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Pippi Calzelunghe e i suoi meravigliosi insegnamenti di vita

Di Redazione - 21 Marzo 2024

“Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe”, questo il nome completo della piccola ribelle più famosa al mondo, meglio conosciuta semplicemente come Pippi Calzelunghe. Una bimba decisamente originale che scombussola la vita della comunità svedese di Visby, nell’isola di Gotland, dove vive in compagnia del suo cavallo a pois e di una dispettosa scimmietta, signor Nilsson.

Oggi la si osanna ma Pippi è ancora rivoluzionaria per i nostri tempi, con il suo atteggiamento anticonformista e imprevedibile, che attirava le attenzioni, e alcune antipatie, dei vicini di casa. D’altronde Pippi sa come farsi riconoscere sia nell’aspetto che per la sua inconfondibile abitazione dipinta di verde, rosa e giallo. E ovviamente non passa inosservata ai bambini, in particolare ai suoi amici del cuore, Tommy e Annika.
Pippi è un’eroina sui generis, forte, coraggiosa, originale, simpatica, furba, tutte qualità che difficilmente si riconoscono in personaggi delle fiabe femminili. Tant’è che ancora oggi è considerata la più moderna nonostante, dalla sua nascita, siano trascorsi quasi 80 anni.

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Com’è nato il personaggio di Pippi

A partorirla fu la mente geniale e rivoluzionaria di Astrid Lindgren, segretaria che amava provocare la Svezia dei suoi tempi inventando personaggi polemici, arrivando persino ad influenzare la politica del suo paese. L’idea nacque un giorno, per caso, quando la figlia minore di Astrid, Karin, chiese alla madre di raccontarle una storia su una certa Pippi Calzelunghe. Astrid, ispirata da quel nome tanto stravagante, inventò il suo personaggio. Ma non la trascrisse immediatamente, lo fece quando costretta a letto a causa di una brutta caduta sul ghiaccio, trovò il tempo per farlo. L’anno dopo, nel 1945, le storie di Astrid vennero pubblicate.

Ovviamente Pippi non suscitò le simpatie di tutti data la sua natura anticonformista, che si opponeva alle tradizionali regole della società borghese del tempo. Non a caso era così, Astrid stessa condusse una vita fuori dall’ordinario: rimasta incinta a 18 anni, si trasferì a Stoccolma da sola, senza il compagno, mantenendosi in autonomia e sfuggendo così ai commenti della comunità di origine, che non la vedeva certo di buon occhio.

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Gli insegnamenti di Pippi

Perché Pippi, ancora oggi, è così moderna e rivoluzionaria? Perché sebbene la società sia cambiata, lo stereotipo della bimba bella e brava non è ancora stato completamente superato. Pippi si comporta come meglio crede, libera e felice di non conformarsi ai modelli dominanti. Pippi è se stessa, e questo le consente di fare a proprio piacimento, indipendentemente da ciò che è bene o male per una bambina. Pippi viene osservata con sospetto per la sua indipendenza, per le sue scelte anticonvenzionali, per la sua capacità di pensare con la propria testa, nonostante la tenera età, ma sono proprio queste sue caratteristiche a renderla speciale.

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Il suo mondo non ha limiti, la fantasia è sfrenata e vissuta come realtà: dal papà pirata alla mamma con cannocchiale, gli oggetti prendono vita inventando parole, proprio come lei, Pippi, nata da un’invenzione linguistica. In questo mondo si gioca liberamente, senza le paure e le ossessioni tipiche degli adulti, sempre pronti a impartire regole e divieti. Anche questo è un prezioso insegnamento, i limiti sono a volte necessari ma se diventano eccessivi, possono tramutarsi in ostacoli per la nostra crescita e la nostra libertà.
Tuttavia Pippi è anche molto matura, sa di doversela cavare da sola ed è persino indipendente dal punto di vista economico, nonostante l’età. Il tesoro di papà da cui attinge il denaro di cui ha bisogno, le consente di avere un atteggiamento distaccato nei confronti dei soldi e anche generoso.

Pippi Calzelunga con la scimmietta

E che dire delle tanto osannate pulizie domestiche? Ancora oggi molte persone, seppure in modo inconsapevole, hanno una vera e propria fissazione per l’igiene della casa, e di certo gli spot pubblicitari che promuovono innumerevoli prodotti antibatterici, igienizzanti di ogni genere e quant’altro, non aiutano a superare questa sorta di tabù. Ebbene Pippi si disinteressa delle pulizie e con questo suo atteggiamento, si pone contro un intero sistema fondato sulla (finta) perfezione, di cui la pulizia non è altro che una delle tante facce. Tutt’oggi ci farebbe bene riflettere sull’importanza che l’ordine e la pulizia hanno nella nostra vita e in quella dei nostri bambini.

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Pippi ci insegna l’importanza del caos, del lasciare andare, del lasciarsi andare, perché la vita va vissuta anziché programmata passo dopo passo per paura dell’ignoto. L’educazione conformista dei bambini raccontati da Astrid non è poi così distante da quella che tutt’oggi impartiamo ai nostri figli ma Pippi è stata ormai sdoganata e nessuno osa additarla negativamente. Ma se fosse vera, questa Pippi, una di noi, ribelle e rivoluzionaria, come la giudicheremmo?

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Un’altra qualità che la contraddistingue è la sua capacità di sorridere sempre a dispetto di come vanno le cose, e quella formidabile ironia che la rende tanto simpatica conferendole un’aria furbetta ed irresistibile. Pippi sa sdrammatizzare, trova il lato positivo anche dove non sembra esserci, e ci insegna a credere nella vita e ad apprezzarla, comunque vada.

Cerchiamo di risvegliare ogni tanto la Pippi dentro di noi, di farla vivere, di affidarci a lei: è l’unico modo per rendere la nostra esistenza più leggera e divertente!





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