Benessere

Il potere curativo degli oli essenziali in aromaterapia

Di Laura Cusmà Piccione - 21 Marzo 2022

Pubblicazioni scientifiche e libri sugli oli essenziali e sull’aromaterapia dimostrano il potere degli oli essenziali e il loro effetto terapeutico indiscusso, soprattutto se inalati.
Il profumo inalato dagli oli essenziali raggiunge il nostro cervello in una frazione di secondo e agisce attraverso il sistema limbico del cervello che è la zona responsabile della memoria, dell’omeostasi, dell’umore e delle emozioni. A seconda della loro esatta composizione, i profumi possono influenzare la mente e il corpo in modi specifici. Per questo sono stati utilizzati fin dagli albori dei tempi.
Le fioriture hanno già inizio nel mese di marzo e dalla Svizzera, dopo numerosi studi indipendenti, è dimostrato che numerosi oli essenziali puri al 100% e biologici supportano le prestazioni fisiche e mentali, con effetti che vanno dal calmante all’energizzante.

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Con la primavera alle porte, aspettiamo la fioritura delle piante a colorare i paesaggi e profumarne l’aria. Questa natura nasconde anche una potenza davvero incredibile che si può esprimere attraverso gli oli essenziali usati in aromaterapia.

È una gioia vedere tanti rami verdissimi nel vento e tanti fiori prepotenti, sboccianti, è una gran gioia perché nel sangue pure è primavera. (Cesare Pavese).

Basta una sola goccia di olio essenziale puro per goderne effetti che paiono quasi magici tanto sono efficaci, perché è dimostrato scientificamente che gli oli essenziali non lavorano con la quantità, ma con la loro frequenza vibrazionale, percepita direttamente dal naso all’ipotalamo.

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Il magico mondo degli oli essenziali di Madre Natura

Scopriamo la magica potenza del mondo degli oli essenziali in aromaterapia con Elena Sardo di AromaFitness, che si è avvicinata all’aromaterapia durante il primo lockdown per risolvere naturalmente problemi dermatologici e di mal di testa, e ora ha costituito una vasta community con cui studia e condivide questa passione. AromaFitness è nata da Sardo nel momento in cui ha conosciuto l’aromaterapia e ha pensato di applicarla al suo lavoro da sempre nell’ambito del fitness e in cui cerca di allenare non soltanto il corpo, ma anche la mente. Spesso chi vuole un aspetto fisico migliore deve lavorare sulla propria mente. E AromaFitness lavora in maniera sinergica con corpo e mente sempre a partire dalla prevenzione. Anche perché si possono usare tanti oli essenziali nello sport.

Immagine per gentile concessione di Antonella e Silvia, produttrici di oli essenziali

Potresti chiederti per ore
cosa significano i fiori
ma per me sono la vita stessa
in tutto il suo felice splendore
Noi non potevamo fare a meno dei nostri fiori…
i fiori aiutano a dimenticare
le tragedie della vita
(Marc Chagall)

La storia dell’aromaterapia

L’aromaterapia ha origini antichissime perché la natura è sempre stata la prima fonte cui guardare per curarci e goderne i benefici psico-fisici. Madre Natura ha sempre fiorito tutto quanto serve all’uomo per armonizzarsi con se stesso, gli altri e la natura stessa. Gli oli essenziali e la loro storia ne sono la dimostrazione. Dalla Mesopotamia alla Persia, dalla Cina all’India, sino al cuore delle Ande, nei popoli aztechi, documenti testimoniano la conoscenza e gli usi delle piante officinali per la cura e il benessere del corpo e dell’anima.

Gli antichi Egizi vengono subito in mente quando si pensa all’ampio uso che i sacerdoti facevano degli oli essenziali per i processi di imbalsamazione, e famosi papiri già risalenti al 4500 a.C. parlano dell’uso di balsami, oli profumati, cortecce e resine profumate, in quanto per loro un corpo profumato era un corpo incorruttibile. Fu con questa passione che crearono deodoranti e il primo profumo della storia. Venivano profumati persino i templi e le statue degli dei (artemisia per Iside, maggiorana per Osiride).

