E’ accaduto a Montepaone (Catanzaro). Un bambino di 5 anni affetto da fibrosi cistica si è visto negare l’iscrizione all’asilo ”Suor Salvatorina Casadonte”.
La motivazione? Queste le parole della scuola: “il nostro istituto non puo’ essere scambiato per un ospedale e non puo’ quindi assistere persone affette da malattie infettive'”.
Maria Colombi, presidente della Lega italiana fibrosi cistica onlus, ha scritto una lettera di protesta inviata al sindaco di Montepaone, all’Ufficio scolastico regionale e a quello provinciale di Catanzaro. Nella lettera si legge: “il fatto e’ estremamente grave perche’ un bambino affetto da fibrosi cistica e’ un bambino dall’aspetto normale e dall’intelligenza vivace che pero’ lotta tutta la vita contro una malattia subdola e progressiva che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e digestivo. Gli ostacoli – sostiene la presidente Mattia Colombi – sono ancora una volta posti proprio da quelle istituzioni che dovrebbero tutelare il bambino e consentirgli un totale e sereno inserimento scolastico e sociale e che, invece, con troppa superficialita’, lo hanno discriminato, negandogli alcuni dei suoi diritti fondamentali quali la formazione e la socializzazione”.
A nulla sono valsi i tentativi da parte dei genitori di far capire all’istituto che non esistono pericoli per gli altri bambini: si sono visti costretti ad iscrivere il bambino in un altro asilo.
Fonte: Ansa.it