Alla fine la parata per festeggiare la Festa della Repubblica oggi c’è stata. Più sobria ma è ugualmente avvenuta.
Non sono purtroppo servite a nulla le numerose e-mail che i cittadini italiani hanno inviato a Giorgio Napolitano, capo dello Stato, per chiedergli di annullare la parata e di indirizzare i soldi destinati ad essa ai terremotati emiliani.
Molti cittadini hanno deciso, per protesta, di non parteciparvi. Come anche alcuni politici.
Roberto Maroni della Lega ha dichiarato: “Non partecipiamo alle celebrazioni perché queste feste, questi buffet, dovevano essere tutti cancellati per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto“. Egli ha ritenuto “inopportuno festeggiare un evento mentre c’é gente che soffre, gente che è morta, gente che ha perso tutto e l’aiuto dello Stato poteva essere e deve essere molto più concreto che celebrare una festa facendo buffet e buttando soldi nel cesso“.
Anche Antonio Di Pietro (Idv) scrive sul suo blog: “Mentre le famiglie delle vittime del terremoto piangono i loro cari e intere popolazioni stanno soffrendo, questa costosa parata di reparti militari è una mancanza di rispetto, non solo nei confronti di quelle popolazioni ma anche dei principi della Repubblica”.
Anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno è dello stesso parere.
Noi siamo dell’idea che si poteva festeggiare la Repubblica in ben altro modo: un aiuto concreto verso i terremotati sarebbe stato un vero gesto di solidarietà, un’autentica azione di democrazia.
Fonte: Ansa.it