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Vita di paese: cosa abbiamo perso?

Di Valeria Bonora - 28 Luglio 2014

vita di paese

La vita di paese non è uguale a quella della città, abbiamo perso molto ma sappiamo quanto? Tutti i giorni di corsa, avanti e indietro, prendi i bambini, porta i bambini, prepara pranzo, prepara la cena, il tutto mentre il “via vai” scorre frenetico intorno a noi.

Appartamenti, anche grandi ma freddi e innaturali, manca un contatto con la natura, un qualcosa che rallenti il ritmo, che lo scandisca meglio, che lo armonizzi.

La vita di paese: com’era?

In un paese, fuori città il tempo sembra fermarsi, lavatoi con madri che lavano ridendo e scherzando, bambini che giocano per le vie, le persone che si incontrano e si salutano caldamente, un luogo dove ci si conosce tutti dove ci si informa se non si incontra la signora che tutti i giorni percorre la viuzza per andare a comperare il pane.

i giochi al lavatoio

In un paese i bambini possono alzarsi presto e correre fuori, in mezzo alla natura, con la capretta a correre nel prato dietro casa, mentre la madre è occupata a fare il pane, a chiacchierare con le amiche, a rassettare e baciare le guanciotte dei bimbi arrossate dalla corsa.

Giornate lunghe intense faticose ma ricche di parole, ricche di ascolto e condivisione con gli altri, non volti estranei che passano accanto, non fretta, non corse, non rumori. Nel paese le persone crescono in empatia fra di loro, si consigliano e si rispettano. Una comunità fatta di persone e non di macchine sempre di corsa.

anziani

Risate sane, di cuore, traboccanti ore mondane trascorse con gli amici tra i bambini e in compagnia degli animali, anche pianti, conforti e amori lontani, mani che si stringono e menti che si aprono e si fondono tra pensieri discordanti e assonanti.

Pranzi su tavolate lunghe, rumore di piatti e bicchieri, cibo condiviso abbracci e occhi se si incrociano, fuggiaschi sguardi, racconti di avventure e storie fantastiche che incantano i bambini e i ragazzi. Un’unità che si cementa ad ogni forchettata ad ogni risata. Insieme nel paese lontani dal mondo.

Famiglie che si aiutano che si scambiano piaceri, biglietti di auguri, persone che sanno che se c’è un problema c’è anche qualcuno disposto ad aiutarti. I bambini fanno parte di un’unica grande famiglia, sono al sicuro da una mamma o da un’altra dalla sua o dalla tua, fiducia e conoscenza reciproca sono alla base di questo stile, ma anche autorevolezza e rispetto, se un bimbo ascolta un “no” dalla mamma lo ascolterà anche dalla mamma di un amico.

giochi di una volta

Storie di una volta, sono solo ricordi questi, di un tempo passato, storie e modi di vivere dei nostri nonni, storie che raccontano ai nipoti e che presto svaniranno andando perdute, storie di una vita più tranquilla, più vera, più vivibile. Storie di bambini con tante mamme, storie di mamme con tante nonne. Giochi e risa sostituite da case vicine, ammassate che contengono persone sconosciute, sempre di fretta sempre arrabbiate, che si voltano dall’altra parte, bambini che si fanno le linguacce e non giocano insieme.

vita di paese

Invitate i vostri vicini a bere il te, insegnate ai bambini a stare insieme ad altri bambini, a giocare a ridere, prendetevi il tempo necessario, fermate la frenesia a ricordate i vostri nonni che vivevano in un paese… se chiudete gli occhi potete ancora sentire i rumori delle vie, il vociare, le risare, se chiudete gli occhi potete ancora sentire il profumo del pane appena sfornato e delle torte ancora calde.





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