La LAV vanta un nuovo traguardo importante nel suo curriculum, è riuscita a liberare tutti gli animali della fattoria di Signa!
“Dopo le grandi emozioni di Green Hill, inauguriamo una nuova Piazza della Libertà, dedicata questa volta agli animali cosiddetti ‘da reddito’ o ‘da cortile’: cominceranno infatti a partire da domani i primi trasferimenti dei 152 animali dell’allevamento di Signa (Firenze), trovati in condizioni di grave degrado”.
Insieme a Striscia la Notizia la LAV aveva trovato macellazioni abusive, carcasse di animali lasciate a decomporsi, sporcizia,degrado, il tutto ripreso dalle telecamere quando per la prima volta entrarono nella cascina degli orrori.
“Comincia ora per tutti gli animali di Signa una nuova vita garantendo loro un’esistenza libera e dignitosa non come animali da alimentazione ma come animali membri di una famiglia con una loro socialità ed affettività – commenta Roberto Bennati, vicepresidente LAV – La triste vicenda di Signa dimostra chiaramente che il maltrattamento è un sopruso che può riguardare tutti gli animali, anche gli animali “zootecnici”, come ormai stabilito da ampia giurisprudenza, e che è necessaria una nuova attenzione e una forte spinta all’applicazione di questa norma negli allevamenti intensivi del nostro Paese, dove spesso non vengono neanche applicate le norme minime di benessere e le relative sanzioni amministrative”.
“Si tratta d
i una provvedimento estremamente significativo, perché il Tribunale del Riesame ha ritenuto che lasciando gli animali al titolare dell’ azienda agricola, sussisteva il pericolo che si ripetessero episodi di macellazione abusiva in condizione di estremo pericolo per la salute pubblica, nonché condotte integranti il reato di uccisione, tenuto conto dell’incapacità gestionale e dell’ incuria perpetuata nei confronti degli animali – aggiunge Francesca Gramazio, dell’Ufficio legale della LAV – Ricordiamo che la macellazione di animali in violazione del decreto legislativo n. 333/98 può integrare il reato di uccisione di animale, secondo quanto disposto dall’art. 544 bis c.p.”.
Gli animali sono stati trasportati da Signa presso strutture idonee nel Lazio e in Toscana e la LAV lancia un appello a candidarsi per l’affidamento, compilando il form sul sito LAV.
Per eventuali domande o chiarimenti si può scrivere a info@lav.it.
Chi non ha la possibilità di ospitare un animale può fare una donazione alla LAV, per contribuire alle spese di trasporto, mantenimento, e cure veterinarie, che l’Associazione sta sostenendo e sosterrà.
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