Non c’è emozione più devastante dell’ansia, almeno una volta nella vita tutti l’hanno provata e tutti possono dire di averla vissuta come una sensazione attanagliante, quasi un senso di soffocamento. Alcuni la descrivono come un buco nero all’altezza dello stomaco che sembra risucchiare ogni energia vitale, altri come un macigno pesantissimo sulle spalle che sembra schiacciare e impedire ogni movimento… in ogni caso non è una bella sensazione.
Di solito l’ansia arriva quando siamo sotto stress, quando ci sentiamo minacciati da qualcosa o qualcuno o quando neppure noi sappiamo trovarne il motivo, a volte arriva e basta senza una vera giustificazione, inconsciamente, all’improvviso… e spesso si traduce anche in veri e propri attacchi di panico.
Purtroppo è un meccanismo irrazionale, ma normale, è difficile trovarne una causa scatenante per tutti, e se ci fermassimo a pensare razionalmente ci accorgeremmo che ogni cosa ha una soluzione (tranne la morte come diceva Miguel de Cervantes Saavedra) eppure razionalizzare in determinate situazioni diventa talmente difficoltoso che sembra quasi impossibile.
Ma allora chi soffre d’ansia è destinato a soffrire e a non essere compreso??
Come si può fare per controllare l’ansia?
Non bisogna cercare di negare queste sensazioni, perché l’ansia è un’emozione parente stretta della paura, e negandola la si alimenta, piuttosto conviene fermarsi, ascoltare ogni emozione che vi invade e catalogarla, accettarla e cercare di decifrarla… non è semplice all’inizio soprattutto ma con un po’ di pratica ci si riesce, bisogna imparare a capirla a capire il messaggio che vuole dare e fino a quando non si riesce lei tornerà a fare visita.
Quando arriva l’ansia bisogna accettarla e comprenderla, imparare a fare respiri lenti e profondi, e a spingere il respiro verso il basso attraverso la respirazione diaframmatica, bisogna riuscire a concentrarsi e a convincersi che l’ansia è solo un ospite nella propria vita, e come è venuto può andarsene, cercare di guardarla dal di fuori, separandosi da quel dolore.
Un’altra cosa da fare per contrastare l’ansia è capire esattamente cosa la provoca… cercarne il fulcro in profondità: cos’è che fa veramente paura? Lo si può affrontare? E’ insormontabile? C’è qualcuno che può aiutare ad affrontare il problema? Se le risposte sono affermative bene, altrimenti bisogna scomporre ulteriormente il problema cercare di dividerlo in parti più piccole e più facilmente affrontabili… per esempio un esame mette l’ansia… ok ma perché mette l’ansia? quale parte dell’esame è la più pericolosa? Cercare di comprendere fino in fondo il motivo delle paure è un passo importante per poterle risolvere, se in questo esame c’è una parte che non abbiamo compreso a fondo sarà quella a darci l’ansia, possiamo farci aiutare da qualcuno o studiare meglio, ma assolutamente bisogna evitare di farsi prendere dal panico e temere per tutto l’esame in sé… Più piccola e specifica è l’area in cui agire e più facile sarà risolverla.
Trovata la fonte dell’ansia si devono cercare il maggior numero possibile di opzioni per risolvere il problema e considerare tutte le probabilità di riuscita di queste opzioni.
E’ facile dedurre che se si riesce a capire il problema e a trovare una soluzione l’ansia svanisce, non è facile e neppure immediato ci vuole tempo per comprendere e affrontare, ma una volta fatto si può vivere meglio… nel frattempo è bene lasciarsi sempre una via di fuga, le paure che portano all’ansia spesso sono irrazionali per questo occorre un “piano B”… un’uscita di sicurezza nel caso in cui la soluzione scelte non funzionassero a dovere!
E’ importante anche la respirazione, la meditazione, il rilassamento muscolare ed eventualmente anche la consulenza di un esperto del settore, ma è anche importante trovare una persona che riesca a comprendere questo stato, che sappia cosa vuol dire soffrire di ansia e il malessere che si prova e che nonostante sia frutto della mente incide sul corpo come un vero e proprio dolore fisico.
Di riflesso chi non soffre d’ansia deve capire che non va sottovalutata e che non è una cosa razionale ma lo può diventare con aiuto e supporto senza secondi fini, senza giudicare o criticare.
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
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