Il parto naturale è ancora oggi il metodo più diffuso per venire al mondo. Il cesareo è però un’intervento chirurgico in costante aumento: purtroppo non viene effettuato unicamente in casi di effettiva necessità ma in molte altre situazioni.
Accade spesso infatti che la futura mamma richieda questa operazione perchè spaventata dal parto oppure perchè avendo già fatto un precedente cesareo dà per scontato che il secondo o il terzo figlio debba nascere in questo modo. Poi ci sono anche motivazioni di organizzazione del personale medico: fissando la data di un parto si è sicuri di essere seguiti da quel determinato dottore. E non per ultimo si sceglie un cesareo per pregiudizi radicati infondati come per esempio la convinzione di non poter far nascere naturalmente i gemelli o per la presenza di fatiche fisiche materne non gravi.
Ricordiamo poi che un cesareo è un’operazione chirurgica e a differenza di un parto naturale il costo in termini economici è più alto: è solo di pochi mesi fa la notizia di un’indagine dei carabinieri che è riuscita a smascherare l’interesse economico che sta dietro i parti cesari.
Ma ritornando al parto naturale, perchè è più vantaggioso per mamma e bambino? Le motivazioni sono tante: per citarne alcune il parto avviene in modo attivo da parte di entrambi i protagonisti, il corpo materno si riprende in poco tempo, il trauma della nascita è vissuto in modo sano da parte del bambino, l’allattamento si avvia con semplicità e naturalità.
In più uno studio recente del’università di Yale ha dimostrato che il parto naturale stimola una proteina importante (chiamata Ucp2) per lo sviluppo del cervello del neonato. Questa proteina influenza anche l’attività del cervello nell’età adulta ed è correlata ad una buona riuscita dell’allattamento materno.
Un buon motivo in più per preferire il parto naturale.
Fonte: Ansa.it