Noi genitori ci interroghiamo spesso su ciò che trasmettiamo ai nostri figli. Ci impegniamo affinché vengano tirati fuori da loro valori come l’onestà, la generosità, il coraggio. Ecco, è su questo che oggi mi voglio soffermare.
Dal dizionario leggo:
Coraggio:
1.Forza d’animo connaturata, o confortata dall’altrui esempio, che permette di affrontare, dominare, subire situazioni scabrose, difficili, avvilenti e anche la morte senza rinunciare alla dimostrazione dei più nobili attributi della natura umana.
Avere il coraggio delle proprie azioni od opinioni, sostenerle e difenderle.
E tanto altro ancora.
Per me, il coraggio è la forza di agire nonostante la paura.
La parola “coraggio” ha milioni di sfaccettature. Si può avere il coraggio di buttarsi in mare per salvare qualcuno o metaforicamente di buttarsi in una nuova avventura. Si può avere il coraggio di amare ma anche quello di lasciarsi amare. Perché amare vuol dire anche rischiare di perdere quell’amore. Avere però il coraggio di farlo ugualmente non è cosa da poco ne’ da tutti.
Maria Montessori ci fece strada anche in questo. In un’epoca (ricordo che nacque il 31 agosto del 1870) in cui le donne erano considerate inferiori agli uomini, non avevano diritto di voto, di studio, dovevano essere votate soltanto alla famiglia , figli e marito, lei sfidó le convenzioni diventando medico e continuando la sua carriera nonostante il parere contrario (e a volte non solo il parere) dei più. Questa donna ebbe il coraggio delle proprie idee, di perseguirle nonostante tutto. Sicuramente noi tutti desideriamo per i nostri figli quel tipo di coraggio. Quello che non ti lascia dubbi, quello che anche con mille paure salta fuori impetuosamente e non ti permette di tirarti indietro. Il coraggio delle idee, quello per cui molti uomini e molte donne furono uccisi in passato, è senza dubbio la forza che può smuovere il Mondo, che può cambiarlo e renderlo un posto piacevole in cui vivere.
Al giorno d’oggi Essere genitori consapevoli è un atto di coraggio. Verso noi stessi, verso i nostri figli e verso il mondo. Non è facile agire secondo coscienza quando pare di essere gli unici in questa società a pensarla diversamente. Ma anche se sembriamo una goccia nel mare, esso è fatto da tante piccole gocce che non si sono arrese.
Sentire l’approccio Montessori all’interno di noi, farlo nostro e renderlo pane quotidiano dei nostri figli o dei nostri alunni significa avere la consapevolezza del valore di questa visione e il coraggio di non lasciare che sia solo una bella conoscenza.Essere montessoriani vuol dire mettersi in continua discussione,preparare animo e ambiente all’accoglienza del Maestro Bambino, rifiutare per lui premi e punizioni che in tanti ci consiglieranno, essere consapevoli che noi siamo lì solo per aiutare il bambino a tirare fuori ciò che serba dentro di sè e non per mettere dentro qualcosa di nostro.
Avere il coraggio di far crescere i bambini in natura, a giocare con la terra, le pietre e i bastoni; cucinando, curando gli animali, collaborando in famiglia, senza seguire le mode mediatiche o amici che ci suggeriscono la televisione come baby sitter o il centro commerciale come gita domenicale, vuol dire rischiare di sentirsi a tratti emarginati e isolati, fuori posto rispetto al contesto. Affrontare questi rischi con la certezza che ne valga la pena è un atto coraggioso.
Si parla di Eroi quando qualcuno sfida la paura più grande (quella della morte) per salvare la vita di qualcun altro. Io credo che tutti i genitori consapevoli siano Eroi.
Sfidano le convenzioni, i pregiudizi, i consigli di parenti e amici; eliminano parte della loro vita sociale, scelgono con cura parole, giochi, casa, residenza, pur di “salvare” i propri figli. Non sono questi degli eroi? Non mettono a repentaglio la loro “vita” così come l’hanno sempre conosciuta per dare ciò che pensano sia il meglio per la vita di un altro essere?
Essere se stessi, rimanere fedeli alle proprie idee e convenzioni, mantenere la mente aperta e gli occhi attenti, donare amore incondizionato non è forse un atto di immenso coraggio?
Per iniziare i bambini a questo tema, vi consiglio di leggere “Cornelio” edito da Babalibri. Un libro sul coraggio di essere sè stessi sempre e comunque.
E non si smette mai di imparare e di tentare di essere coraggiosi, perché tutti dentro di noi sentiamo quella spinta vitale a superare le nostre paure che nel tempo mutano forma, colore e grandezza. Il bambino piccolo che si accinge a camminare, non sarà spaventato da quello stato di incertezza che avverte nelle sue gambette? Eppure Egli si butta, fiducioso e coraggioso verso questa nuova esperienza.
Il coraggio non credo sia una virtù, ma una competenza che si acquisisce con l’esperienza, con l’esercizio, con l’acquisizione della consapevolezza, del ragionamento. Anche con l’istinto, sicuramente. È una componente essenziale, quella puramente istintuale al fine di fare il salto nel buio quando la vita ce lo pone davanti, ma credo anche che si possa imparare a farlo quando si tratta di difendere ciò che si è e ciò in cui si crede.
Vivere Montessori Vi augura una vita piena di coraggio verso voi stessi e fiducia nelle vostre capacità! Siete Eroi! Non dimenticatelo!
10 prove di vero coraggio… per iniziare ad averlo:
- 1- Amare se stessi incondizionatamente
- 2- Essere genitori consapevoli
- 3- Dire sempre la propria opinione
- 4- Lasciare i travasi a disposizione dei tuoi figli (anche travasi di farina gialla, non barate!)
- 5- Saltare dentro una pozzanghera senza pensare che ti stai sporcando
- 6- Aiutalo a fare da sè
- 7- Provare a superare una propria paura almeno una volta all’anno
- 8- Lasciare che tuo figlio dipinga con le tempere
- 9- Avere fiducia
- 10-Rimanere in silenzio (anche nella propria mente)
Bene, ora continuate così e allungate questa lista! 😊
Educatrice Manuela Griso