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La Storia della Biblioteca Mattia Pustorino che Regala Sogni

Di Valeria Bonora - 9 Gennaio 2017

E’ arrivata in redazione una lettera molto bella, non soltanto per i complimenti che quelli ci fanno sempre piacere e leggiamo sempre con orgoglio, visto che ci spronano a fare sempre meglio e a rendere i contenuti del nostro portale sempre più interessanti, ma perché è la storia di una donna che dal nulla ha creato la biblioteca Mattia Pustorino dove i giovani potessero incontrarsi, leggere e sognare.
La lettera la trovate di seguito e vi consiglio di leggerla tutta perché è un vero insegnamento di vita, una nota di positività che in questo periodo è indispensabile per continuare ad andare avanti, a credere in un futuro migliore.

❝Oggi vorrei raccontarvi una storia positiva che parla di collaborazione, solidarietà e sogni che si realizzano…

Quando ero piccola, mia zia, una fantastica maestra delle scuole elementari, amava ripetermi la frase di Amadou Hampâté Bâ: “Un anziano che muore è una biblioteca che brucia”.

Lei mi ha insegnato a leggere e a scrivere e che la cultura rende liberi. Improvvisamente nel 2007 mia zia ci ha lasciati, lasciando un vuoto incolmabile nel mio e nel cuore di tutti quelli che l’hanno conosciuta. Per ringraziarla di tutti i suoi insegnamenti ho fortemente voluto realizzare una piccola biblioteca…

biblioteca Mattia Pustorino

Il 16 Marzo 2014, aiutata anche dai capi del Gruppo Scout AGESCI Reggio Calabria 15, finalmente la biblioteca “Mattia Pustorino” a lei intitolata è stata inaugurata!

Erano solo 800 libri, avevamo a disposizione spazi piccoli e inadeguati… ma un piccolo sogno si era realizzato. La Biblioteca si trova ad Archi, a Reggio Calabria, un quartiere famoso per le guerre di Mafia, povero e difficile, pieno di contraddizioni, con le strade non asfaltate e proprio in un bene confiscato, presso la sede scout, splende questo piccolo tesoro cui volontariamente si è sempre lavorato.

Tesoro perché molti bambini e ragazzi non possono permettersi di comprare i libri, perché è il simbolo del cambiamento e che come dice Malala “Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”.

Oggi la biblioteca, sempre grazie alle donazioni dei libri di chi ha creduto in questo progetto, conta oltre 2500 libri e gli spazi non bastavano più e così, in questi giorni di feste, abbiamo organizzato un campo scout presso la nostra sede (Via Mercatello 11, Archi) per rendere più accogliente la biblioteca. Oltre ai ragazzi e ai capi del gruppo, hanno partecipato alla ristrutturazione dei locali i ragazzi della Casa di Don Nino Cannavò (Associazione Papa Giovanni XXIII) e delle Pantere Verdi di Reggio Calabria.

Chi sono questi ragazzi? Sono migranti! Quelli che in questi anni sbarcano nelle coste di Reggio Calabria, quelli che spesso noi italiani vorremmo mandare nuovamente nei loro paesi da cui scappano per la guerra… Questi ragazzi sono stati preziosissimi…

biblioteca Mattia Pustorino

La storia bella, però, non è quella che finora vi ho raccontato ma è un’altra: ad Archi, presso i locali dell’Ex facoltà di Giurisprudenza, c’era il centro di prima accoglienza per i migranti. Fino a qualche mese fa, grazie all’azione volontaria di tante donne e uomini, delle suore Francescane Alcantarine e di altre associazioni scout e non, i ragazzi partecipavano alla “scuola d’italiano”.

Proprio qualche mese fa, ho trovato una vecchia scatola con i libri che mia zia usava negli anni ‘70 a scuola per insegnare ai bambini l’italiano e li donai ai volontari della scuola di Italiano, perché ero certa che mia zia avrebbe fatto così. Ho scoperto che i ragazzi che mi hanno aiutata a montare gli scaffali e hanno lavorato in questi giorni con i ragazzi scout a ri-organizzare la biblioteca hanno imparato l’italiano anche grazie a questi libri.

Ho imparato che è vero che il bene che si dona torna dietro, sempre. Questa è la storia che volevo raccontarvi. La storia di una donna che continua a far del bene ancora oggi… ❞

E’ estremamente bello leggere di queste cose fatte col cuore per aiutare gli altri, per crescere e diventare una comunità sempre più grande sempre più aperta, sulla pagina facebook della Biblioteca Mattia Pustorino si leggono parole emozionanti come ad esempio: “Tutti ci hanno aiutato: i capi educatori, i genitori, la Parrocchia, le associazioni culturali, giovani, bambini… La cosa che emoziona di più è quando un lupetto dona il suo libro preferito perché anche altri possano leggerlo ed è proprio questo lo spirito della nostra Biblioteca: offrire a chi ha la passione della lettura la possibilità di leggere!”
biblioteca Mattia Pustorino
Una storia che va condivisa perché la morale è molto profonda, non si tratta solo di commemorare una zia o di mettere a disposizione dei libri per chi non può acquistarne, ma si tratta di un’intera comunità che si unisce per fare del bene, per integrarsi, per unire e condividere, senza alzare barriere e senza cercare un profitto.
Sarebbe bello che in ogni paese, in ogni comune nascessero delle biblioteche come questa, punti di incontro, una “biblioteca Mattia Pustorino” in grado di regalare sogni; ci vuole impegno e partecipazione ma soprattutto ci vuole cuore e passione, ma si sa i libri sono magici e come diceva Franz Kafka “Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Ringrazio Erika Polimeni per aver fatto conoscere questa storia meravigliosa e sono felice di poterla condividere con tutti voi.
 





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