Credit foto
© Pixabay

Il papiro di Ebers del 1550 a.C. è il papiro più famoso e contiene rimedi per la cura di corpo, capelli e pelle, oltre che rimedi medico-chirurgici.
Nel Museo egizio di Torino è conservato un rivestimento parietale raffigurante la spremitura dei fiori di loto di epoca tarda / XV-XXXI dinastia (722 a.C.-332 a.C.) che mostra la spremitura dei fiori di loto per ricavarne un olio usato principalmente per la cosmesi.

Le proprietà curative degli oli essenziali furono confermate in epoca medievale, quando i popoli si accorsero che raramente gli erboristi e i profumieri si ammalavano di peste; e quando scoprirono la formula che rendeva immune una banda di sciacalli permettendogli di rubare impunemente nelle case dei morti bevendo una miscela di aceto, preparata con erbe e spezie aromatiche, che li rendeva immuni dal contagio. I ladri, in cambio della ricetta, ottennero una riduzione di pena. Gli arabi diedero il loro contributo all’aromaterapia svelando i segreti della distillazione andati perduti nel corso dei secoli.

Si giunse alla denominazione “aromaterapia” con René Gattefosse, il quale si curò una brutta ustione provocata da un’esplosione nel laboratorio dell’azienda in cui stava lavorando, immergendo il braccio in una bacinella di olio essenziale di lavanda che stava studiando. I risultati furono impressionanti e confermarono le sue intuizioni: l’essenza di lavanda ha elevate proprietà antisettiche che portano a reale guarigione. Quarant’anni dopo Gattefosse, il medico chirurgo Jean Valnet con i suoi studi ha ridefinito in modo scientifico i metodi naturali e ha contributo a riscoprire le proprietà terapeutiche delle piante e ha incentivato la diffusione della conoscenza della fitoterapia e dell’aromaterapia.

L’ultimo passo nel settore lo compì Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia, che nel 1924 gettò le basi della pedagogia curativa antroposofica. Secondo lo scienziato svizzero, gli esseri viventi sono collegati alla natura, agli animali, ai minerali e gli oli essenziali sono eternizzati dalla distillazione, vista come un processo eucaristico nel quale la pianta morta dopo essere stata raccolta rinasce in una sorta di resurrezione in cui si fondono una parte vegetale e una cosmica.
Secondo Steiner, infatti, le piante si sviluppano in verticale, collegando le radici nella terra con la tensione verso l’universo.

Immagine per gentile concessione di Antonella e Silvia, produttrici di oli essenziali

Cosa sono e modi d’uso degli oli essenziali

Gli oli essenziali sono la componente più sottile e purificata della pianta, di cui contengono i principi e l’informazione genetica. “Sono, dunque – precisa Elena Sardo di AromaFitness – l’essenza della pianta, che tramite il processo della distillazione viene svuotata in una boccetta per poterne così utilizzare tutte le proprietà”.
Gli oli essenziali sono una difesa naturale per le piante svolgendo per esse funzioni repellenti dagli attacchi dagli insetti, funzioni antimicrobica, cicatrizzante, adattogena per regolare il microclima e sopravvivere in condizioni ostili. Ha pure funzione afrodisiaca, infatti, favorisce l’impollinazione. Quando gli oli essenziali agiscono sull’uomo, svolgono le stesse funzioni.

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Se ci si vuole avvicinare a un prodotto di qualità è necessario scegliere un olio essenziale puro al 100%, perché la maggior parte di quelli a basso costo contengono prodotti chimici. È importante, quindi, il territorio di appartenenza della pianta, il tipo di coltivazione, la produzione dal seme all’imbottigliamento.
L’azione dell’olio essenziale è, infatti, rapidissima: quando lo inaliamo, in 22 secondi raggiunge il cervello, in 2 minuti il flusso sanguigno, in 20 minuti ogni cellula del corpo. Questa potenza verrebbe contaminata però se l’olio essenziale non fosse puro perché inaleremmo anche le sostanze chimiche presenti. “La principale potenza è – continua Sardo – che l’olio essenziale entra in profondità, raggiunge le nostre cellule e lo fa in maniera molto rapida, quindi, quando lo utilizzi, riesci a percepirne subito l’effetto benefico e ti risolve la problematica. Si dice, infatti, che l’olio essenziale sia intelligente, perché sa dove deve andare”.

