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Il giardino per le farfalle: 10 consigli per realizzarlo

Di Marco Grilli - 24 Aprile 2015

Le popolazioni di farfalle sono sempre più esigue e isolate, a causa di alcuni fattori quali la cementificazione, la meccanizzazione dell’agricoltura e il massiccio utilizzo di diserbanti e insetticidi.

Con la riduzione delle siepi e la rarefazione delle piante spontanee, questi splendidi e utili insetti, già provati dalla scarsa selettività degli insetticidi, faticano sempre di più a trovare ambienti riparati e ricchi di cibo. Provare a realizzare un giardino per le farfalle sarà quindi una gioia per i vostri occhi, che avrà anche un’importante funzione naturalistica.

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Condizioni preliminari: fate in modo che il prato sia ben assolato; circondate il giardino con una siepe per ripararlo dal vento; date la preferenza alle piante nutrici per venire incontro alle esigenze dei bruchi; servitevi di una struttura sopraelevata sormontata da fiori (ad esempio un vecchio pozzo) oppure di un alberello come l’olivo – possibilmente posto al riparo dal vento e vicino a un muro bianco e soleggiato – per favorire gli accoppiamenti, e infine non fate mancare mai l’acqua soprattutto nei periodi caldi, mediante un pozzetto tenuto sempre umido e contenente terreno frammisto a sabbia.

Il periodo consigliato per la realizzazione del giardino è la primavera, quando potete seminare il prato e mettere a dimora le piante delle aiuole. Gli arbusti per la siepe vanno invece piantati verso la fine dell’inverno, durante il periodo di riposo vegetativo.

In qualsiasi punto ben illuminato del giardino potete posizionare un’aiuola, combinando specie di diverse forme e colori. Ricordate però che le farfalle necessitano di piante fiorite dalla primavera all’autunno. Quelle erbacee più adatte sono: salvia, origano, maggiorana, verbena, timo, lavanda, menta, primula selvatica, valeriana rossa, scabiosa, crisantemo giapponese, eliotropio, astro settembrino e arabis bianca. Per i cespugli date invece la preferenza al lillà, alle veroniche, alla lantana e alla buddelia.

Nel punto in cui realizzerete l’aiuola provvedete prima a vangare il terreno e cercate anche di migliorarlo, interrando sostanze organiche come letame, compost o terriccio di foglie. Per quanto riguarda la disposizione, ricordate che i cespugli vanno sempre posizionati a nord, mentre le piante più piccole a sud. Inoltre, le specie a sviluppo maggiore devono esser piantate in posizione più centrale, lasciando progressivamente le aree esterne a quelle meno ingombranti.

Dopo la messa a dimora, una pratica opportuna è quella della pacciamatura, da effettuare cospargendo sul terreno sostanze organiche a lenta decomposizione, come foglie secche o corteccia sminuzzata. Tale operazione serve per prevenire lo sviluppo delle infestanti e mantenere la giusta umidità del suolo. Nel giardino per le farfalle non fate mai ricorso ai diserbanti né agli insetticidi. Le piante che vi proponiamo resistono generalmente bene agli attacchi degli insetti; l’utilizzo della più ampia varietà di piante spontanee, inoltre, favorisce l’afflusso di specie predatrici, che limitano la proliferazione degli insetti fitofagi.

Tornando alla progettazione del nostro giardino, lungo un muro o un viale, o tra una siepe e il prato, potreste riservare una parte di terreno per la bordura, utilizzando piante quali il crisantemo giapponese, la verbena, la lavanda, la valeriana rossa, l’eliotropo, la zinnia ecc. Per realizzarla seguite gli stessi criteri che vi abbiamo fornito per le aiuole.

Eccoci dunque al prato, a cui potrete destinare anche uno spazio ristretto purché assolato. Per crearlo seguite questi 10 preziosi consigli:

1) non concimatelo per evitare di rendere l’erba non commestibile per le farfalle;

2) innaffiatelo poco, perché le piante più gradite alle farfalle prediligono terreni asciutti;

3) tagliate l’erba a mano a non meno di cinque cm da terra;

4) tagliate l’erba solo due volte l’anno, ossia in tarda primavera e in autunno;

5) lasciate sul posto per almeno tre giorni l’erba tagliata, al fine di permettere ai bruchi di trasferirsi sulle parti vive delle piante;

6) estirpate erbe e arbusti indesiderati senza ricorrere ai diserbanti;

7) mescolate il terreno con sabbia se è molto pesante;

8) evitate il calpestamento eccessivo;

9) non spianate il terreno accidentato;

10) seminate in una porzione del terreno un miscuglio di semi per il prato delle farfalle, verificando i risultati.

Alcune specie spontanee dei prati sono molto importanti perché svolgono il ruolo di piante nutrici. Ecco quali sono: carota selvatica, finocchio selvatico, angelica, fiordaliso, piantaggine, ortica, cardo, viola selvatica, acetosella, silene, erba zoffina, erba viperina, oltre ad alcune specie di graminacee e leguminose.

La siepe deve riparare il giardino dai venti e, coi rami più alti e soleggiati, costituire un punto di riferimento per i corteggiamenti dei nostri insetti. Nel caso fosse sempreverde, al suo interno le farfalle possono anche svernare, poiché riparate dalle foglie. Per allestirla svolgono un ruolo principale alcune piante nutrici come l’edera, oltre a salice bianco, ramno, alaterno, frangula, corbezzolo, agrifoglio, pruno e prugnolo, coronille arbustive, biancospino e veigelia. Soprattutto per i fiori sono invece importanti il lillà, il ligustro giapponese, il caprifoglio, la vitalba e il salice caprino.

Per realizzare la siepe è consigliabile utilizzare piante appartenenti ad almeno sei specie diverse. Dopo aver scavato una buca (larga 50-60 cm e profonda 30-40), interratene il fondo con terriccio di foglie e mettetevi a dimora le piante alte 30-45 cm – che attecchiscono più facilmente – distanziandole di almeno un metro l’una dall’altra. Riempite quindi la buca con terra mescolata a sostanza organica e pressate bene. Come per l’aiuola, anche per la siepe risulta utile la pratica della pacciamatura. Aiuole e siepi, inoltre, devono essere innaffiate abbondantemente soprattutto nei periodi più asciutti. Per quanto riguarda la fertilizzazione, invece, il prato non deve essere concimato, mentre per aiuole e siepi si può far ricorso a concimi organici, come il letame o il compost. Infine, visto che le farfalle non si nutrono solo di nettare ma anche della linfa che si ritrova sulle ferite degli alberi o sui frutti particolarmente maturi, abbiate cura di porre qualche albero da frutto nel vostro giardino.

Come scrisse il poeta brasiliano Màrio Quintana: “Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino affinché le farfalle vengano da te“.

Marco Grilli





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