In questo periodo di crisi economica, se riuscissimo a risparmiare energia elettrica mediante il rispetto di alcuni semplici accorgimenti e l’acquisto mirato di elettrodomestici, otterremmo sensibili benefici per le nostre tasche, riducendo al contempo l’impatto sul nostro ambiente già tanto bistrattato.
Ogni famiglia nel suo piccolo può fare molto, perché il 20% del consumo di energia avviene proprio a livello domestico.
Prima di tutto, analizziamo i consigli utili in materia di elettrodomestici. In media, è stato calcolato che è possibile tagliare dal 30 al 50% dei loro consumi, seguendo alcuni consigli e provvedendo all’acquisto di apparecchi a più alta efficienza energetica. Controllate quindi la scheda tecnica e date la preferenza alla classe A o superiore (fino a A+++). Il maggior esborso di un centinaio di euro sarà ampiamente compensato dalla maggiore resa di tali elettrodomestici.
Vediamo ora le principali raccomandazioni per ridurre i consumi di ciascun elettrodomestico.
Frigorifero/congelatore
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Acquistatelo in base alle reali esigenze della famiglia, evitando il ricorso ad apparecchi troppo capienti.
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Collocatelo nel punto più fresco della cucina e tenetelo a una distanza di almeno 10 cm dalle pareti o dagli immobili, per evitare un surriscaldamento eccessivo.
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Osservate le corrette norme di conservazione dei cibi.
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Aprite lo sportello solo per il tempo strettamente necessario.
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Non inserite cibi ancora caldi.
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Regolate il termostato su temperature intermedie (tra i + 4° C nella parte più fredda e i + 10° C in quella più calda).
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Pulite almeno una volta l’anno il condensatore, ossia la serpentina posta sul retro del frigo.
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Controllate lo stato delle guarnizioni di gomma della porta e sostituitele nel caso siano consumate o schiacciate.
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Provvedete alla sbrinatura se lo strato di ghiaccio supera i 5 mm.
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Evitate di riempirlo troppo.
Lavatrice
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Scegliete un modello a più alta efficienza, controllando sia il consumo di energia elettrica per ogni ciclo di lavaggio (espresso in kW/ciclo), che quello di acqua. Scaldando una minor quantità di quest’ultima, si avranno consumi di energia più bassi e si risparmierà sul detersivo.
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Valutate la possibilità di acquistare modelli che possano utilizzare acqua calda prodotta da uno scaldabagno a gas o dai pannelli solari.
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Utilizzatela solo a pieno carico.
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Separate il bucato in base al tipo di tessuto e di sporco e impostate il corretto programma di lavaggio.
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Date la preferenza a programmi di lavaggio a basse temperature (30° C-60° C). A 90° C lavate solo capi molto sporchi e resistenti, poiché a tale temperatura si ha un notevole dispendio di energia per il riscaldamento dell’acqua.
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Pulite periodicamente il filtro e le vaschette.
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Non utilizzate dosi eccessive di detersivo, che tra l’altro aumentano l’inquinamento. Un buon lavaggio non dipende dalla quantità di detergente, quanto dalle prestazioni dell’apparecchio, dal suo corretto utilizzo e dalla durezza dell’acqua.
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Usate dei buoni prodotti anticalcare, che facilitano l’azione del detersivo e migliorano l’efficienza della serpentina di riscaldamento dell’acqua.
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Cercate di evitare la fase del prelavaggio.
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Qualora l’apparecchio dovesse rimanere a lungo inutilizzato, chiudete l’acqua, staccate la spina e lasciate socchiuso lo sportello.
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Almeno durante la bella stagione evitate di utilizzare il programma di asciugatura, perché il processo per riscaldare l’aria comporta un notevole dispendio di energia.
Lavastoviglie
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Controllate sulla scheda tecnica il consumo di energia elettrica (in kWh) e di acqua (in litri) per ogni ciclo di lavaggio, dando la preferenza a modelli che possano ricorrere anche a mezzi alternativi per il riscaldamento dell’acqua.
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Acquistate l’apparecchio con la capienza (espressa in numero di coperti) più adatta alle vostre esigenze familiari.
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Utilizzatela solo a pieno carico. In caso di poche stoviglie ricorrete al ciclo rapido o al lavaggio a freddo, in attesa di caricarla completamente.
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Sciacquate sempre le stoviglie prima di porle nei cestelli.
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Tenete temperature non troppo elevate per l’acqua (50° C), riservando quelle più alte solo al lavaggio delle stoviglie più sporche.
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Evitate il programma di asciugatura: limitatevi ad aprire lo sportello e a lasciar circolare l’aria.
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Pulite regolarmente il filtro e gli ugelli degli spruzzatori e la guarnizione in gomma dello sportello.
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Alla fine di ogni lavaggio chiudete il rubinetto dell’acqua, mentre quando l’apparecchio non è in funzione lasciate socchiuso lo sportello.
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Chiudete l’acqua e staccate la spina quando non la utilizzate per lungo tempo.
Forno elettrico
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Preferite i modelli ventilati, perché movimentano subito aria calda e mantengono una temperatura interna uniforme.
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Aprite lo sportello solo quando effettivamente necessario, altrimenti si disperde il calore.
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Evitate il preriscaldamento.
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Spegnetelo qualche minuto prima della fine cottura. Non ci sarà alcuna complicazione, perché potete sfruttare il calore residuo per completare tale operazione!
