In Toscana, all’interno del comune di Asciano, si trova uno dei luoghi di meditazione benedettino più belli. Costruita nell’arco di due secoli, l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, è un complesso monastico fondato nel 1313 da Bernardo Tolomei, il quale costituì una comunità religiosa con il nome di Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto proprio su questo monte che si trova tra Siena ed Arezzo.
“Nell’anno 1313 dalla Natività del Verbo incarnato, i suddetti uomini, amati da Dio, si recarono in tale luogo, con i loro arnesi e i loro libri, per offrire a Dio un sollecito servizio”.
~ Antonio da Barga, monaco ~
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Come nacque l’abbazia
Bernardo Tolomei nacque a Siena nel 1272, era uno studioso di giurisprudenza, ma la sua vera vocazione la trovò quando decise, insieme a tre amici, di ritirarsi ad una vita da eremita in una proprietà di famiglia nel Deserto di Accona, una zona collinare nella provincia di Siena. Insieme a Francesco, Ambrogio Piccolomini e Patrizio Patrizi visse in grotte naturali fino a quando non riuscì a costruire una piccola chiesa. Fu nel 1319 che, grazie al volere del vescovo di Arezzo Guido Tarlati di Pietramala, riuscì a creare la Congregazione Benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto.
Nel 1320 iniziò la costruzione del monastero e nel 1344 la Congregazione olivetana ricevette la conferma da papa Clemente VI, ma fu solo nel 1765 che il monastero fu eretto abbazia con una bolla di papa Clemente XIII.
Durante il ventesimo secolo si aggregarono all’abbazia alcune parrocchie rurali della diocesi di Arezzo e di Chiusi-Pienza. Ad oggi il comprensorio dell’abbazia comprende 4 parrocchie site nel comune di Asciano: Santa Maria di Monte Oliveto Maggiore, San Florenzo a Vescona, San Giovanni Battista a Pievina, San Michele Arcangelo.
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Come visitare l’abbazia
Chi desiderasse visitare l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore si troverà ad entrarci attraverso un ponte levatoio che separa il mondo esterno e catapulta in un’epoca medievale, all’ingresso ci si trova davanti ad un palazzo medievale in mattoni rossi, sovrastato da una massiccia torre quadrangolare dotata di barbacani e merlature. Questa costruzione iniziata nel 1393 e terminata nel 1526, fa da porta d’ingresso fortificata del monastero.
Dopo una breve passeggiata attraverso un viale di cipressi dove è possibile incontrare l’orto botanico della vecchia farmacia, distrutta nel 1896, una peschiera risalente al 1533 e alcune cappelle, si arriva all’abbazia quattrocentesca. Al suo interno si può ritrovare lo stile barocco subentrato nel 18° secolo. Dentro la chiesa è di particolare interesse il coro intarsiato e intagliato, un capolavoro di Fra Giovanni da Verona realizzato tra il 1503 e il 1505, uno dei più importanti esempi di opere di tarsia d’Europa.
Il Chiostro Grande a pianta rettangolare che venne realizzato tra il 1426 e il 1443 è un’autentica opera d’arte, infatti nelle nicchie delle pareti delle quattro gallerie al pian terreno si possono ammirare gli affreschi delle Storie di San Benedetto, realizzati da Luca Signorelli negli anni tra il 1497 e il 1498 e di Antonio Bazzi detto “Il Sodoma” eseguiti dopo il 1505. questi 35 affreschi rappresentarono i principali momenti della vita di San Benedetto, sono ricchi di dettagli tra cui animali e diavoli e considerati un capolavoro del rinascimento italiano.
Altri luoghi d’interesse da visitare all’abbazia di Monte Oliveto Maggiore sono il Chiostro di mezzo, realizzato nel XV secolo, circondato da un porticato con archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali; il refettorio, costruito nel 1387-1390, un unico ambiente coperto con volta a botte ribassata e lunettata e pareti decorate dagli affreschi di fra Paolo Novelli che li realizzò nel 1670.
Poi c’è la Biblioteca, costruita nel 1515 per volere dell’abate Francesco Ringhieri e disegnata da fra Giovanni da Verona, la quale contiene 40.000 tra opuscoli, volumi e incunaboli che provengono dal soppresso monastero olivetano di Santa Maria di Monte Morcino Nuovo, presso Perugia.
Di grande interesse è anche la farmacia che raccoglie una ricca collezione di erbe medicinali e il definitorio, la Sala del Capitolo (1498), un museo di arte sacra sulla cui parete di fondo è posto l’affresco Madonna col Bambino e Santi di Matteo Ripanda (XVI secolo).
Ed infine non si può non visitare la cantina storica dei monaci, talmente grande che molto presumibilmente veniva usata anche dai poderi circostanti il monastero.
L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un luogo sacro ricco d’arte e meditazione, dona pace al visitatore, e aiuta a ritrovare la calma dettata dalla vita monastica. Se decide di recarvi in visita a questo luogo sacro portate con voi il silenzio, l’attenzione, il rispetto per la natura e la vita.
Per maggiori informazioni visitare il sito internet dell’abbazia —> www.monteolivetomaggiore.it
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