Abbiamo parlato tanto del terremoto che mesi fa ha colpito duramente l’Emilia ma non ci siamo mai soffermati a scrivere degli animali coinvolti.
Nel centro di recupero della fauna selvatica “Il Pettirosso” si trovano ancora circa 50 animali domestici che dopo il sisma hanno perso il loro compagno umano.
Nei mesi scorsi ha trovato la libertà un cucciolo di volpe maschio che durante una scossa di terremoto era rimasto intrappolato nel crollo di un fienile. Durante le operazioni di soccorso l’avevano sentito latrare e l’hanno salvato. E’ stato curato e nutrito nel rifugio e appena si è dimostrato in grado di affrontare la vita in modo autonomo (soprattutto capace di procurarsi del cibo) è stato liberato.
Dall’inizio dell’anno al rifugio sono arrivati circa 3000 nuovi ospiti e con l’arrivo del terremoto c’è stato un picco notevole: sono giunti sì animali domestici e selvaggi feriti ma anche esotici fuggiti da gabbie e da voliere.
Piero Milani, il responsabile del Pettirosso, spiega: “Molti ci hanno anche portato i loro animali, come cacatua, cincillà o criceti, che non potevano tenere con sé in tenda o in auto”.
In tutto il rifugio ci sono circa 5000 animali ospitati che attendono un compagno umano per poter vivere una vita più serena.
Fonte: Ansa.it