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Provvedete a pulirlo dopo ogni utilizzo con prodotti detergenti specifici e, per una pulizia più facile ed efficace, intervenite quando è ancora tiepido.
Scaldabagno elettrico
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Essendo uno degli elettrodomestici che comporta il maggior consumo di energia elettrica, valutate la possibilità di sostituirlo con uno a gas o pensate a soluzioni ancora più innovative per il riscaldamento dell’acqua (impianto solare termico o geotermico, teleriscaldamento ecc.).
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Preferite il modello che meglio si adatta al fabbisogno effettivo di acqua calda in famiglia.
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Controllate l’isolamento termico dell’apparecchio e date la preferenza ai modelli con pareti isolanti spesse, che riducono la dispersione di calore.
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Posizionatelo vicino al punto di utilizzo per evitare sprechi di calore lungo le tubazioni. Sempre ai fini della minor dispersione, valutate se sia il caso di acquistare due apparecchi più piccoli al posto di uno più grande.
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Regolate il termostato dell’apparecchio su temperature intermedie (40° C d’estate e 55 massimo 60° C d’inverno).
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Installate un timer per impostare gli orari di accensione, così da evitare un suo funzionamento anche quando non ce n’è bisogno.
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Ogni due-tre anni provvedete alla sua manutenzione per eliminare le incrostazioni nocive e gli accumuli di calcio lungo la serpentina del boiler.
Un semplice calcolo. Una famiglia di quattro persone consuma in media 50-60 litri al giorno pro-capite, per una spesa pari a circa 516 euro l’anno con uno scaldabagno elettrico, ridotta a 387 mediante il ricorso a uno a gas. A voi la scelta!
Condizionatore
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Valutate bene il loro utilizzo. In commercio si trovano varie tipologie (monoblocco portatili, split, multisplit) adatte solo al raffreddamento o anche al riscaldamento. I modelli portatili sono più versatili ma risultano adatti solo ad ambienti di piccole dimensioni. Quelli fissi sono invece consigliabili per il rinfrescamento di ambienti più grandi.
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Ricordate che la potenza di un climatizzatore deve essere proporzionata alle dimensioni del locale, al numero di persone che ci vivono, nonché alla dislocazione e alla grandezza delle finestre.
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Preferite i modelli con regolazione a “inverter”, che riescono a modulare la potenza assorbita e contribuiscono ad abbattere i consumi energetici.
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Valutate la convenienza dell’acquisto dei condizionatori reversibili a pompa di calore, che sono più costosi ma consentono una duplice funzione con un solo apparecchio: riscaldare d’inverno e rinfrescare d’estate.
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Gli apparecchi esterni devono essere installati lontano dalle fonti di calore e tenuti al riparo dalla radiazione solare. Cercate anche di proteggere vetri e finestre della vostra abitazione mediante tende e tapparelle.
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Impostate una riduzione di temperatura di soli 3-4° rispetto a quella esterna e non scendete mai sotto i 25° C. Lo sbalzo termico eccessivo nuoce alla salute e anche alle tasche, poiché aumenta i consumi energetici. Per un miglior bilanciamento, potreste utilizzare dei termostati che regolano automaticamente la temperatura interna in base a quella esterna.
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Per un suo utilizzo più efficiente, accendetelo solo in caso di effettivo bisogno e ricordate di arieggiare i locali di sera e di tenere chiuse le finestre durante le ore giornaliere più calde. Quando è in funzione, evitate di aprire porte e finestre.
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Alternate il raffreddamento all’operazione di deumidificazione, che è meno dispendiosa e contribuisce a stabilire un buon equilibrio fra il tasso di umidità e la temperatura, eliminando i fastidi dell’afa.
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Pulite all’incirca ogni due mesi i filtri di aspirazione dell’aria e almeno una volta l’anno la serpentina refrigerante.
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Le prese di aspirazione e i condotti di uscita dell’aria devono esser tenuti sempre liberi.
Piccoli accorgimenti pratici possono essere adottati anche in bagno, dove per risparmiare energia bisogna imparare a consumare meno acqua. Installando i riduttori di flusso sui rubinetti dei lavandini e della doccia, i consumi si ridurranno in media del 30-50%. Ricordate poi di non tenere l’acqua aperta inutilmente durante la rasatura e il lavaggio di mani, viso e denti. Tra doccia e bagno preferite sempre la prima, per la quale potete utilizzare anche un braccio con un basso flusso di litri al minuto. Per quanto riguarda gli scarichi, tirate lo sciacquone solo quando necessario e valutate la possibilità di utilizzare una cassetta a doppio pulsante. In caso di perdite dell’impianto contattate subito un tecnico.
Dal bagno trasferiamoci in giardino, dove vi consigliamo questi semplici accorgimenti per il risparmio idrico ed energetico: utilizzate un secchio al posto della canna dell’acqua per lavare l’automobile; raccogliete l’acqua piovana in appositi contenitori per le esigenze del giardinaggio, ed infine fate crescere l’erba più del normale o lasciate degli strati di foglie secche intorno alle piante e agli alberi, al fine di trattenere una maggior quantità di umidità.
Come vedete, il risparmio energetico va di pari passo con quello idrico. Adottando i nostri consigli, consumerete e inquinerete di meno, alleggerendo le vostre bollette!
Marco Grilli