Quando parliamo di anime gemelle, anime sorelle e famiglia animica, pensiamo subito alla famiglia ideale, quella in cui ogni membro è amato, rispettato, supportato, dove le dispute e le diatribe sono bandite ma dove solo la gioia e l’amore la fanno da padrone. È davvero così?
Cos’è una famiglia animica?
Prima di tutto, bisogna capire che c’è una piccola differenza tra la famiglia di sangue e la famiglia animica, o spirituale che dir si voglia; quest’ultima non è vincolata dai legami di sangue, quelli che danno forma al nostro albero genealogico. La famiglia animica va oltre il tempo e lo spazio e può essere molto diversa da noi, per questo motivo potremo avere dei fratelli e sorelle provenienti da paesi e etnie diversi dai nostri.
Quello che ci accomuna non è il sangue ma l’anima, quella scintilla, quel soffio vitale che ci ricollega alla sorgente della vita stessa. È come se all’origine ci fosse un puzzle frantumato in mille pezzi e ogni pezzo si sarebbe poi diviso in pezzettini. Noi siamo le briciole di quei pezzi di puzzle, i membri delle famiglie animiche che sono le parti disperse del grande mistero della vita.
“Se si unissero le Anime di tutti gli esseri viventi del Cosmo, lì comparirebbe Dio!”
—Buddha
Quando i frammentini si ritrovano, ricompongono il pezzo di un puzzle che aiuta gli altri pezzi a ricomporsi a loro volta. È un processo estremamente lungo che non mira al semplice ricongiungimento dei frammenti per ricomporre il puzzle, perché dietro queste dinamiche c’è una ricerca, un’evoluzione ben precisa che comincia da noi stessi.
Il ruolo della famiglia animica
Il ruolo della famiglia animica è principalmente uno: supportare in caso di bisogno perché la via dell’anima non è di tutto riposo, e lo fa di diverse maniere: può giungere in un momento di grande sconforto per darci una nuova carica oppure può insegnarci, grazie alla sua presenza, alcune lezioni preziose.
Quando siamo a contatto con i membri della nostra famiglia, ci sentiamo “a casa”, nel posto giusto, ma dobbiamo tenere ben a mente che questa relazione quasi simbiotica non durerà per sempre. Ognuno dovrà proseguire sul proprio cammino e rimanere assieme, appiccicati l’uno all’altro perché ci fa stare bene, non farà che frenarci nel nostro percorso di vita; è proprio in quel momento che i dissapori cominceranno: ogni volta che ci sforzeremo di rimanere assieme per prolungare oltre misura quell’unione, arriveranno malintesi, contrasti e tutto questo farà male, tremendamente male, ma sarà necessario ad emanciparci e a farci capire che l’amore è libertà.
Come riconoscersi?
Per esperienza personale, posso dirti che si prova una grande attrazione tra fratelli e sorelle d’anima, è veramente come “tornare a casa”, un riconoscersi, un accogliere l’altro nella sua totalità e sentire di potergli essere di supporto e non voler altro che la sua felicità, solo che non parliamo di una persona sola, ma di 10, 20, a volte più persone. E quando, grazie agli scherzi del destino, ci si ritrova tutti assieme, è una festa che fa esplodere il cuore e che forgia quei ricordi che danno la carica per affrontare le difficoltà della vita.
Non sono qui per starti affianco ma per aiutarti
L’aiuto dato dai nostri fratelli e sorelle d’anima può arrivarci sotto molte forme ed è spesso reciproco, per questo motivo è assai comune ritrovarsi quando si intraprende quel tipo di cammino che ti cambierà la vita per sempre, quello al quale giungi perché hai seguito i sassolini che di tappa in tappa, ti ha portato a riscoprire ciò che sei profondamente.
“Tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada.”
— James Hilmann
È quando sei giunto dentro quel punto remoto di te che poi nella tua vita giungono gli altri membri della tua famiglia, forse per indicarti che sei sulla strada giusta e che, anche se è difficile proseguire perché rimette in questione molte cose che avevi imparato in precedenza, non sei solo/a, oppure semplicemente perché li attrai e una parte di loro sente che tu puoi aiutarli.
Una famiglia senza vincoli che ti insegna cos’è la libertà
La famiglia di sangue e quella spirituale hanno ruoli diversi, per questo motivo se la famiglia di sangue è pregna di legami, non significa che per forza debbano essercene con i fratelli e sorelle d’anima; spesso infatti sono quelle persone che diventeranno i tuoi amici, magari lontani nella realtà ma sempre vicini nel cuore, quelli con i quali hai un legame talmente speciale che anche se tra di voi c’è un oceano a separarvi, non influirà su ciò che c’è tra di voi.
Loro sono i primi ad insegnarci che l’amore va oltre lo spazio e non soffre della distanza, anzi! Quella lontananza è proprio utile perché permette ad ognuno di proseguire liberamente verso al propria meta, ma quando ci sarà bisogno di una coccola al cuore, di una persona che ci ascolti davvero oppure di ricaricarsi a vicenda perché la vita non è facile, ma sapremo che ovunque siano, potremo contare su di loro.
Una promessa sacra
“Felice il momento quando sediamo io e te nel palazzo, due figure, due forme, ma un’anima sola, tu e io.”
— Rumi
Nessuno sa cosa ci aspetta nella vita, quali saranno le sfide che dovremmo attraversare, quali saranno le nostro gioie, i nostri successi, i nostri tormenti e cosa semineremo lungo il nostro viaggio, ma al di là delle difficoltà, ognuno di noi potrà contare su un porto sicuro dove poter riprendere fiato e ricaricare le batterie prima di proseguire, perché le anime sorelle si fanno una promessa marcata col fuoco dello spirito e che manterranno, costi quel che costi, dovessero pur passare secoli!
È un cercarsi, un ritrovarsi continuo attraverso la grande danza dell’evoluzione ed è questo che contraddistingue le famiglie animiche: non importa quando, non importa dove ma nulla potrà impedire loro di ritrovarsi.
Perché c’è una promessa sacra, che parla d’amore e di speranza, custodita da ognuno…
“Ci ritroveremo sempre, al di là del Tempo e dello spazio.”
Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & Shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it