Secondo le statistiche, sarebbero in aumento le coppie senza sessualità, anche fra i giovani. E non solo, la mancanza di rapporti sessuali nella coppia rappresenterebbe una fetta considerevole delle cause di separazione. Un fenomeno in ascesa prevalentemente nelle coppie eterosessuali.
Questa assenza di rapporti sessuali nella sfera privata sembra contraddire l’apparente facilità con la quale si allude al sesso, lo si rende esplicito e visibile nei media, dove ormai è spesso ridotto a vero e proprio oggetto di consumo. Pretestuoso strumento per vendere e commercializzare quasi ogni bene o servizio.
La coppia senza sessualità nasconde un problema o si può davvero essere felici anche senza sesso?
Come uscire da questo “bagno mediatico” riportando la sessualità all’interno della sfera intima, affettiva e privata?
“È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi.”
(Marilyn Monroe)
Coppia e fasi del ciclo di vita
L’attuale società dell’immagine ci propone spesso un’idea parziale e distorta della sessualità. Un’idea fondata sulla “performance”, che pretenderebbe di misurare il “successo” dell’esperienza sessuale e di farlo sulla base di parametri standardizzati. Film, pubblicità, pornografia ormai reperibile da chiunque contribuiscono a questo tipo di immaginario.
Un immaginario che può condizionare in maniera importante le aspettative individuali e, di conseguenza, quelle della coppia.
La nostra dieta mediale racconta il sesso per lo più o come esperienza occasionale o come preludio ad un unione stabile. E dopo? Dopo quel fatidico “e vissero tutti felici e contenti” che cosa accade?
Quel che non si racconta mai abbastanza è che l’esperienza sessuale non rimane statica, uguale a sé stessa. La sessualità all’interno di una coppia cambia, muta, si trasforma col passare degli anni. I bisogni e i desideri dei partner non rimangono uguali, ma si diversificano anche in base all’età anagrafica e alle fasi del ciclo di vita.
Ci sono fasi nella vita di una coppia in cui è fisiologico che la sessualità receda temporaneamente sullo sfondo o si modifichi. Si pensi ai primissimi tempi dopo la nascita di un figlio. O ad un prolungato problema di salute o, ancora, ai cambiamenti della sessualità nell’età senile.
Un primo elemento che può tendere una trappola alle coppie senza sessualità è dunque un’aspettativa irrealistica. Appena le cose cambiano, rallentano, o si modificano si teme di aver perso la fiamma della passione, di non essere all’altezza. Ci si preoccupa troppo di valutare sé stessi o l’altro e troppo poco di parlare dei propri dubbi o desideri. Dialogare la sessualità all’interno della coppia, quella che si è vissuta o quella mancata, quella soddisfacente o quella problematica… Questo è il primo ingrediente per affrontare i cambiamenti del desiderio sessuale in modo armonico senza riferirsi a presunti standard precostituiti che possono creare solo blocchi ulteriori.
Coppia senza sessualità o matrimoni bianchi?
Alcune coppie per la verità non vivono un matrimonio senza sesso, ma, uno o entrambi i partner, hanno difficoltà ad approcciarsi ad un rapporto penetrativo.
Non si tratta di amore senza sesso. Ma di coppie che vivono la propria intimità fisica attraverso scambi alternativi che non contemplino l’atto sessuale completo.
In realtà in molti di questi casi, la sessualità può rappresentare comunque una dimensione di intimità e scambio pur con dei limiti. Non di rado queste coppie non parlano né fra loro, né all’esterno dei loro problemi. Per vergogna, pudore, paura. E arrivano a chiedere aiuto, consultando magari un sessuologo, anche con molti anni di ritardo, solo quando vorrebbero iniziare a cercare un figlio.
A queste situazioni possono concorrere problematiche di tipo fisico e/o psicosomatico come dolore o difficoltà ai rapporti per la donna, difficoltà nell’erezione o nell’eiaculazione per l’uomo.
