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Psicologia

Stai male perché continui ad identificarti con il tuo passato

Di Sandra Saporito - 28 Febbraio 2018

“Stai male perché sei in continua lotta contro la vita, e quindi contro la tua anima, che è vita. Vorresti andare altrove, ma la serie di legami che ti sei creato è come una catena, ti ritrovi schiavo di una serie di scelte prese quasi con incoscienza, o comunque non con la consapevolezza che hai adesso. Probabilmente, fra qualche anno, quando potresti allentare questi legami, la tua forza si sarà affievolita e non potrai comunque fare la vita che avresti desiderato. Allora, abbi il coraggio di cominciare ora. Di andare oltre al castello di responsabilità che ti sei o ti hanno costruito e comincia a reclamare e a riprendere i tuoi spazi. Cerca di spiegare che non è colpa loro, ma che ti senti il cuore vuoto e hai bisogno di riempirlo, per poter condividere qualcosa con loro. Non so se ti capiranno, forse no. Non so se accetteranno le tue scelte, forse no. Forse ti diranno che sei pazzo. Ma intanto la nuova vita che ti attende scorre via, lo sai, e per questo soffri. Datti pace, pensa meno e segui più il tuo cuore. Certo, le tue scelte avranno un prezzo. Ma non sarà mai più alto di quello che stai pagando ora rinnegando te stesso.”

— Manuele Dalcesti

Non identificarti con il tuo passato

Ce ne parlano la metagenealogia e le costellazioni familiari: agiamo in base a ciò che ci hanno insegnato, tramandato, e non in base a ciò che siamo realmente. Siamo come delle marionette in mano al passato che muove i fili della nostra esistenza mentre stiamo lì a guardare, pensando di essere del tutto impotenti di fronte ad esso. Nel mentre, la nostra vita scorre via e ci ritroviamo al capolinea in un batter d’occhio con la tremenda consapevolezza di non aver vissuto la nostra vita ma di aver ripetuto, ancora una volta, ciò che è stato prima di noi.

Il passato familiare è un’ombra che nutre il burattinaio che abbiamo messo noi ai comandi: è il nostro passato personale, con il quale ci siamo talmente identificati che ci illudiamo di tirare noi i fili della nostra vita.

i fili della vita
Ma è sbagliato. Noi non siamo il nostro passato.

“Se sei ancora attaccato ad un vecchio sogno di ieri, e continui a mettere dei fiori sulla sua tomba ad ogni momento, non puoi piantare i semi per un nuovo sogno che possa crescere oggi.”
— Joyce Chapman

Mi hanno cresciuto così.”, “Le mie sofferenze mi hanno fatto diventare l’uomo/la donna che sono oggi.”, “Abbiamo sempre fatto così in famiglia.”, sono delle affermazioni castranti che, oltre a reprimerci, ci deresponsabilizzano. Facciamo ricadere la colpa della nostra infelicità sul passato ‒ che non esiste più, non è più qui, non è presente ‒ mentre il nostro presente ci scappa dalle mani. Possiamo rimediare? Sì, con una forte e decisa presa di coscienza, con un atto consapevole per riprendere in mano i redini, la responsabilità della nostra vita.

Liberati da ciò che non sei

“Il Passato giace sul Presente come il corpo morto di un gigante.”
— Nathaniel Hawthorne

Il passato è morto. Prima lo capirai e prima potrai liberarti da quel fantasma che scompiglia il tuo presente facendoti vivere un’esistenza infelice all’ombra di ciò che non è più. Per liberarsi, non ci sono tante alternative, bisogna tagliare i fili che ci legano a tutto ciò che ci blocca: sensi di colpa senza ragioni di essere, convinzioni depotenzianti, responsabilità che non ci spettano, legami tossici, ecc. ma per riuscire nel nostro intento bisogna fare un atto di coraggio che, prima di portarci al sospiro di sollievo, ci porterà un colpo al cuore: bisogna riuscire a guardare la realtà in faccia, riconoscere il nostro burattinaio.

 

Una volta che capirai in quale mani hai lasciato la sorte del tuo destino, ti renderai conto del potenziale al quale hai rinunciato inconsciamente ma che ora potrai usare per costruire il sentiero che porta verso te stesso/a. Seguirai la tua via e non più quella di chi c’è stato prima di te.

Riconosci il valore della tua vita

Arrivati al punto in cui hai aperto gli occhi e hai avuto il coraggio di prendere la responsabilità della tua vita, può essere che tu ti senta smarrito/a. Perché? Semplicemente perché non sai ancora chi sei. Ogni albero che protrae i suoi rami verso il cielo ha delle profonde radici ancorate nel buio. Dov’è il tuo buio? Non è fuori di te, ce l’hai dentro, ecco perché i percorsi introspettivi sono così difficili: ci mettono a nudo di fronte a ciò che non conosciamo di noi e ne abbiamo paura, ma è lì, in mezzo a quel magma variegato di energie in movimento, che troverai la materia grezza per fare della tua vita la tua opera magna.

Per sapere dove vuoi andare devi capire chi sei

 

Chi sono?” è una delle domande che ha tormentato l’animo umano dall’alba dei tempi. Rispondere a questa domanda è difficile, c’è chi risponderà col suo nome e cognome, ricollegandosi al lignaggio genealogico, mentre altri risponderanno con la propria professione: “Io sono avvocato”, e non “Faccio l’avvocato”. Ecco come rinchiudere un intero universo in qualcosa che si fa e confondendolo con quello che si è.

Dopo una vita ad identificarsi con il proprio mestiere, arrivare alla pensione è come diventare apolide nel mondo che abbiamo costruito con le nostre mani, oppure quando muoiono i propri genitori, ci si sente senza radici, ecco che giunge la crisi di fronte alla quale ci siamo sempre dati a gambe levate, una crisi che giunge tardi, quando quel futuro che potevamo costruire ci ha già girato le spalle. Capire chi siamo prima che sia troppo tardi non è solo un gesto liberatore verso di noi, ma lo è anche verso gli altri, che non si ritrovano più a dover fare le veci dei depositari della nostra identità.

Il momento giusto è adesso

È finito il tempo delle marionette e dei burattinai, la nostra vita si sta annoiando mentre aspetta, di fronte al nostro teatrino, la fine della rappresentazione. Possiamo scegliere se ripetere all’infinito sempre le stesse scene, viste e riviste, oppure se uscire allo scoperto e prendere la nostra vita per mano, lasciandoci alle spalle un mondo di ruoli e maschere che non ci appartiene.

maschere
 

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & Shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it





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