Sì, Pocahontas è esistita veramente, la sua storia è stata raccontata attraverso resoconti storici scritti e attraverso la storia orale. Nacque intorno al 1595 in Virginia, in una delle tribù vicine alla regione di Tidewater. Suo padre, Wahunsunacock (conosciuto anche come Powhatan), era il leader della Confederazione di Nativi Americani conosciuta col nome di Powhatan, per questo motivo lei venne sempre considerata figlia di un re, anche se in realtà la sua posizione sociale non è da considerarsi tale visto che la loro società era strutturata in maniera differente, i padri avevano più mogli che servivano prevalentemente per fare figli, ma che non venivano elevate di rango, inoltre la discendenza “regale” era tramandata in maniera patriarcale quindi Pocahontas essendo “nobile” da parte di padre non sarebbe susseguita allo stesso dopo la sua morte.
Il suo carattere era realmente ribelle e poco incline alle regole, infatti nella lingua powhatan, il suo soprannome Pocahontas significa “piccola giocosa“.
La storia di questa donna è straordinaria dal punto di vista storico perché la sua vita si intreccia con quella dei coloni inglesi che si insediarono a Jamestown, in Virginia agli inizi del 1600. Pocahontas divenne famosa per aver salvato la vita ad uno capi dei coloni inglesi John Smith, che era stato condannato a morte durante l’esplorazione sul fiume Chickahominy quando fu catturato da un parente stretto di Pocahontas, Opechancanough di Powhatan, e portato a casa di Powhatan a Werowocomoco.
Anche se non ci sono prove effettive del gesto della giovane, passò comunque alla storia e venne tramandato come il salvataggio che gettò le basi per un dialogo tra i coloni e le tribù dei nativi. La storia viene narrata da Smith in una lettera alla regina Anna, per anticipare la visita di Pocahontas e del marito, chiedendone un trattamento dignitoso vista la grandezza della donna.
Pocahontas era la favorita del padre, ma nonostante tutto anche lei dovette crescere imparando ad accendere il fuoco, a procurarsi il cibo e a cucinarlo, a lavorare la terra e a costruire le case di paglia tipiche della sua tribù.
Si narra anche che questa donna straordinaria salvò la vita a centinaia di coloni inglesi portando alla colonia cibo e aiuti quando questi stavano morendo di fame e malattie. Tuttavia non c’è mai nei libri di storia un legame “amoroso” tra Pocahontas e Smith, il quale tornò in Inghilterra nel 1609 per farsi curare, mentre in America tutti pensavano fosse morto. Per questo motivo lei sposò un guerriero chiamato Kocoum poco prima del 1612.
Pocahontas e il rapimento che le cambiò la vita
Un matrimonio di cui si sa poco e niente, perché l’anno successivo Pocahontas venne catturata dagli inglesi che chiedevano in cambio la liberazione di alcuni prigionieri, armi e utensili che, a detta degli inglesi, i nativi avrebbero sottratto loro.
Durante la violenta guerra scoppiata tra le tribù e i coloni del 1614, Pocahontas fu chiamata in causa per appianare le controversie, la diplomatica parlò ai suoi parenti nativi e fu in quel frangente che spiegò al padre che preferiva stare con gli inglesi visto che lui non aveva dato valore sufficiente alla sua vita quando gli chiesero in cambio armi e lui non ne diede a sufficienza per riscattare la vita della figlia.
Il 5 aprile 1614, Pocahontas si sposò con John Rolfe, un pio raccoglitore di tabacco, il quale chiese il permesso di sposare una pagana al governatore, attraverso una lettera nella quale descriveva il grande amore per lei e per la sua fede. Questo matrimonio creò le basi per una pace tra i coloni e Powhatan che durò diversi anni.
Il 30 gennaio 1615 ebbero il loro primo ed unico figlio, Thomas Rolfe.
Quando nel 1616 Rolfe emigrò in Inghilterra insieme alla moglie, gli inglesi videro in Pocahontas una principessa indigena.
Il 5 gennaio 1617, Rebecca incontrò il re a Whitehall Palace durante una rappresentazione teatrale di Ben Jonson The Vision of Delight. Fu in quell’occasione che incontrò nuovamente John Smith, ma dalle scritture a riguardo sembra che lei non fosse felice di rivederlo, lo credeva morto e si sentiva tradita.
Nel 1617 Rolfe voleva tornare in Virginia ma Rebecca si ammalò durante i primi giorni di viaggio, tanto che morì quando si trovava ancora sulle rive del Tamigi, forse per polmonite o tubercolosi, ma forse è più probabile per il vaiolo.
Rolfe disse che le sue ultime parole furono: “Tutti dobbiamo morire, a me basta che mio figlio mi sopravviva“.
La verità sulla vita Pocahontas è avvolta nell’interpretazione delle testimonianze orali e scritte, che si possono contraddire l’un l’altra, ma di certo la sua storia rimarrà nei libri per affascinare i cuori delle persone, per essere stata la nativa americana che ha cercato la pace con i coloni inglesi, che ha cercato di unire due culture e che ha portato in Europa la sua gente.