Esiste una tradizione natalizia, per lo più anglosassone e germanica, ma negli ultimi tempi in voga anche da noi, che ha inizio proprio in questi giorni e rappresenta la porta d’entrata nel periodo dell’attesa del Natale: è la Corona dell’Avvento.
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Si tratta di una struttura circolare formata solitamente da piante sempreverdi che vanno ad addobbarla e sopra a questo tappeto ramoso vengono posizionate 4 candele. La tradizione vuole che i rametti vengano presi da alberi veri, possibilmente originari dalle montagne. La corona può essere addobbata anche con pignette, ghiande, arance essiccate e tutto ciò che richiama la stagione e il Natale.
Nel silenzio di un crepuscolo invernale, c’è un suono così debole che per quello che puoi dire potrebbe essere solo il suono del silenzio stesso. Trattieni il respiro per ascoltare. Sei consapevole del battito del tuo cuore. La cosa straordinaria che sta per accadere è pari solo al momento straordinario appena prima che accada. Avvento è il nome di quel momento.
Frederick Buechner
Origini della Corona dell’Avvento
Questo particolare rituale natalizio fu ideato dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern (1808-1881) per sostenere, con la sua vendita, la formazione di ragazzi bisognosi e senza casa. All’inizio erano presenti molte più candele, poi per renderla usufruibile anche nelle case private si decise di posizionare solo 4 candele, una per ogni domenica dell’Avvento. La Corona si diffuse come usanza natalizia in modo importante dopo la seconda guerra mondiale.
Solitamente ogni famiglia compone la sua Corona, andando personalmente a raccogliere tutti i suoi componenti: ogni domenica d’Avvento viene accesa una candela e durante quella giornata la luce risplende nelle case insieme a letture liturgiche e preghiere favorendo il raccoglimento interiore ed il silenzio.
Non credo che capiremo correttamente l’Avvento finché non lo vedremo come una preparazione per una rivoluzione.
Robert Barron
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Simbologia degli elementi che compongono la Corona dell’Avvento
Ogni elemento della Corona non è casuale ma ha una suo preciso significato. Candele, rami sempreverdi (simbolo di speranza) e pignette sono i simboli dell’inverno, la forma circolare rappresenta l’eternità, le candele in particolare simboleggiano la luce che viene donata agli uomini, che s’intensifica con l’avvicinarsi del Natale, con l’arrivo del Messia.
Ogni candela dell’Avvento, infatti, viene accesa insieme a quella precedente giungendo al culmine del 25 dicembre quando tutte e 4 brillano insieme e vanno ad abbellire la tavola di Natale.
Ogni candela ha una denominazione ed un significato particolari:
- La prima candela è chiamata “del Profeta”, ricorda le profezie sulla venuta del Messia. Quest’anno si accenderà il 1 dicembre. Viene preferita una candela blu, simbolo dell’Angelo del Silenzio che invita tutti al silenzio interiore, al raccoglimento, alla preparazione del periodo dell’attesa.
- La seconda candela è detta “di Betlemme”, per ricordare la città in cui è nato il Messia. Quest’anno si accenderà l’8 dicembre. Viene preferita una candela rossa, simbolo dell’Angelo dell’Amore che va in tutte le case a riempire il suo canestro di puro amore.
- La terza candela è detta “dei pastori“, i primi che videro ed adorarono il Messia. Quest’anno si accenderà il 15 dicembre. Viene preferita una candela bianca, simbolo dell’Illuminazione del Cuore che scalda i cuori degli uomini che donano amore.
- La quarta candela è detta “degli Angeli”, i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia. Quest’anno si accenderà il 22 dicembre. Viene preferita una candela viola, simbolo della Pace per la nascita di Gesù.
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Ogni candela porta un angelo che con la simbologia dei suoi colori parla all’anima degli uomini e li accompagna spiritualmente verso il Santo Natale.
La prima luce dell’Avvento è la luce delle pietre, la luce che vive nei cristalli, nelle conchiglie e nelle ossa. La seconda luce dell’Avvento è la luce delle piante. Le piante che cercano il sole nel gioco della brezza. La terza luce dell’Avvento è la luce degli animali.
Tutto aspetta la vita, dai più forti ai più deboli. La quarta luce dell’Avvento è la luce dell’umanità. La luce della speranza per imparare ad amare e a capire.
Rudolf Steiner
La Corona dell’Avvento come guida spirituale
Ogni usanza spirituale parla al cuore degli uomini, lo riporta in collegamento con il mondo dell’invisibile. Basta un semplice gesto, una piccola candela accesa per far sì che ognuno di noi possa ritrovare il sacro e connettersi con il mistero della vita.
Ricorda, il vero spirito del Natale sta nel tuo cuore.
The Polar Express