Il mantra è una vibrazione che si pronuncia con la voce o si ripete silenziosamente nel pensiero, il cui potere è fornire pratiche di ritiro delle proiezioni o riassorbimento del reale per una vita all’insegna della libertà, della creatività e della gioia. Esso viene ripetuto, così da produrre un cambiamento alla qualità dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e anche del nostro stato psicofisico.
È nostra guida alla conoscenza degli effetti benefici dei mantra Alessandra Filzoli, istruttrice Mindfullness Immaginale e Yoga Sciamanico, esperta di Medicina tradizionale cinese, dal 2013 Custode accreditata da Selene Calloni Williams del Mantra Madre.
È proprio Filzoli che ci spiega come il mantra sia una vibrazione a partire dalla fisica di Albert Einstein secondo la quale un solo elettrone vibra 500 trilioni di volte al secondo. La vibrazione a sua volta produce suono e colore. Questo è il motivo per cui si pensa che l’intero mondo, l’intero universo, l’intero cosmo umano siano una sinfonia di suoni e colori.
La materia non esiste, tutto è energia e vibrazione
(Albert Einstein)
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Afferma Alessandra Filzoli: “Tutto in questo universo è vibrazione, la fisica quantistica lo afferma da anni e così le tradizioni mistiche d’Oriente e di Occidente. Non solo ciò che riteniamo fisico emette una frequenza vibratoria ma sono permeate di vibrazioni le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre parole.
Il mantra è una vibrazione che si pronuncia con la voce o silentemente e il cui potere è di apportare una frequenza di pace, di armonia di gioia al nostro essere che potrà generare nel tempo medesime frequenze nella nostra vita di relazione.
Etimologia del termine “Mantra“
Mantra dal sanscrito ha il significato di man = mente, pensare e tra = strumento, o proteggere.
Dunque potremmo dire che si tratta di uno strumento che serve a liberare e proteggere la mente.
Nella lingua vedica significa anche preghiera. È dunque uno strumento potente che grazie alla sua ripetizione apporta un cambiamento alla qualità dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e anche del nostro stato psicofisico”.
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Le ruote di preghiera dei templi buddhisti sono uno strumento di preghiera buddista esclusivamente tibetano per la crescita e recano iscrizioni con mantra spirituale e la guarigione, che porta sempre l’iscrizione mistica Om Mani Padme Hung, il cui significato letterale è O Gioiello del Loto!. Le ruote di preghiera sono anche dette chokhor (ruota della legge) in tibetano.
OM – Purifica l’ego, MA – Purifica la gelosia, NI – Purifica la passione, PAD- Purifica l’ignoranza, ME – Purifica l’avidità, HUM- Purifica l’odio
(Mantra Om Mani Padme Hung)
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I mantra per seminare la pace interiore
“La mente razionale – continua Filzoli – comunemente esercita un predominio nelle nostre vite volta più al controllo, al comando, piuttosto che al proprio sentire in unione a esso, spesso generando un senso di frustrazione per non riuscire a fermare il chiacchiericcio interiore che si spegne solo una volta nel letto, arresi finalmente al sonno.
Tu potresti conoscere bene questa condizione alimentata dai rumori del mondo (uso del telefonino e della tecnologia digitale con la pioggia di informazioni che ti investono spesso senza scelta) il cui esito è una condizione di irrequietezza e di brusio di fondo che crea uno stato di disagio e di insicurezza.
La meditazione, il respiro consapevole, i mantra se esercitati con costanza sono potenti strumenti che migliorano lo stato di consapevolezza apportando una condizione di sempre migliore armonia interiore. Grazie alla pronuncia del mantra gradualmente la produzione dei pensieri rallenta e si sfoca divenendo sempre più coscienti di ciò che ci accade: il tipo di respiro, la qualità delle nostre emozioni, le sensazioni che provengono dal corpo. Nel tempo ciò diventa uno stato desiderabile poiché permette di trovare risposte attraverso il proprio sentire”.
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Queste vibrazioni che pronunciamo come mantra intendono risuonare un senso di pace, come spiega l’istruttrice Mindfullness immaginale e yoga sciamanico: “I mantra generalmente sono in lingua sanscrita. Possono essere molto brevi costituiti da una sola sillaba o da più sillabe il cui significato è rivolto a produrre un senso di pace.
Può trattarsi spesso di una invocazione al divino e in questo caso è assimilabile a una preghiera così come la conosciamo in Occidente; altre volte è brevissimo come l’Om.
Non è ritenuto importante conoscerne il significato. Il mantra trae il suo potere dal fatto che è stato ripetuto per secoli in contesti sacri dunque impregnandosi di una speciale qualità energetica e spirituale”.
Il respiro è il ponte che collega la vita alla coscienza,
che unisce il corpo ai nostri pensieri.
