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La Leggenda della Campanella di Capri

Di Valeria Bonora - 24 Agosto 2016

Va molto di moda portare una campanella come collana o come bracciale, molti anche come anello, ma pochi ne conoscono il vero significato, si chiama Campanella di Capri ed è legata ad una antica leggenda, quella della Campanina di San Michele.

ciondolo d'argento

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La leggenda è legata all’isola di Capri e narra di un povero pastorello, orfano di padre, che non possedeva alcun bene materiale al di fuori di una pecorella. La portava sempre al pascolo ogni giorno e la curava come il bene più prezioso che possedesse, ma una sera, all’imbrunire, il fanciullo si attardò a raccogliere dei fiori per la madre e quando si voltò per chiamare a sé la pecorella, quest’ultima era sparita dalla sua vista. Subito il ragazzino si mise a piangere disperato, che ne sarebbe stato di lui e della mamma? Così iniziò a ripetere ad alta voce:

“La mia unica pecorella, è perduta! Come farò adesso?”.

Da lontano udì il suono di una campanella, pensando fosse quella della sua pecorella si mise a correre nella direzione del flebile tintinnio, correva veloce tra sassi e rovi senza curarsi dei sui piedi scalzi che sanguinavano ad ogni passo, nel frattempo era calata la notte e senza rendersene conto arrivò sul ciglio di un burrone, per un pelo non cadde tra i sassi sottostanti perché un bagliore lo fermò di colpo.

Avvolto in un fulgore dorato fece la sua apparizione San Michele, splendente sul suo cavallo bianco che gli disse “Bimbo mio prendi questa e segui sempre il suo suono, ti salverà da ogni pericolo” e sfilandosi dal collo una catenina con una piccola campanella la porse al fanciullo disperato.

Non passò che qualche minuto che il giovane pastorello, tremante per l’emozione e per la gioia, ritrovò la sua pecorella e poté quindi tornare a casa felice, portando la campanella in dono alla madre. Da allora la sua vita cambiò per sempre ed ogni suo desiderio terreno fu appagato.

Nel luogo dove apparve il santo fu costruita una villa che prese il suo nome Villa San Michele e da allora la campanella di Capri è diventato un simbolo da regalare alle persone care, un portafortuna raffinato e inusuale che ad ogni rintocco fa avverare un desiderio.

Oggi come dicevo ad inizio articolo la Campanella di Capri è un accessorio molto comune e chi visita Capri o ama questi posti incantati non può non averlo con se, inoltre è famosa anche in America, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, l’isola di Capri donò al Presidente Roosevelt la “Campana della Fortuna”, forgiata in bronzo dagli orafi della maison Chantecler su commissione del fondatore Pietro Capuano, e ancora oggi custodita al Franklin D. Roosevelt Presidential Library and Museum di New York.

Dopo il regalo la guerra fini in poco tempo e confermò ancora una volta la sua dote di portafortuna.

Valeria Bonora
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