Capire gli altri. Un’impresa impossibile? No se abbiamo gli strumenti e le informazioni per poterlo fare.
Quante volte ci troviamo nella situazione di non riuscire a comprendere chi ci sta di fronte? Quante volte non capiamo il perchè di quella determinata azione o di quella particolare frase? Spesso siamo arrabbiati, feriti, meravigliati, stupiti per ciò che altri fanno e non riusciamo a capirne le motivazioni e deleghiamo al caso o alla pazzia o all’essere cattivi oppure strani l’origine dell’incomprensibile.
Il detto “il mondo è bello perchè è vario” è una splendida verità ma è utile e importante capire il perchè della diversità, per vivere meglio e arricchirci anche! Un conto è se la diversità arriva dalla cultura, dalle idee, dalle passioni… ma esistono altri tipi di diversità da indagare.
Mamme invadenti, mamme assenti, amiche che non si fanno più sentire, mariti che appaiono superficiali, moglie nervose… se ci fermiamo all’apparenza delle cose concludiamo solo che quella persona è così e che non cambierà mai. Ma se da bravi detective vogliamo andare più a fondo, la nostra visione della vita e delle relazioni in particolare muterà notevolmente.
Capire gli altri, il loro punto di vista, non è cosa impossibile ma abbiamo bisogno di due importanti ingredienti:
1- un nostro equilibrio fisico e mentale. Se siamo nervosi, stressati, tristi, stanchi e via dicendo di certo non abbiamo le forze fisiche e mentali per riuscire a capire gli altri. Ci mancano le risorse da investire. Vi sarà capitato di essere molto stanchi e di non riuscire a sopportare niente e nessuno, nemmeno l’amore della vostra vita. Accade non perchè siamo “cattivi” ma perchè le nostre energie sono impiegate a ristabilire l’equilibrio andato perso. L’importante, in questi casi, è capire il perchè del nostro stato d’animo, ammetterlo e comunicarlo a chi ci sta vicino (essere trasparente con noi stessi e con gli altri è un obiettivo difficile da raggiungere ma non impossibile!).
2- se siamo in una situazione di equilibrio psicofisico siamo sereni e abbiamo molte energie da investire. A questo punto possiamo analizzare la situazione per noi incomprensibile e leggere ciò che accade in modo più profondo. Facendo così riusciamo a capire davvero gli altri: una mamma assente è una mamma che non sta bene, anche la mamma invadente è ugualmente una mamma che non vive bene, un marito superficiale forse non lo è affatto ma ha bisogno del nostro aiuto per capire il nostro punto di vista, una moglie nervosa lo è perchè è stanca, perchè ha bisogno di parlare…
Tutti i comportamenti che suscitano in noi un certo malessere o una certa rabbia scaturiscono dall’incomprensione. L’unica via di “cura” dell’incomprensione è il dialogo e l’analisi.
Purtroppo siamo abituati poco a parlare, a confrontarci, soprattutto quando si ha a che fare con le emozioni.
Ma questo è un processo obbligato per riuscire a capire davvero gli altri, a comprendere che una persona non è “cattiva” e basta ma si comporta in quel determinato modo per tantissimi motivi, spesso solo per difendersi perchè impaurita da chissà che cosa. Nel corso della vita, infatti, ci costruiamo difese potentissime per proteggerci da emozioni, da ricordi, dalle relazioni… e ogni giorno le sfoderiamo per continuare a proteggerci.
Il carattere di una persona è formato anche e soprattutto da difese e solo facendosi spazio tra esse riusciamo a conoscere la vera essenza delle persone.
Già sapere che ognuno mette in atto delle particolari difese è un piccolo grande passo verso la comprensione dell’altro. Grazie a questa consapevolezza non pensiamo più “è fatto così” ma “agisce così perchè ha paura di”. E di conseguenza il nostro modo di vivere quella persona sarà diverso, non sarà un modo accusatorio fine a sè stesso bensì comprensivo e spesso ci si sente in dovere di aiutarla ad uscire dal tunnel che si è costruita da sola.
D’ora in avanti quando vi troverete dinnanzi persone fredde, distaccate, ansiose, inclini al lamento… chiedetevi cosa può nascondere questa loro difesa. Questo vostro atteggiamento potrebbe aprire porte inesplorate…
E ricordatevi anche che “tutto ciò che ci irrita negli altri, può portarci a capire noi stessi” (Carl Gustav Jung).