Ogni volta che la vostra mente si disperde,
utilizzate il respiro come mezzo
per prendere di nuovo in mano la vostra mente
(Thich Nhat Hanh)
Li possiamo incontrare in tante delle discipline di cui vi raccontiamo su Eticamente, come la meditazione, lo yoga, la danzaterapia – come elenca anche Filzoli: “Avrai potuto incontrarli nello yoga e nella pratica della meditazione. Sarebbe preferibile essere guidati alla loro conoscenza e utilizzo, addirittura iniziati da coloro che a loro volta hanno ricevuto il mantra: l’iniziazione comporta l’attivazione di una energia e l’apertura di una strada.
Facilitano lo stato ampliato di consapevolezza, quella condizione in cui si è presenti a se stessi e a ciò che si prova.
Come avrai capito l’effetto che esso produce è ad ogni livello del nostro essere poiché essendo vibrazione, a lungo andare, esso produrrà una risonanza in noi con effetti altamente benefici favorendo lo stato contemplativo e meditativo.
Naturalmente è auspicabile apprendere a praticare con gradualità. Dunque, familiarizzare con la recita del mantra dedicando un tempo per farlo con la voce e poi sussurrandolo e infine ripeterlo nel silenzio. Via via ti accorgerai della diversità di effetto: si dice che ripetere il mantra nel silenzio sia ancora più potente che pronunciarlo con la voce.
Naturalmente gli effetti saranno potenziati da una pratica costante”.
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I mantra e la quotidianità
Non si usa, dunque, recitarli esclusivamente in ambito religioso – come conferma l’esperta: “In un contesto laico e non religioso è suggerito di usare parole o frasi brevi nella nostra lingua corrente che traducano uno stato di pace e di serenità (es. “Mi sento sempre meglio” oppure “sono sempre più in armonia” oppure “ho fede, ho fede” …)”.
Distratti costantemente nel nostro quotidiano e condizionati da abitudini legate soprattutto al fare, non diamo sufficiente importanza alla qualità dei nostri pensieri che rappresentano il primo step di ciò che andiamo a proiettare nella nostra vita. I pensieri condizionano il nostro stato emotivo: se costantemente sono occupata a trovare una soluzione a ciò che mi manca (denaro, relazione affettiva, lavoro..) porterò nella mia vita un senso di frustrazione e di nervosismo sempre maggiori e lo ritroverò intorno a me nelle mie relazioni (proietterò questa energia entrando in risonanza con medesime frequenze).
La pratica attraverso i mantra e la meditazione sciolgono fissazioni e idee ripetitive, purificano la mente apportando un senso di freschezza e di stupore, rinnovando il nostro modo di affrontare la vita”.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
(Dalai Lama)
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I Mantra Madre
Infine, Filzoli racconta cosa siano i Mantra Madre di cui lei è una delle Custodi, a partire dall’Arcobaleno Fiammeggiante e il percorso di guarigione che si attiva: “L’Arcobaleno Fiammeggiante è un lignaggio detto anche famiglia dell’Arcobaleno Fiammeggiante o del Fulmine di Diamante (Vajra). Tale lignaggio ha origini remotissime che vengono fatte risalire alla tradizione di natura, ovvero il sentire e la conoscenza dei popoli animisti che hanno vissuto una condizione di simbiosi con la natura e con i suoi dei. L’insegnamento che porta è lo Yoga sciamanico che nel suo cuore esoterico accoglie la tradizione del Mantra Madre.
Siamo in un momento storico particolare in cui dobbiamo assumerci anche la responsabilità di quello che può accadere non solo a noi ma anche alla natura e al pianeta e dobbiamo dare il nostro contributo per riportare il Sacro all’interno della nostra civiltà perché solo una civiltà che contempla il Sacro è una civiltà che può essere veramente ecologica. Se facciamo un’ecologia antropocentrica non è un’ecologia che può veramente risolvere l’emergenza ecologica nella quale ci troviamo. Dobbiamo riportare il sacro nella civiltà affinché si possa fare un’ecologia del profondo un’ecologia vera affinché si possano cambiare i modelli politici, i modelli economici e in modo tale da ritrovare una profonda unione con i nostri corpi con le nostre vite e con la natura e questo è un compito, io credo, che è affidato a ciascuno in questo momento particolare e Mantra Madre è un grande veicolo per contribuire a ciò.
(Selene Calloni Williams)
Filzoli racconta poi l’incontro con Selene Calloni Williams: “Ho personalmente conosciuto questa tradizione attraverso l’incontro straordinario con Selene Calloni Williams, Maestra del Mantra Madre che ha fatto da ponte tra Oriente ed Occidente diffondendo gli insegnamenti dall’inizio del 2010. Ne sono parte attiva come Custode: essere Custode del Mantra Madre significa custodire preziosamente gli insegnamenti ricevuti, farli propri attraverso la pratica costante e divulgarli al momento e nelle condizioni opportune.
