Prelievo del sangue fai-da-te, senza ago e quasi indolore: potrebbe essere presto realtà grazie a HemoLink, un dispositivo plastico della dimensione di una pallina da ping-pong, messo a punto da una start-up statunitense, Tasso Inc, partecipata dall’Università del Wisconsin-Madison.
Le analisi del sangue rappresentano ormai una pietra miliare della diagnostica medica. Non prive di inconvenienti, quali la paura degli aghi, la necessità di bucare le vene e la noia di dover prenotare un appuntamento, spesso richiedente tempi lunghi, e di recarsi in clinica per effettuare il prelievo. Con questo nuovo strumento monouso e a basso costo tale operazione potrebbe divenire molto più semplice, conveniente e accessibile, perché anche i pazienti privi di formazione medica sarebbero in grado di eseguirla da soli e in modo rapido, potendo inoltre inviare i campioni direttamente al laboratorio di analisi per ricevere i risultati.
Ad oggi questo dispositivo è in grado di estrarre una quantità di sangue sufficiente (circa 0,15 cm3) per testare colesterolo, infezioni, cellule tumorali e glicemia. Progettato per esser utilizzato in ospedali, uffici di assistenza primaria, centri benessere e perfino abitazioni private, deve essere applicato per circa due minuti sulla pelle e funziona grazie a una sorta d’effetto sottovuoto e ai principi di tecnologia microfluidica, che consentono di far fluire il sangue in un’apposita provetta, da consegnare al laboratorio d’analisi.
Attualmente Tasso Inc sta lavorando a uno stabilizzatore da inserire nei collettori, per far sì che il sangue possa resistere a 60° C per una settimana ed essere così ancora analizzabile. In tal modo HemoLink potrebbe esser utilizzata da chiunque in ogni luogo ed eviterebbe gli alti costi dei trattamenti speciali e dei trasporti refrigerati. Una volta effettuato il prelievo la provetta sarebbe dunque pronta per esser consegnata o inviata al laboratorio d’analisi.
I fondatori di questa start-up (Erwin Berthier, Ben Casavant e Ben Moga, attuale presidente e amministratore delegato) sono ingegneri biomedici che hanno studiato tecnologia microfluidica nel laboratorio di David Beebe, docente dell’Università del Wisconsin-Madison. La loro missione è quella di modernizzare la diagnostica e personalizzare l’assistenza sanitaria, rendendola sempre più vicina alle esigenze di utenti e pazienti, grazie anche all’applicazione dei principi di questa innovativa tecnologia.
Tutto ha avuto inizio nel 2010 in un piccolo caffè, quando Erwin Berthier e Ben Casavant hanno pensato di dar vita a una compagnia che potesse mettere a frutto le conoscenze da loro acquisite, al fine di realizzare strumenti medici utili e accessibili. Superato lo scetticismo iniziale da parte degli investitori, per portare avanti le sue ricerche Tasso Inc ha ricevuto un finanziamento di tre milioni di dollari da parte della Defence Advanced Research Project Agency (Darpa). In attesa del brevetto, HemoLink potrebbe raggiungere il mercato già nel corso del 2016. Intanto la start-up ha ricevuto finanziamenti anche dal National Institutes of Health, al fine di sviluppare una tecnica che riesca a migliorare la diagnosi dell’Hiv.
Sperando in ulteriori positivi sviluppi, le nuove tecnologie promettono di rendere la diagnostica più facile, veloce ed economica, per un’assistenza sanitaria in grado di soddisfare le esigenze di tutti i cittadini.
Marco Grilli