C’è una soria zen che racconta di un guerriero e di un maestro zen, il guerriero era privo di consapevolezza e aveva fretta di conoscere tutte le riposte, era sicuro che ogni cosa provenisse dall’esterno, che le decisioni che avrebbe preso dovessero dipendere dalle risposte che il mondo circostante gli dava. Il maestro sapeva che tutto dipende dalle nostre scelte, che sono le nostre scelte che influenzano il mondo esterno più di ogni altra cosa, che le decisioni che prendiamo e il modo in cui reagiamo a quello che ci circonda è ciò che fa la differenza.
In ognuno di noi c’è un maestro e un samurai, dobbiamo decidere quale dei due ascoltare, quale dei due possa arginare l’altro e quando; questa storia zen ci racconta questo, ci spiega come la consapevolezza di noi stessi e delle nostre azioni possa essere determinante nella nostra vita.
Dunque, c’era una volta un samurai che andò dal maestro spirituale Hakuin per chiedergli: “Esistono un inferno e un paradiso? Se esistono qual è la porta per accedervi? ”. Il samurai era solo un guerriero e si sa, i guerrieri sono privi di astuzia, pensano solo a combattere e conoscono solo due cose: la vita e la morte.
Il samurai non voleva imparare o riflettere, voleva solo delle risposte in modo da poter evitare l’inferno ed entrare in paradiso. Hakuin, il maestro disse: “Chi sei tu?”. Il guerriero rispose: “Sono un samurai, un guerriero coraggioso, pronto a dare la vita per la causa per cui combatte. Sono un grande guerriero. Perfino l’imperatore mi rispetta” continuò il samurai, ma Hakuin rise e rispose: “Tu, un samurai? Sembri un mendicante!”.
Il guerriero si offese e sfoderò la spada, con l’intenzione di uccidere il monaco maestro. Il maestro rimase calmo e rise: “Questa è la porta dell’inferno, con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta”. Il samurai rinfoderò la spada e Hakuin disse: “Qui si apre la porta del paradiso”.
L’inferno e il paradiso sono dentro di te. Entrambe le porte sono dentro di te, puoi aprirle o chiuderle. Quando ti comporti in modo inconsapevole, si apre la porta dell’inferno; quando sei attento e consapevole, si apre la porta del paradiso. La mente è sia il paradiso che l’inferno, perché la mente ha la capacità di diventare sia l’uno che l’altro. Ma la gente continua a pensare che tutto esista in un luogo imprecisato all’esterno.
(tratto da “Scrigno Magico – Il maestro e il samurai”)