E’ una storia che ha fatto il giro del web, sembra arrivi dalla Francia, quando circa 10 anni fa venne ricevuta tramite mail da una certa Véronique, ma chi fu a spedirla non è dato saperlo. Fatto sta che questa storia suona come un dolce ricordo dell’infanzia per le molte persone che oggi rimembrano con malinconia i tempi passati, quelli dove tutto era più semplice e genuino, dove non ci si preoccupava troppo dove non c’erano tanti strumenti a semplificare la vita ma solo uno caro vecchio grembiule, indossato dalla nonna.
Io lo ricordo bene il grembiule della mia nonna… era sempre colorato, di tanti colori dal blu al rosso passando per il verde, quei colori che rimangono impressi, vividi nella memoria anche se in realtà era un po’ scolorito nel centro, macchiato e un po’ consunto. E poi aveva sempre una o due tasche e ricordo che nelle tasche c’erano sempre una o due caramelle di quelle al torroncino con la carta rossa… le Rossana se non ricordo male. Erano lì per me, mi lasciava frugare fino in fondo per cercarle e le mie manine piccole si perdevano in quelle tasche che per l’occasione erano state svuotate accuratamente, ma che di solito erano piene di fazzoletti, pinze, uncinetti, bottoni, presine… o di qualsiasi cosa potesse servire perché “non si sa mai“!
La ricordo bene la mia nonna col suo grembiule, e ne sento ancora il profumo, sapeva di torte e di bruciato, sapeva di mele cotte e di sugo della domenica, sapeva di cose vere.
Il grembiule non era mai immacolato, serviva a tante cose, proprio come descritto nella storia, ma solo oggi mi rendo conto che era qualcosa di più che un semplice indumento, era qualcosa che definiva un ruolo fondamentale nella famiglia. Chi portava il grembiule in casa era la figura più importante perché era colei in grado di fare tutto, una specie di super eroe che il mantello lo portava davanti anziché sulle spalle.
La nonna usava il grembiule per raccogliere la frutta, le uova, la verdura, lo usava per asciugare lacrime, sfornare torte, ravvivare il fuoco, era lo strumento “tutto fare”, senza un grembiule non potevi fare quello che faceva la nonna, per questo una volta ne fece uno anche per me, me lo regalò ed io rimasi un po’ stranita: “che razza di regalo è mai questo??”… ora capisco che era un regalo importante significava che ero pronta per diventare il super eroe di casa, colei che poteva fare tutto.
Oggi lo scopo di questo “accessorio” è unicamente quello di proteggere i vestiti, allora era un accessorio indispensabile.
Ma il suo fine non era solo accessorio, era un rifugio dove ripararsi quando qualcosa non andava, un nascondiglio dove correre quando si combinava qualche marachella, un posto caldo dove accoccolarsi ad ascoltare le favole. Un abbraccio che proteggeva dalle intemperie del mondo; il grembiule della nonna era una sorta di benedizione dove ogni pericolo spariva e dove ci si poteva sentire al sicuro.
Il primo scopo del grembiule delle Nonna era di proteggere i vestiti sotto, ma, inoltre:
Serviva da guanto per ritirare la padella bruciante dal forno;
Era meraviglioso per asciugare le lacrime dei bambini ed, in certe occasioni, per pulire le faccine sporche;
Dal pollaio, il grembiule serviva a trasportare le uova e, talvolta, i pulcini!;
Quando i visitatori arrivavano, il grembiule serviva a proteggere i bambini timidi;
Quando faceva freddo, la Nonna se ne imbacuccava le braccia;
Questo buon vecchio grembiule faceva da soffietto, agitato sopra il fuoco a legna;
Era lui che trasportava le patate e la legna secca in cucina;
Dall’ orto, esso serviva da paniere per molti ortaggi dopo che i piselli erano stati raccolti era il turno dei cavoli;
A fine stagione, esso era utilizzato per raccogliere le mele cadute dell’ albero;
Quando dei visitatori arrivavano in modo improvviso era sorprendente vedere la rapidità con cui questo vecchio grembiule poteva dar giù la polvere;
All’ora di servire i pasti la Nonna andava sulla scala ad agitare il suo grembiule
e gli uomini nei campi sapevano all’istante che dovevano andare a tavola;
La Nonna l’utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul davanzale a raffreddare; ai nostri giorni sua nipote la mette là per scongelarla.
Occorrerà un bel po’ d’anni anni prima che qualche invenzione o qualche oggetto possa rimpiazzare questo vecchio buon grembiule.
Un semplice indumento che porta ancora oggi con sé dei ricordi impressi a fuoco nella memoria di chi ha vissuto un’infanzia semplice e ricca allo stesso tempo, un’infanzia che molti rimpiangono e che si spera possa ritornare; un’utopia purtroppo… al giorno d’oggi il grembiule della nonna è stato sostituito da mille accessori tanto utili quanto inutili, le favole sostituite da whatsapp o da qualche app per tablet, dove la frutta si prende già in cestini di plastica, la verdura in buste sigillate e le uova in scatole di cartone…
Io rivoglio il grembiule pieno di natura, fiori, frutti, amore e profumi, rivoglio un’infanzia fatta di cose umili ma indispensabili, io rivoglio il mio super eroe!!
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com