Rapporto di coppia una realtà in evoluzione
Quando si parla di rapporto di coppia, intendiamo una realtà che negli anni ha conosciuto grandi cambiamenti.
Pensiamo solo a come si è evoluto il ruolo della donna nell’ambito del sistema familiare, e di conseguenza nella coppia. E come oggi questa figura abbia assunto sfaccettature molto diverse in ogni ambito.
In passato inoltre la cultura con concepiva e non permetteva il divorzio, di conseguenza molte persone rimanevano insieme senza amore, o peggio ancora intrappolate in relazioni non soddisfacenti e maltrattanti.
Oggi non è più la pressione sociale a tenere legate due persone, in quanto separarsi è divenuto relativamente semplice. Il legame affettivo tra i partner e trarre soddisfazione dal rapporto, sono oggi due fattori di primaria importanza.
Entrambe i partner portano nel rapporto di coppia la propria individualità, il proprio modo di essere e comportarsi, e questo con tutte le proprie sfaccettature a volte positive altre meno.
Una delle convinzioni più errate e diffuse, è pensare che l’altro c’è e non sia necessario fare o dimostrare nulla. Invece è importante mettere a fuoco che anche dopo anni, i bisogni di fondo di entrambe i partner sono gli stessi, anche se magari espressi in modo differente.
Sentirsi amati, riconosciuti, ricevere attenzioni e sapere di poter contare sul partner, materialmente ed emotivamente.
Dimenticare tutto questo a volte, è l’anticamera di ulteriori difficoltà. In quanto non basta stare assieme affinché il rapporto sia soddisfacente, ma occorre prendersi cura ogni giorno della coppia, della persona amata, e cosa altrettanto importante di sé stessi.
Rapporto di coppia: I conflitti
Dopo questa premessa fondamentale, occorre dire che i conflitti sono un aspetto imprescindibile della coppia. È normale che ci siano e non sono affatto il vero problema, ma piuttosto come verranno discussi ed affrontati.
Nei rapporti che entrano in crisi sono spesso presenti profondi problemi comunicativi, ed è frequente che i partner mettano in atto veri attacchi distruttivi nei confronti della personalità dell’altro. Vediamo un esempio:
Mario il marito chiede alla moglie Sara:
Hai ritirato la mia roba in tintoria?
Sara risponde:
Vattela a prendere tu la tua roba in tintoria! Non sono la tua serva!
Mario risponde:
Magari se tu lo fossi, almeno sapresti fare il bucato!
È chiaro che si tratta solo di un esempio, ma che a volte non si allontana troppo dalla realtà. Questi attacchi provocano in chi li riceve profondi sensi di colpa e senso di inadeguatezza.
Nella coppia capita che ci siano delle divergenze, ma se queste non vengono negoziate e risolte, la situazione può peggiorare sempre più. Sino a giungere a situazioni come quelle del nostro dialogo, e quindi come conseguenza alla chiusura e al distacco.
C’è anche da aggiungere che i conflitti non risolti tendono ad accumularsi, la relazione a divenire sempre più insoddisfacente, e ognuno dei due partner tenderà a focalizzarsi solo sugli aspetti negativi dell’altro. Insomma potrebbe instaurarsi un vero e proprio circolo vizioso dal quale diviene estremamente difficile uscire, e vedere possibili soluzioni.
Rapporto di coppia: le abitudini nocive
Alcune abitudini possono avere un ruolo molto nocivo nella coppia, vediamone alcune:
- Si deve: Uno dei due partner desidera che l’altro segua delle regole. In realtà non ci sono regole specifiche, quindi occorre mediare e venirsi incontro
- L’ipergeneralizzazione: Considerare il partner uguale in tutte le situazioni, finendo col tralasciare eventuali altri aspetti positivi
- Le spiegazioni prevenute: E’ un errore tipico quando un dei due partner interpreta il comportamento dell’altro, senza accertarsi che corrisponda alla realtà. “Ti comporti così perché non te ne importa nulla di me”…
E potremmo citarne delle altre… si tratta di situazioni che se reiterate nel tempo, possono portare a fraintendimenti e quindi ad ulteriori difficoltà.
Rapporto di coppia: alcuni spunti di riflessione per gestire al meglio i conflitti
Parlare in prima persona, ed evitare di accusare l’altro, in quanto in questo modo si ottiene solo di irritare il nostro interlocutore. Quando diciamo al partner, “sei un’egoista, perché non mi hai chiamata?” in realtà intendiamo dire “non chiamandomi mi hai fatto rimanere male…mi farebbe piacere che…”
Quindi piuttosto che colpevolizzare il partner, è molto più utile chiedere spiegazioni innanzitutto, ed esprimere il proprio bisogno. In questo modo l’altro sarà più propenso ad ascoltare e ad assecondare le nostre necessità.
Quando accade qualcosa di spiacevole è importante anche scegliere il momento giusto per parlare. Evitare quindi di discutere ed esprimere critiche quando il partner è stanco, nervoso o di cattivo umore.
Può essere utile accennare al partner che si vorrebbe parlare, e chiedere se è il momento giusto. In questo modo sapendo che l’altro è disponibile ad ascoltare, la conversazione sarà molto più proficua per entrambe.
Evitare di discutere quando si è troppo arrabbiati. In quanto in tali circostanze non si è in grado di comprendere né di esprimere al meglio il proprio punto di vista, e si rischia di dire e fare cose inopportune.
Iniziando a mettere in atto qualche piccolo accorgimento, è possibile fare molto!
Tuttavia nel caso in cui i due partner non riescano a superare tale momento di crisi facendo leva sulle proprie risorse, e ci sia un elevata conflittualità, è importante richiedere l’intervento di un terapeuta.
A volte capita di iniziare un percorso di vita con una persona, e nel tempo per una serie di vicissitudini non riuscire più a riconoscerla. In quanto il rapporto cambia, le esigenze e le priorità possono non essere più le stesse.
La psicoterapia in questi casi ha un indubbia utilità, può restituire nuova linfa vitale al rapporto di coppia, ed aiutare a vedere nuove possibilità. Può accompagnare verso il superamento del conflitto in atto, e guidare i partner a riscoprirsi nell’ottica di una nuova armonia ed un rinnovato piacere di stare assieme.
Dr.ssa Monia Ferretti Psicologa – Psicoterapeuta
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