Tempo di pesche, tempo di frutta profumata, tempo di compleanni festeggiati sotto il sole.
Oltre a una bella macedonia, come potremmo usare le pesche che ci avanzano? Facendo una torta che ne contenga il profumo…
Questa è la Torta Catullo che ho preparato un anno fa per il compleanno di Adam.
Ingredienti per la Torta Catullo
• Farina (metà integrale di grano, metà bianca o di farro) = 280 g
• Latte di riso = 160 ml o poco più (in base al tipo di farine usate)
• Zucchero integrale = 150 g
• Burro di cocco(o olio d’oliva) = 100 g
• ½ bustina di lievito per torte (circa 8 g)
• Un pizzico di sale
• Scorza grattugiata di un limone non trattato
• 4 pesche mature sbucciate, ma non troppo morbide
• Un goccio di Brandy (optional)
• Qualche cucchiaio di crema pasticcera al sapore di limone e pesca*
* Potete realizzare facilmente questa crema pasticcera profumata comprando un composto pronto per creme pasticcere e utilizzando latte di mandorle o di riso, al posto del latte vaccino, e poi aggiungendo delle gocce di limone e della polpa di mezza pesca ben frullata.
Preparazione
Mescolate insieme gli ingredienti secchi (farina setacciata, zucchero, sale, lievito, scorza di limone).
A parte unite il latte con il burro di cocco e il Brandy (se il burro è molto solido, potete scaldarlo a bagnomaria e farlo sciogliere).
Tagliate 2 pesche in 6 spicchi l’una, non troppo piccoli, e irrorateli in una ciotolina con un po’ di succo di limone, senza esagerare.
Teneteli gli spicchi da parte.
Tagliate le altre due pesche a pezzettoni, tenendo da parte mezza pesca senza nocciolo per la decorazione, e aggiungeteli alla terrina degli ingredienti liquidi.
Ora unite la ciotola degli ingredienti liquidi all’altra, a fontana (creando un buco nel centro della farina) e mescolate SOLO quanto basta per rendere omogeneo il composto.
I bravi chef sanno che il composto delle torte (e dei muffin) non andrebbe mescolato più di 9 volte, o il glutine nella farina s’indurisce troppo e la torta diventa eccessivamente “pattona”, per dirla alla francese.
Versate il composto denso nella tortiera (ricoperta da carta da forno o leggermente unta con il burro di cocco rimasto). Ora adagiate i 12 spicchi di pesca come fossero lancette dell’orologio e al suo centro mettetevi la crema pasticcera vegana, creando un piccolo cerchio, al cui centro depositerete la mezza pesca intera, con l’incavo del nocciolo rivolto verso il basso.
Infornate subito a 180° per circa 40 minuti finchè il profumo di limone e pesche si espanderà per tutta la cucina.
Questa torta, se resistete, è più buona mangiata fredda il giorno seguente, leggermente riscaldata.
E se vi avanza della crema pasticcera potete utilizzarla per riempire dei cannoli.
Ormai ne vendono molti già vegani anche nei supermercati.
E comunque, detto tra noi, meglio ancora che una torta alle pesche, è farsi un’abbuffata di pesche al naturale, senza ritegno.
Non a caso, quando si consuma tanta frutta, la voglia di torte e dolci si fa sempre più rara.
(Questa è l’ultima torta che ho cucinato infatti, ed è passato un anno intero).
In Frutta Veritas 🙂
Aida Vittoria Eltanin (autrice di “In Frutta Veritas“)