelevate da terze persone, con il rischio di contagio batterico e virale che ciò comporta”. Aggiunge poi che “le metodologie di preparazione dei preparati sono grossolane, con errori marchiani, e del tutto fuorilegge. I laboratori sono in luoghi non adatti. Sui vasetti che conservano i tessuti prelevati ci sono etichette scritte a matita, per lo più incomprensibili. Quelli di Stamina, poi, hanno detto che con le loro cellule vogliono fare alcune cose, in realtà quelle cellule possono avere effetti collaterali imprevisti. Hanno fatto confusione con i brevetti e non hanno mai pubblicato un risultato delle loro ricerche nelle pubblicazioni scientifiche “.
Potete leggere l’intera comunicazione dell’Istituto Superiore di Sanità cliccando qui.
Secondo il pm Raffaele Guariniello e i Carabinieri del Nas, la Stamina Foundation ha un vertice “animato dall’intento di trarre guadagni da pazienti affetti da patologie senza speranza”. Si definisce associazione onlus senza fine di lucro ma in realtà chiede ai suoi pazienti dai 30 ai 50 mila euro.
A questo punto ci poniamo un lecito quesito: il metodo Vannoni funziona davvero ed è sicuro oppure è tutta una truffa per guadagnare giocando con i sentimenti delle persone?
Fonte: Repubblica.it
Volete essere sempre aggiornati su risorse ecologiche, animalismo, idee di riciclaggio, temi equosolidali e temi etici? Seguiteci sulla Fanpage di Facebook EticaMente
Potete memorizzare il nostro sito per averlo sempre a portata di mano e non perdervi mai una novità cliccando QUI e poi su aggiungi ai preferiti del vostro browser
Se avete trovato l’articolo interessante e in qualche modo utile cliccate su “mi piace” per diventare Fan e e condividete con gli amici attraverso il vostro social preferito (trovate le icone in fondo alla pagina)!