La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
~ Bernardo Bertolucci ~
La solitudine spaventa la maggior parte delle persone, ma c’è qualcuno che la ama e i solitari vedono le cose in maniera differente dagli altri, a stabilirlo è un recente studio pubblicato su Journal of Cognitive Neuroscience secondo il quale la regione del cervello chiamata “corpo striato“, che nell’uomo viene attivato da stimoli associati alla ricompensa, è meno attiva nelle persone solitarie, quindi l’eccitazione dovuta alle “ricompense date dalla socializzazione” non risveglia un grande entusiasmo.
Gli esperti sostengono che la solitudine porta ad una spirale negativa perché l’uomo si è evoluto per entrare in una modalità di auto-conservazione quando si trova da solo, senza il backup di amici e familiari, il cervello entra in una fase di attenzione particolare diretta verso minacce o pericoli.
Il recente studio ha dimostrato che chi si definisce solitario ha questo tipo di atteggiamento verso la condizione di pericolo o di negatività, quindi tutto quello che accade intorno alle persone solitarie viene amplificato e sentito in maniera più “forte”; per la esperta psicologa Amanda Guyer, del National Institute of Health del Maryland, le persone solitarie presentano una sensibilità maggiore nei confronti delle interazioni emotive e sensoriali.
La solitudine, è il dramma della vita per molti; e tuttavia le persone più felici che ho conosciuto, erano dei solitari.
~ Jacques Chardonne ~
Tuttavia il cervello delle persone solitarie è molto più attivo durante le situazioni di interazioni sociali, quindi riescono a reagire più velocemente e a cogliere sfumature o particolari che sfuggono agli altri. Reagendo maggiormente agli stimoli negativi piuttosto che agli stimoli positivi (come vedere persone felici, amanti, fiori, cuccioli) i solitari hanno questa particolarità che li aiuta nella vita quotidiana, ma non solo, possono vantare di essere persone molto artistiche di solito si ritrovano a scrivere o a dipingere, a creare o a fantasticare, la genialità è il loro forte perché oltre ad un pizzico di pazzia ha bisogno anche della solitudine per svilupparsi!
Un uomo deve mantenere un piccolo recesso dove può essere se stesso senza riserve. Solo nella solitudine egli può conoscere la vera libertà.
~ Michel de Montaigna ~
Le persone solitarie hanno anche una buona capacità di adattamento alle diverse situazioni che la vita gli pone innanzi, la loro sensibilità infatti gioca un ruolo fondamentale: in situazioni di emergenza se ne accorgono subito e corrono subito in soccorso.
Inoltre si pensa che i solitari siano amici particolarmente leali, che si circondano di una ristretta schiera di persone che non tradiscono mai, a sostenere questa tesi è il professor Jonathon Cheek, psicologo del Welleseley College, secondo il quale “alcune persone, semplicemente, hanno un minor bisogno di affiliarsi agli altri”; le persone solitarie quindi hanno una maggiore considerazione di se stessi e nelle proprie capacità, e nonostante siano perfettamente in grado di relazionarsi con gli altri, preferiscono non farlo per focalizzare meglio la loro attenzione su cose che reputano più importanti, o per scegliersi una stretta cerchia di persone fidate a cui concedere la propria amicizia.
Questo perché si pensa che chi preferisce stare solo abbia standard piuttosto elevati nella scelta delle persone da frequentare, con interessi specifici e che li accomunano.
Voi siete persone solitarie? Vi sentite differenti?
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com