Molte di queste coppie si ritrovano a non parlarne mai esplicitamente e a cercare vie alternative senza sapere che si tratta solitamente di problematiche che possono essere affrontate col supporto di un sessuologo esperto. Alla base di questa reticenza ci sono sia fattori individuali che culturali.
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Se la mancanza del sesso è un tabù che cela altri “non detti”
Non esistono coppie asessuate e non esiste un matrimonio infelice che non abbia ripercussioni sulla vita sessuale dei due partner.
Quando nella coppia si spegne il desiderio questo è sempre indice di qualcosa.
Nelle coppie senza sessualità non è solo la mancanza del sesso a essere sottaciuta. Spesso ci sono anche altre problematiche relazionali delle quali pure i due partner sono incapaci di parlare.
Ci sono coppie che non hanno mai elaborato compiutamente il lutto per la perduta possibilità di diventare genitori. O che non hanno completato lo svincolo dalle famiglie di origine e si accomodano in una relazione stanca e “accudente” trattandosi vicendevolmente più da figli/genitori che da amanti. Altre ancora che vivono sotto la consapevolezza di tradimenti mai confessati o riconosciuti.
Altri ancora magari hanno esaurito il percorso di vita da fare insieme e, invece di accomiatarsi con gratitudine l’uno dall’altra, rimangono vincolati in un’unione ormai priva di risorse.
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Il falso mito della coppia senza problemi
Spesso si ha quasi paura di accettare l’idea che, se la passione si sta affievolendo, allora c’è un problema. Ma, pensiamoci un attimo: perché in un coppia destinata a stare insieme magari dieci, venti, o cinquant’anni non dovrebbero emergere problemi? I problemi, i momenti di crisi, le fasi di vita in cui si perde di vista l’altro esistono e devono essere riconosciuti se la coppia vuole andare avanti. Questa idea che in una coppia “felice” non ci debbano essere momenti di crisi è fortemente malsana. Fa molti più danni di quelli che vorrebbe risolvere. Perché impedisce ai partner di rivestire di parole quel problema, anche quando arriva a minare la fondamenta della coppia, incrinando la sessualità. Alcune coppie arrivano a separarsi o quasi senza mai parlare veramente di cosa non va tra loro.
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Coppie senza sesso o senza dialogo?
La sessualità, che lo vogliamo o no, ci mette a nudo, sempre. Anche quando vorremmo mentire (a noi stessi o all’altro), la sessualità fa sempre venire a galla ciò che è, ciò che è vero. Fra tante sovrastrutture culturali, mediatiche. Impegni e frenesie del quotidiano. O parole dette a caso, fraintese o non dette affatto.
Dovremmo accostarci con rispetto al sesso, sia che unisca sia che divida. Sia che ci piaccia sia che ci deluda. Che sia all’altezza delle nostre aspettative o che ci sorprenda. Che sia presente o che risulti dolosamente assente.
Il sesso non mente. E se vogliamo mantenere aperte le porte del nostro cuore dovremmo riconoscerlo per quel che è, ascoltarlo e dialogarlo.
“Nessuno parla del sesso e nessuno parla della morte. Su queste due cose rimaniamo in silenzio. Siamo rimasti in silenzio per secoli e secoli. Si tratta di argomenti tabù, non dovrebbero nemmeno essere nominati. Nel momento in cui vengono menzionati, qualcosa dentro di noi comincia a tremare. (…) Perché c’è un tabù solo per il sesso e la morte? Perché sono profondamente connessi. La ragione della loro relazione è questa: primo, tu nasci dal sesso, la nascita è sesso. E la nascita e la morte sono due poli della stessa cosa. Nella nascita, è racchiusa la morte. Ecco perché l’uomo diventò consapevole della profonda relazione tra il sesso e la morte. La morte non può succedere senza il sesso, come la nascita non può avvenire senza il sesso. La morte non può accadere senza il sesso, come la nascita non può accadere senza il sesso.”
(Osho, The New Alchemy: To Turn You On, Talk #24)