1) Titanio
Le pentole in titanio sono molto care ma praticamente inesauribili, fatte di un materiale molto duro e naturalmente antiaderente, perfette anche per strapazzarle con gli utensili da cucina.
2) Terracotta vetrificata
Queste sono in assoluto le mie preferite, garantiscono una cottura uniforme con una temperatura costante, inoltre con queste pentole è possibile ridurre l’impiego dei condimenti.
Sono pentole che vanno bagnate prima dell’uso, sono molto resistenti e permettono di cuocere a temperature non troppo elevate, mantenendo una inaderenza ottimale. La terracotta più sicura ha subito un processo di vetrificazione e non contiene metalli pesanti o sostanze tossiche.
3) Ceramica atossica
Le padelle in ceramica, o padelle bianche, hanno sostituito il teflon nel corso degli ultimi anni, ma attenzione che nella produzione di queste padelle non siano stati utilizzati smalti non completamente atossici. Quindi da valutare bene in fase di acquisto, che la ditta di fabbricazione ne garantisca l’ecocompatibilità e la salubrità dei materiali utilizzati.
4) Vetro Pirex
Le stoviglie in pirex sono fantastiche, peccato non si possano utilizzare sui fornelli ma solo in forno, sono in assoluto le più sicure e consigliate anche a chi soffre di allergie al nikel o ad altri metalli.
5) Ferro
Poco pratiche e poco igieniche visto che non possono essere lavate con acqua. Peccato perchè la pentola in ferro è naturalmente antiaderente e sopporta temperature molto elevate, però sono soggettte alla ruggine e diventa poco pratico il non poterle lavare con acqua ma solo con panni.
6) Pietra ollare
Perfette per minestroni, zuppe e tutte quelle pietanze che richiedono una cottura lenta e uniforme, queste pentole hanno bisogno di essere prima riscaldate, poi mantengono a lungo le temperature e non rilasciano nessuna sostanza tossica.
7) Acciaio inox
Le classiche batterie di pentole con doppio fondo, adatte ad ogni cottura, ad ogni pietanza, peccato che non bisogna dimenticarle altrimenti si attacca tutto al fondo!! Serve condimento per evitare l’effetto crosta sul fondo, ma tutto sommato sono le pentole più comuni e resistenti.
8) Alluminio
Ecco bhè queste meglio lasciarle perdere. Sono le peggiori in assoluto. Residui di alluminio nei cibi cotti in queste pentole potrebbero dannegiare il sistema nervoso, inoltre è assolutamente sconsigliato cucinarci cibi salati o acidi che potrebbero sprigionare sali di alluminio dannosi per la salute.
9) Rame stagnato
Il rame era molto usato, e portebbe essere ancora oggi una valida alternativa al teflon se l’interno delle stesse è stagnato. Diversamente potrebbero ossidarsi e dare il via ad un rilascio di sostanze tossiche e alla formazione di una pellicola di ossido di rame, che deve essere rimossa prima di ogni utilizzo.
Comunque anche se rivestite con un processo di stagnatura queste pentole vanno prese con le pinze, perchè sono molto delicate e basta poco a rovinarle, rendendole tossiche.
10) Ghisa smaltata
Le pentole in ghisa possono essere considerate sicure se rivestite da uno strato smaltato privo di sostanze tossiche. Saranno le case produttrici a dover fornire delle garanzie ai propri clienti in merito ad un simile aspetto fondamentale. Pentole, casseruole e tegami in ghisa smaltata possono essere utilizzati per la cottura in forno, su fornello a gas, ad induzione e persino sul barbecue, oltre a poter essere riposti senza problemi in frigorifero.
Quindi tirando le somme potrei affermare che le pentole migliori per le cotture in forno sono quelle in pirex, mentre se volete stupire con arrosti e zuppe usate quelle in terracotta, se volete fare due verdure saltate preferite quelle in titanio, ma assolutamente evitate l’alluminio.
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