La psicosomatica ci insegna che corpo e mente sono strettamente collegati e in tale ottica qualunque disturbo/malattia fisica dipenderebbe da una causa psicologica. L’essere umano è quindi considerato un’unità psicofisica, visione che si riallaccia a quella olistica, sebbene quest’ultima si spinga oltre, considerando ogni essere vivente come “una totalità non esprimibile con l’insieme delle parti che lo costituiscono”. Ovvero gli esseri viventi non sono la somma di una serie di organi ma un’unità molto più complessa. Il consulente olistico, a differenza del medico tradizionale, aiuta infatti il paziente a diventare medico di se stesso, favorendo il riconoscimento dei vari sintomi quali messaggeri di abitudini scorrette, atteggiamenti emotivi da modificare, processi mentali di un certo tipo.
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Una delle discipline di tipo olistico più antiche e conosciute al mondo è la medicina tradizionale cinese, o MTC, secondo la quale ogni malattia dipenderebbe da uno squilibrio energetico. La medicina cinese interviene ricorrendo a molteplici terapie, dall’agopuntura al massaggio, dalla ginnastica medica come il Qi gong alla moxibustione, nel tentativo di riportare l’individuo all’equilibrio. Tra i suoi concetti cardine si annoverano le qualità yin e yang, che si alternano costantemente nella natura e nell’universo (basti pensare all’alternarsi di stagioni secche e umide, di luna e sole, luce e buio). Noi stessi saremmo condizionati da questi processi ritmici naturali e in quanto tali, necessitiamo di alternare attività stimolanti ad attività di riposo e così i nostri organi.
Gli antichi cinesi vedevano (forse sarebbe più esatto dire: udivano) l’universo come la ciclica combinazione di due ritmi: “Una volta Yin, una volta Yang: questo è il Tao”. Yin e Yang non sono idee, almeno nel senso occidentale della parola. Tantomeno sono meri suoni o segni. Sono invece emblemi, immagini che contengono una rappresentazione concreta dell’universo.
(Octavio Paz)
Partendo da questo presupposto, come suggerisce il dottor Li Wu, specializzato in medicina tradizionale cinese, sarebbe possibile individuare più facilmente a quali organi corrispondono i disturbi che si manifestano in certe ore del giorno. E di conseguenza scoprire in che orari eseguire specifiche terapie, quali momenti dedicare all’attività e quali al riposo. Secondo Li Wu il primo passo verso la guarigione consiste proprio nel risintonizzarci con i cicli naturali e, quindi, riallineare la nostra vita, impegni inclusi, al bioritmo prendendo consapevolezza del cosiddetto orologio degli organi. Questo significa che non è un caso se certi disturbi si presentano spesso in determinati momenti della giornata e prestandoci attenzione è possibile trarre informazioni utili per individuare il problema ed eventuali cure o rimedi.
L’orologio degli organi
Polmoni: dalle 3:00 alle 5:00
Questo orario è raccomandato per la meditazione poiché associato ai polmoni, che in questa fase si attiverebbero determinando un movimento del Qi (energia vitale) attraverso l’intero organismo.
Intestino crasso: dalle 5:00 alle 7:00
In questa fase l’intestino crasso è al massimo della sua forza e per questo la medicina tradizionale cinese sostiene che l’organismo, tra le 5:00 e le 7:00, espella meglio le scorie.
Stomaco: dalle 7:00 alle 9:00
Lo stomaco raggiunge il picco di energia in questo orario ed ecco perché si rivela il migliore per fare colazione visto che la digestione risulta favorita.
Milza: dalle 9:00 alle 11:00
La milza ha la capacità di trasformare il cibo in energia e per attivarla è fondamentale fare una ricca colazione. Per fortuna anche questo intervallo di tempo è indicato.
Cuore: dalle 11:00 alle 13:00
Non a caso in questo intervallo di tempo siamo soliti dedicarci al pranzo e quindi a una pausa rilassante. Il cuore infatti necessita di calma, pace, serenità e le emozioni associate sono gioia, entusiasmo e quiete. Se concediamo loro il giusto spazio, il cuore ne risulta rafforzato.
Intestino tenue: dalle 13:00 alle 15:00
Grazie all’intestino tenue possiamo trarre energia da ciò che abbiamo consumato durante il pranzo ma perché questo accada è necessario riposarsi o comunque evitare di ricominciare a lavorare in modo stressante.
Vescica: dalle 15:00 alle 17:00
La vescica, associata alla paura, è l’organo della fascia oraria compresa fra le 15:00 e le 17:00, momento ideale per dare il meglio di se stessi nelle attività impegnative.
Rene: dalle 17:00 alle 19:00
Il rene è collegato più di ogni altro organo alla paura e per questo si consiglia di non alimentarla, in questa fase oraria, guardando, per esempio, film horror e cose simili. Altre emozioni associate sono il senso di sicurezza, di isolamento e la forza di volontà che potrebbero provocare sintomi specifici. Per prendersi cura dei reni in questo momento è possibile sgranocchiare qualcosa di salato.
Pericardio: dalle 19:00 alle 21:00
Il pericardio, associato al cuore, desidera relax e pace ed ecco perché in questa fase la medicina tradizionale cinese consiglia di dedicarsi a pratiche rilassanti come la meditazione, la lettura, le passeggiate ma anche alla famiglia, evitando abbuffate alimentari.
Triplice riscaldatore: dalle 21:00 alle 23:00
Questo è il momento ideale per addormentarsi, difatti il triplice riscaldatore è correlato a numerosi organi fisici, che ne sono protetti e diretti.
Cistifellea: dalle 23:00 all’1:00
La cistifellea, direttamente collegata al fegato, necessita in questa fase oraria di riposo onde evitare un consumo di energia eccessivo. Essa è associata al coraggio e alla capacità di giudizio.
Fegato: dall’1:00 alle 3:00
In questa fascia oraria il fegato disintossica l’organismo, e le nostre emozioni, specialmente quelle connesse alla rabbia. Perché esso svolga meglio la sua funzione è fondamentale dormire. Si ritiene che chi tende a risvegliarsi in questo orario soffra di rabbia o frustrazioni latenti, che il fegato fatica a liberare.
Gli antichi vedevano il mondo diviso in due metà, maschile e femminile. I loro dèi e le loro dee cercavano di mantenere un equilibrio dei poteri, yin e yang.
Quando il principio maschile e quello femminile erano in equilibrio, nel mondo regnava l’armonia. Quando erano squilibrati, vi regnava il caos.
(Dan Brown)