Questo incontro ha trasformato profondamente la mia vita portando gioia, creatività e il piacere della condivisione attraverso la mia professione di medico. Lavoro come medico integrando varie discipline olistiche, in particolare la Medicina Tradizionale Cinese e constato quotidianamente che le pratiche dello Yoga sciamanico e del Mantra Madre possiedono il potere di accelerare il processo della cura.
Prendersi cura del disagio è prima di tutto percorrere il cammino della libertà dai condizionamenti, dalle paure e questo libera via via dalla sofferenza. Il disagio diventa un alleato che permette l’incontro con l’invisibile, con l’anima per trarre da essa sostegno, forza e guida.
La guarigione assume, dunque, un significato nuovo: per guarigione si intende innanzitutto uscire dal paradigma della malattia, che ci sia qualcosa di male da risolvere, invece guarigione come cura, ascolto del disagio e dell’emozione che collega a qualcosa di molto profondo e invisibile che chiama attenzione. Guarigione è dunque il risultato di una pacificazione, ristabilire una relazione di amore con le varie parti di sé visibili e invisibili.
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Insieme ad altre Custodi del Mantra Madre (Le Ali dell’Immaginale) mettiamo a disposizione questo sapere in incontri di avvicinamento e poi di vere e proprie iniziazioni. Coloro che lo desiderano possono farne parte rivolgendosi ai Custodi attivi del Mantra Madre.
La potenza del Mantra Madre, che rimane un mantra segreto trasmesso solo per iniziazione, è racchiusa nella sua capacità di cambiare la prospettiva da cui si osserva il mondo, consentendo un cambio di paradigma che ci toglie dall’essere vittime degli eventi mentre ci risveglia alla consapevolezza di esserne i cocreatori.
Ciò conduce infallibilmente, irreversibilmente e impeccabilmente sul cammino della liberazione finale che è liberazione dalla paura e dagli attaccamenti.
In questo la natura ci è maestra e guida e per prima cosa ci induce a considerare che non esiste il brutto in natura, neppure esiste la scala di valori su cui poggia la nostra società: bene-male, giusto-sbagliato.
Dunque, essa ci invita a superare/trascendere la dualità attraverso l’esperienza estatica. La trance estatica che si produce grazie ai mantra della tradizione, al respiro, allo yoga sciamanico porta l’uomo a contatto con le armonie naturali e le leggi naturali che si esprimono nella rivelazione della bellezza e dell’amore”.
Gli insegnamenti del Mantra Madre vengono dati in seminari che si chiamano il Fulmine, del diamante o dell’arcobaleno. Quando tu hai fatto questi seminari, hai preso questa iniziazione fino al grado di Custode, i gradi di coloro che entrano nelle iniziative sono pioniere, portatori e custodi; il custode del Mantra Madre poi è colui che porta l’iniziazione agli altri; quindi, solo un Custode ti può dare il Mantra Madre vero e proprio e alcuni di voi mi hanno detto che stanno facendo con molta gioia e molto successo”
(Selene Calloni Williams)
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Ed è un cammino che vuole ridare valore all’anima: “Il cammino del Mantra Madre è anche detto cammino del fare anima – continua la Custode del Mantra Madre – ossia ridare valore all’anima, riconoscere l’anima/l’invisibile in tutti gli aspetti dell’esistenza.
Il Mantra Madre e i mantra della tradizione dell’Arcobaleno Fiammeggiante hanno la particolarità di essere in sincronia con il respiro: una parte viene esalata ed una inalata e ciò facilita lo stato di estasi.
Occorre sapere che la respirazione concerne tutte le manifestazioni della vita spirituale.
La meditazione è una respirazione, la preghiera è una respirazione, l’estasi è una respirazione; ogni comunicazione con il Cielo è una respirazione. La respirazione rivela l’intensità dello scambio. Quando comunicate con il cielo, voi respirate profondamente come se abbracciaste l’essere che amate.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov, Discorsi)
Conclude Filzoli”: “Dopo un certo periodo di pratica, come affermava Sri Aurobindo, grande mistico del secolo scorso e padre dello Yoga Integrale o Purna Yoga, il mantra dopo un certo tempo prende a ripetersi da sé, le cellule lo fanno proprio e muta la loro qualità vibrazionale trasferendone il messaggio.
Come detto, l’energia vibra a differenti frequenze e ogni frequenza è un’informazione che dà forma all’energia e la esprime nella materia.
Per conseguenza, una mente che elabora pensieri e immagini di bellezza e serenità avrà facilità a tradurre ciò in accadimenti piacevoli ossia genererà un campo di energia che attirerà a sé situazioni di medesima qualità”.
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