Il tempo è una meravigliosa opportunità. Non ci rendiamo conto ogni giorno presi dalla frenesia della vita tra lavoro, commissioni, impegni, sport e via dicendo di quanto tempo abbiamo a disposizione e forse avendone consapevolezza potremmo sfruttarlo meglio. Perché se è vero che ogni giorno ci sembra uguale, in realtà ogni giorno può essere unico, basta renderlo tale. Non è necessario inondarlo di gesti eclatanti, basta ascoltare il proprio corpo, lasciarlo esprimere e seguire la direzione.
Non siamo abituati ad ascoltare noi stessi, a dedicarci del tempo vero. Abbiamo sempre altro da fare. E lo stesso facciamo con i nostri bambini. Quando ci raccontano un aneddoto o la loro giornata ascoltiamo,quando va bene, la metà delle cose che ci stanno dicendo e questo non per cattiveria o scarso interesse, ma perché non siamo abituati a concederci del tempo per fare una sola cosa alla volta anziché due o tre insieme. Sicuramente almeno una volta nella vita ci saremo trovati a dirci: “ma cosa corro a fare che magari domani sono morto. Guarda (il vicino, il parente, il nipote ecc) che sembrava stesse bene e di colpo invece gli hanno trovato un tumore e se n’è andato. “
Questo ahimè non basta a ricordarci che ogni attimo deve essere speciale e degno di tutta la nostra attenzione, soprattutto il tempo che dedichiamo a noi stessi e alla nostra famiglia. Allora forse dovremmo vedere questo video…
C’è un famoso proverbio che cita: il tempo è denaro!
Ma di solito lo intendiamo come un: dunque corri che il denaro non va sprecato!
Invece vorrei farvelo vedere sotto un’altra luce: questo denaro che noi abbiamo dobbiamo spenderlo con cura ed attenzione, non consumandolo con la prima cosa che ci capita. Se avessi dei risparmi non li sperpererei per comprare vestiti, scarpe o borse, nonostante la tentazione, ma molto probabilmente comprerei una casa o li investirei nello studio o li darei in beneficienza. Allo stesso modo devo pensare al mio tempo. Non sperperarlo in cose inutili di cui non mi resterà nemmeno il ricordo il giorno seguente, ma in ciò che amo fare ed essere, solo così saranno momenti ricordati, momenti che faranno la mia vita.
E ci sono dei momenti speciali di cui non ci accorgiamo: i famosi 5 minuti in più al parco giochi o dall’amichetta a giocare o sulle giostre, i 5 minuti prima di andare a letto o i 5 minuti per leggere un libro.
Vi lascio anche questo articolo da leggere che tratta proprio l’importanza di questi 5 miseri minuti.
www.curioctopus.it/read/8107/la-figlia-chiede-di-rimanere-al-parco-altri-5-minuti:-la-risposta-del-padre-e-preziosa-per-ogni-genitore
Come avete letto voi stessi 5 minuti possono cambiare la vita. Possono essere letali o pieni di linfa vitale. I 5 minuti in più al parco non siamo noi che li regaliamo ai nostri figli, ma siamo noi stessi a beneficiarne: abbiamo 5 minuti in più per osservarli in silenzio. Osservare i loro tempi, i loro modi, le capacità, le difficoltà, gli approcci, i sorrisi, gli sguardi… Abbiamo il tempo di osservare un po’ di noi in loro, di fantasticare sulla loro vita, sulla nostra infanzia, di godere del sole e del vento, del cinguettio degli uccellini e del silenzioso movimento delle formiche.
Ogni bambino ha i suoi tempi. Questo ci viene ripetuto ad ogni corso di formazione e informazione sia esso per insegnanti o genitori. Io aggiungerei che non solo i bambini hanno i loro tempi ma tutte le persone. Ognuno di noi è diverso dall’altro e ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi. Giudicare una persona da quanto tempo impiega per fare un qualcosa non è solo umiliante e demotivante, ma è stupido. Quanto tempo ci avete messo a nascere? Ognuno di noi in tempi e modi diversi, ci sarà un motivo? E chi può giudicare una nascita se non con un complimento a mamma e bambino per aver fatto del loro meglio? Lo stesso dovrebbe essere nella vita, perché nasciamo continuamente in ciò che non conosciamo.
Vi lascio il titolo di un libro che trovo bellissimo per questo argomento: “Leo”. È un libro per bambini edito da Babalibri.
Ciò che dovremmo apprendere dai bambini è la “lentezza“. Questa dote meravigliosa porta scoperte sorprendenti.
Mentre si passeggia, per esempio, se si pensa alla meta non ci si gode il cammino. Se si osserva un bambino si vedrà che lui si ferma e sofferma migliaia di volte e questo non per incapacità di proseguire il cammino, ma per il gusto di capire cos’è quella macchiolina che ha visto per terra a pochi centimetri dal suo piede e scoprire con meraviglia che è un insetto e allora chiederà :che insetto è? E noi se siamo fortunati e sappiamo rispondere godremo della vista del suo volto stupito, estasiato, eccitato dalle informazioni che può carpirci su questo fantastico mondo. Se osserviamo con i suoi occhi impareremo che il tempo va assaporato e non bruciato.
Vi lascio anche una poesia che amo molto a conclusione di questo articolo.
Vivere Montessori vi augura la consapevolezza di concedervi quei 5 minuti in più in ogni momento speciale in modo da assaporarlo fino in fondo!
Rallenta mamma,non c’è bisogno di correre ;
Rallenta mamma, qual è il problema?
Rallenta mamma, concediti una tazza di caffè;
Rallenta mamma, vieni e stai un po’ con me.
Rallenta mamma, mettiamoci gli stivali e andiamo a fare una passeggiata…
Raccogliamo le foglie, sorridiamo, ridiamo, parliamo.
Rallenta mamma, sembri così stanca, vieni, accoccoliamoci sotto le coperte, riposa insieme a me.
Rallenta mamma, quei piatti sporchi possono aspettare;
Rallenta mamma, dai divertiamoci, facciamo una torta!
Rallenta mamma, lo so che lavori tanto, ma a volte, mamma, è bello quando semplicemente ti fermi per un po’.
Siediti con noi un minuto, ascolta com’è andata la nostra giornata, trascorri con noi qualche momento in allegria,
perché la nostra infanzia non rallenterà!
Educatrice Manuela Griso