Il soccorso pediatrico è un argomento molto vasto ma con questo video di 33 minuti si può imparare a fare la cosa giusta al momento giusto, solo 33 minuti che possono fare la differenza tra la vita e la morte di un bambino.
Sono ancora troppi in Italia gli incidenti domestici che si concludono con la morte di un bambino, 400 bambini ogni anno contro i 200 che periscono in incidenti stradali, in un anno ci sono 20.000 bambini che subiscono incidenti e di questi 1.000 restano invalidi a vita. Non ci sono purtroppo corsi di pronto soccorso che si imparano scuola, questa è una grossa lacuna dell’Italia, molti incidenti si potrebbero prevenire o comunque limitarne i danni conoscendo alcune tecniche di primo soccorso come la rianimazione o il tamponamento di una ferita.
In questo video, corto ed essenziale, viene spiegato come prevenire e intervenire in caso di incidenti domestici. Un totale di 33 minuti in cui viene riassunto un intero corso di prevenzione e primo soccorso pediatrico.
Chiunque si trovi ad avere a che fare con un bambino dovrebbe vedere il video di soccorso pediatrico, studiarselo e rivederlo, e soprattutto farlo vedere anche alle persone che saranno in contatto con i bambini come i nonni ad esempio, una baby sitter e anche le maestre e le assistenti.
Ricordate che quando un bambino è tranquillo e silenzioso di solito sta escogitando qualcosa e 9 volte su dieci si caccerà in qualche guaio, diffidate della tranquillità, i bambini non conoscono il pericolo, non lo sanno riconoscere neppure quando gli viene mostrato, e in linea di massima sono i maschietti sopra i 4 anni ad avere più incidenti.
Un progetto non profit realizzato secondo le ultime indicazioni europee, in collaborazione con l’Ospedale Buzzi di Milano ed è approvato da tutti i maggiori enti di rianimazione e pronto soccorso.
Il video di soccorso pediatrico è da condividere
I nostri bambini. Come proteggerli, come soccorrerli – video a cura di Annamaria Testa
Il video è stato prodotto nel 2003 ed aggiornato in questi giorni con le nuove direttive europee; ora possiamo fare solo una cosa, diffondere il video: mettetelo sulle vostre pagine, nei siti degli asili e delle scuole, spedite il link agli amici. Ogni singola volta in più che viene visto, da ogni singola persona, abbiamo ridotto di un pezzetto il rischio. È una cosa che possiamo (e, credo, dovremmo) fare, tutti insieme.