Nell’immaginario collettivo l’abito da sposa classico è bianco principesco e dà l’idea di purezza e candore, ma non è così per tutti, infatti ogni paese ha il suo abito tradizionale. L’abito con la gonna ampia e vaporosa in perfetto stile vittoriano venne adottato solo dopo il diciannovesimo secolo. La tradizione vuole che l’abito bianco visto come abito da sposa sia da attribuire al vestito che indossò la regina Vittoria quando si sposò nel 1840, con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Ma come sono gli abiti da sposa nel mondo?
In Marocco, la sposa veste di bianco solo il primo giorno della cerimonia che di solito dura dai 3 ai 7 giorni, è fatto di pizzo pregiato, ornato d’oro e può comprendere il velo; mentre per i giorni successivi la sposa indossa abiti molto vistosi, colorati e adornati di tutto punto. Le mani vengono riccamente decorate con l’hennè per dimostrare al loro futuro marito tutto il loro “erotismo”.
In Algeria l’abito da sposa è diventato patrimonio dell’Umanità infatti dal 5 Dicembre del 2012 è possibile trovare sulla lista dell’Unesco anche il costume tradizionale nuziale della città di Tlemcen.
Questo abito richiede moltissimo lavoro oltre che ad abili mani di artigiani che confezionano l’abito secondo dei rituali antichissimi, ogni filo che viene tessuto racconta una storia ricca di signifiacato oltre che di bellezza.
Nel corso della storia questo abito nuziale ha raccolto le influenze non solo del suo stato ma anche delle culture che si sono alternate sul territorio algerino, da quella berbera, a quella romana, da quella bizantina, a quella araba, passando per le colture andaluse, turche e francesi. Diventa quindi un abito che simboleggia un incontro pacifico di diverse religioni che nel corso dei secoli hanno convissuto nel territorio come quella pagana, cristiana, musulmana ed ebraica.
In origine le spose cinesi vestivano di rosso, il colore che rappresenta buona sorte anche se negli ultimi anni molte spose, pur mantenendo lo stile tradizionale hanno optato per il colore bianco. Alcune spose più audaci hanno invece mantenuto il colore rosso unito al dorato ma con un abito di stile occidentale. Anche in Vietnam le spose vestono di rosso indossando il classico abito di seta aderente e lungo dal collo fino ai piedi, indossato sopra i pantaloni.
L’abito da sposa tradizionale giapponese è il kimono, le spose ne indossano 3 diversi durante la cerimonia cominciando da quello bianco.
In Indonesia le donne che diventano mogli indossano il tradizionale kebaya, una sorta di blusa, ed il batik.
Nell’India più settentrionale l’abito da sposa è tradizionalmente rosso e verde, simbolo di fortuna e fertilità, mentre più nel sud l’abito è il sari bianco.
Nella cultura degli indiani d’America la tradizione dell’abito da sposa è molto sentita, la sposa hopi indossa un abito cucito dallo sposo che consiste in un abito bianco a strisce rosa e una larga cintura, il tutto avvolto in un mantello; la sposa pueblo indossa un abito di cotone legato dietro la spalla destra, ed una cintura intorno alla vita; la sposa del Delaware indossa una gonna di pelle di cervo, una fascia intorno alla fronte ed il viso colorato con creta bianca, gialla e rossa.
Nelle tribù più settentrionalio della California come Klamath, Modok e Yurok, utilizzano abiti nuziali realizzati con colori simbolici: bianco per l’est, blu per il sud, giallo (o arancio) per l’ovest e nero per il nord. I gioielli sono considerati parte integrante dell’abito nuziale, in quanto rappresentano una difesa contro il male e la sfortuna. [fonte wikipedia]