Cosa spinge i genitori a scegliere un nome piuttosto di un altro? Perché un nominativo ci attira di più? Dietro alla motivazione della scelta del nome, così importante per ognuno di noi, possono esserci molte ragioni. A volte portiamo il nome di una persona cara che se n’è andata troppo presto, per tradizione possiamo avere ricevuto quello del nonno o della nonna, oppure quello di un personaggio storico o fittizio (di un romanzo o di una canzone, per esempio) che ha particolarmente colpito uno dei nostri genitori.
A volte l’attribuzione di un prenome particolare può sembrare casuale e viene determinata dall’armonia dei suoni che lo compongono, perché “suona bene”. Ma dietro ad ogni nome c’è una piccola vita che si dispiega, una storia in divenire che segue le lettere che lo presentano al mondo e che definiscono il suo personale universo, e per questo motivo merita tutta l’attenzione possibile.
Emma, un nome dolce per una bambina di carattere
Attraverso il nome si cerca spesso di veicolare delle qualità, delle virtù, alla nuova piccola vita appena nata come se fosse un dono di buon augurio per il futuro. Il nome svolge quindi in questo senso un ruolo evocativo potente. È il dono più importante, dopo la vita, che un bambino riceve dai suoi genitori in quanto lo iscrive nella collettività definendo la sua individualità, la sua unicità. Inoltre funge da importante pilastro nella comunicazione interiore (tra sé e sé) e con gli altri, convogliando in una parola tutti i ruoli, gli aspetti esteriori della persona: quello personale, famigliare, lavorativo, ecc.
Quante bambine portano lo stesso nome della protagonista del romanzo di Jane Austen, Emma, una donna, bellissima, intelligente, paziente, compassionevole? Oppure in omaggio a Madame Bovary, l’anti-eroina, sognatrice e romantica, di Flaubert, che aspirava ad una condizione sociale migliore? Emma possiede una musicalità dolce e armoniosa e ancora oggi conquista il cuore di molti genitori che decidono di offrire questo bellissimo nome alle loro bambine.
Oggi Emma è al settimo posto nella classifica dei nomi femminili in Italia ed è festeggiata il 19 aprile (sant’Emma di Sassonia), il 29 giugno (sant’Emma di Gurk), e il 3 dicembre (sant’Emma di Lesum).
Origine, significato e temperamento
Nomen omen recita l’antica locuzione latina alla base dell’onomanzia, arte divinatoria secondo la quale ogni nome indica un destino. Il nome che ci viene dato alla nostra nascita racchiude un significato che ci accompagna per tutta la nostra vita e alcuni pensano che possa influenzare il carattere. Ecco che l’etimologia del nome Emma potrebbe già racchiudere in sé un indicazione importante del temperamento attribuito alle bambine che portano questo bellissimo nome.
“Emma” avrebbe una doppia origine ed è quindi ancora incerta la sua etimologia. Secondo alcuni studiosi, l’origine del nome sarebbe germanica e sembrerebbe condividere la radice ermen che ritroviamo nei nomi Ermengarda, Ermentrude ed Ermenegilda, col significato di “grande”, “potente” o ancora “universale”; potrebbe essere connesso anche ad Irmin, un altro appellativo di Odino, il padre degli dei della mitologia norrena, associato alla sapienza, all’ispirazione poetica, alla profezia, alla guerra e alla vittoria. Un’altra ipotesi vede una derivazione dall’antico tedesco Amme che significa “gentile, fraterna, nutrice“.
Altri studiosi vi vedono invece un diminutivo di “Emmanuela“, derivante dall’ebraico Immanuʻel: “Dio è con noi”.
Ad Emma viene riconosciuta una grande tendenza all’indipendente, all’autonomia. Ama badare a se stessa. È brillante, audace, curiosa. Volontaria e determinata, impiega tutte le sue energie per raggiungere i suoi obiettivi.
Le Emma hanno spesso un grande fascino. Sono originali e creative senza per questo sacrificare il senso pratico. Le Emma attribuiscono una grande importanza alla loro famiglia.
Se il nome ci definisce agli occhi degli altri e il significato veicolato dalla sua etimologia può avere un’influenza su di noi, aiutandoci a fare chiarezza sulle qualità in potenza che possiamo aver ricevuto in dono alla nascita, può essere altrettanto interessante valutare anche il simbolismo sonoro del nome, la sua “musicalità”, in quanto si tratta di un tipo di linguaggio prettamente inconscio che tocca la nostra sensibilità più profonda.
Leggi anche —> Albero genealogico: perché è importante ricostruirlo e disegnarlo
Il simbolismo fonetico di “Emma”
Il nome è il suono col quale veniamo presentati al mondo, ciò che ci permette di farci riconoscere, di definirci. Questo suono ci appartiene, è l’impronta armonica della nostra individualità e produce un effetto, un impatto percettivo su di noi e gli altri, stimolando il nostro inconscio in quanto anche il suono è veicolo di un significato simbolico.
Questo simbolismo fonetico, sonoro, è maggiormente studiato dalla fonosemantica, la branca della linguistica che studia il rapporto tra la fonetica e la semantica delle lingue naturali. Questa associazione simbolica connessa al suono è ciò che ci induce ad avvertire talvolta una discordanza tra ciò che percepiamo di una persona (aspetto, carattere) e il suo nome, come se non fossero allineati.
Fernando Dogana, professore ordinario di Psicologia all’Università Cattolica di Milano e esperto di psicolinguistica, ha classificato le caratteristiche evocative dei gruppi di fonemi. Ecco quelli che compongono il nome “Emma”:
• La vocale “E” esprime velocità, leggerezza, luminosità, rapidità
• La consonante nasale “M” comunica morbidezza, calore, lentezza, infanzia, maternità
• La vocale “A” richiama la sensazione di grandezza, larghezza, apertura, lentezza, meraviglia
Persone famose che si chiamano come te
Emma Marrone (cantautrice italiana), Emma Gramatica (attrice italiana), Emma Hamilton (avventuriera britannica), Emma Orczy (scrittrice britannica), Emma Thompson (attrice e sceneggiatrice britannica), Emma Watson (attrice e attivista britannica), Emma Bunton (cantante britannica), Emma Wolf (scrittrice americana), Emma d’Italia (regina di Francia) …
Fonti e approfondimenti: • Aavv, Il grande libro dei nomi per bebè. Significato, origini, curiosità. Oltre 7000 nomi per bambine e bambini, Ed. Vallardi, 2022. • Fernando Dogana, Le parole dell’incanto. Esplorazioni dell'iconismo linguistico, Ed. Franco Angeli, 2002. • Il fonosimbolismo, il significativo suono delle parole • La soglia degli affetti: considerazioni sull’attribuzione del nome e la costruzione sociale della persona, di Joao Pina-Cabral, University of Lisbon