I benefici degli oli essenziali

Ogni olio essenziale ha caratteristiche specifiche, quindi può dare benefici diversi, che è importante conoscere per sfruttarli al meglio. L’importante è usarli sfruttandone le potenzialità e con criterio. Per esempio, ne basta solo una goccia per goderne gli effetti; infatti, Sardo afferma: “Il nostro motto è Meno è meglio“. Una sola unità può sembrare una quantità troppo irrisoria per sprigionare la sua potenza, invece studi scientifici dimostrano che una goccia di olio essenziale puro terapeutico contiene 40 quintilioni di molecole, che in numeri appare scritto 40 seguito da 18 zeri. AromaFitness riporta un esempio molto esaustivo di questa potenza: 8/10 gocce di olio essenziale di arancio sull’addome rilasciano nell’organismo in 5 minuti 2 milioni di molecole di vitamina C.
Ogni olio essenziale dal naso arriva direttamente al sistema limbico e all’ipotalamo, ma la premessa è che l’olio deve essere sempre di qualità.

Questa notte, sotto l’infinitesima luce delle stelle
alberi e fiori vanno spargendo i loro freschi profumi.
Cammino in mezzo a loro ma nessuno mi nota.
(Sylvia Plath)

Modi di estrazione

Ci sono diversi modi di estrazione dell’olio essenziale. La più famosa è l’estrazione a vapore o comunque priva di agenti chimici che ne amplificano le quantità ma guastano la naturalezza. Poi c’è la spremitura a freddo che è indicata soprattutto per gli agrumi.

Usi dell’olio essenziale e le tre correnti dell’aromaterapia

Essiccatoio per la lavorazione di oli essenziali
Immagine per gentile concessione di Antonella e Silvia, produttrici di oli essenziali

Sono ad uso farmaceutico, per risolvere le tematiche più comuni, specialmente funzionano come antidolorifico. Poi c’è un uso frequente in ambito spirituale e in ambito psicoaromaterapico, cioè in psicologia, proprio perché agisce sul sistema limbico. e per uso cosmetico. La psicoaromaterapia è la terapia specializzata nell’attività svolta dagli oli essenziali nei confronti della nostra psiche; è molto usata dagli psicoterapeuti, dove si crea uno strumento diagnostico che va a scovare le nostre disarmonie senza il classico questionario della psicoterapia. Essa rappresenta una delle tre correnti dell’aromaterapia con la terapia sottile, o per l’anima, specializzata sull’attività vibrazionale degli oli essenziali allo scopo di influenzare le energie che il corpo umano produce, riceve o modifica.

L’aromaterapia sottile permette una forma di riequilibrio globale nel quale gli oli essenziali sono la fonte di aiuto necessaria alla crescita della consapevolezza di sé, di aiuto di espansione della propria coscienza e del proprio potenziale umano. È importante lavorare su se stessi rispettando se stessi e i mezzi con i quali si lavora. Basta pochissimo olio essenziale perché si lavora con le frequenze vibrazionali degli oli essenziali, non con la quantità, ma è importante che siano di qualità. Più è alta la frequenza in cui vibriamo, più aumenterà la nostra consapevolezza, la nostra chiaroveggenza, la capacità di intuizione, la telepatia, la psiche. Il corpo umano ha una frequenza vibrazionale di 68 Mhz, mentre gli oli essenziali puri e di grado terapeutico hanno una frequenza vibrazionale altissima in confronto, che va da 90 a 580 Mhz. Più si abbassa la nostra frequenza vibrazionale, più ci allontaniamo dal benessere. Dopo aver inalato oli essenziali, la nostra frequenza vibrazionale si alza rapidamente.

Infine la terza corrente dell’aromaterapia è l’aromaterapia applicata che si specializza sull’attività svolta dagli oli essenziali sul piano fisico distingue in aromaterapia scientifica, aromafarmacia – aromaterapia per tutti i giorni nel nostro benessere fisico e del benessere della casa e poi aroma per la cosmesi.





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