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Caccia: 14 persone uccise dalle armi dei cacciatori

Di Elena Bernabè - 22 Ottobre 2012

La caccia è stata aperta il 1 Settembre 2012 e ad oggi, 22 ottobre, le persone uccise “per sbaglio” dalle armi dei cacciatori son ben 14 e tra questi vi è purtroppo un bambino.
I feriti sono circa 33. I dati sono riportati dall’Associazione Vittime della caccia e devono far riflettere.
Secondo l’associazione i dati riportati sono i numeri delle persone uccise o ferite ma bisogna tenere in considerazione anche “gli innumerevoli fatti che hanno avuto un epilogo fortunato: sono i casi di minacce, prepotenze, spari andati a vuoto, intimidazioni ecc. da parte di legali detentori di armi ad uso caccia”.
La caccia è uno “sport” che non può essere definito tale: muoiono animali, vengono ferite ed uccise persone. Eppure i cacciatori in Italia sono un bel numero: oltre 700mila!
Daniela Casprini, presidente dell’Associazione Vittime della caccia, dichiara: “La questione non è più su caccia-si/caccia-no, qui si tratta di fermare una vera strage. Le opinioni contano poco di fronte a questi fatti. Infatti c’è da aggiungere ben poco, se la morte di persone innocenti, di bambini sacrificati alla caccia….passano nell’indifferenza! Cosa hanno da dire le associazioni venatorie, che sono falsi questi dati? Non è forse un fenomeno allarmante questa escalation di vittime? Il Governo deve fare qualcosa. Un normale cittadino non può svolgere le proprie attività in campagna che rischia di essere massacrato…. La caccia in Italia deve essere bandita”.
E noi concordiamo pienamente con questa presa di posizione.
 
Fonte: http://www.repubblica.it
 
 





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