Siete convinti che tutto ruota intorno alla fortuna o alla sfortuna? Avete la certezza che ciò che vi accade durante la giornata è un caso? Vivete sperando che tutto fili liscio?
Forse è arrivato il momento di rivedere il vostro modo di pensare alla vita poichè tutto ha un suo perchè e ciò che vi accade lo avete “chiamato” voi, è la vostra profezia che si auto-avvera.
La psicologia conosce bene questo termine, è stato il sociologo Merton nel 1970 a parlarne per la prima volta. Una chiave di lettura della vita sociale, educativa e personale dell’uomo che spalanca porte sbarrate dal mondo ma anche da noi stessi.
In pratica questa “magia” della mente può agire in modo negativo o positivo.
Nel primo caso a far accadere avvenimenti, azioni e pensieri sono le nostre paure, i nostri conflitti, le nostre incomprensioni. Vi faccio un esempio per capire meglio. Una persona ha una convinzione radicata dentro di sè. Questa convinzione non è stata conquistata (cioè raggiunta mediante riflessioni) ma è stata riposta in lui dall’ambiente, dalla famiglia, dalla sua storia di vita ecc. Questa persona agirà inconsapevolmente mediante comportamenti, azioni e pensieri cercando di dare ragione a questa convinzione. L’obiettivo di questa persona è comportarsi e far accadere eventi utili a confermare questa credenza.
E’ un pò come avere dei pregiudizi, delle convinzioni riguardo a qualcosa e cercare in tutti i modi di confermarli poichè ammettere il contrario è come perdere le proprie certezze e di conseguenza è necessario lavorare per un nuovo equilibrio: ma non tutti sono pronti a fare questo lavoro.
Può accadere però che questa profezia sia positiva se nasce da desideri autentici, ideali a cui teniamo molto, passioni meravigliose. Teniamo talmente tanto a quel progetto di vita che le nostre energie e la nostra volontà si alleano con noi per poterlo realizzare e… accade l’impossibile! Riusciamo in quest’impresa se siamo liberi mentalmente, se abbiamo affrontato i nostri conflitti e le nostre paure, se riusciamo a cogliere ed accogliere i segnali che la vita ci invia.
Per come siamo fatti, per come siamo educati, per la società e per questo momento storico tutti noi viviamo profezie che si auto-avverano negative me se riusciamo pian piano a svegliarci da questa subdola prigionia riusciamo a liberarci e ad utilizzare questa “magia” della mente per realizzare i nostri sogni, quelli più autentici e radicati in noi, quelli nostri che appartengono alla nostra anima, quelli che dobbiamo attuare per adempiere al nostro compito di vita.
Non esiste quindi la fortuna o la sfortuna. Esistono azioni che fanno nascere altre azioni, pensieri che creano altri pensieri, letture della realtà che ci guidano in una o nell’altra direzione.
Tutto ciò che accade ha un senso che deve essere capito in modo attivo: la malattia, la morte, le difficoltà non riguardano la sfortuna ma sono codici di vita da accogliere e comprendere.
Come fare a svegliarci da questo tranello della mente? Fermiamoci (che è già un passo importante ai giorni nostri), chiediamoci il perchè di ciò che ci accade e rimaniamo in ascolto delle sensazioni e delle emozioni che ci suscita quell’accadimento, proviamo a fare e pensare cose diverse da quelle fatte o pensate fino ad ora, stupiamo noi stessi per poter abbattere muri costruiti nel tempo, proviamo a seguire la strada che il nostro istinto ci mostra, mettiamo in stand-by per un pò la nostra razionalità che è troppo dominante e non lascia spazio all’emotività e alla spiritualità che sono radicate in ognuno di noi.
Provate a sintonizzarvi su questi aspetti, praticateli e preparatevi a rimanere finalmente a bocca aperta…
Elena Bernabè