Per tutti i lettori e appassionati di ‘Eticamente’ giunge finalmente una buona notizia: dopo la Pepsi, anche la Coca-Cola ha dichiarato che entro la fine del 2014 verrà modificata la composizione riguardante alcune sue bibite, come la Fanta e Powerade, eliminando da tutte le ricette uno degli ingredienti più nocivi, i famosi Bvo (Brominated vegetable oil).
Questa decisione è stata presa in carico grazie anche a Sarah Kavanagh, una studentessa di 17 anni del Missisippi, la quale aveva lanciato una petizione online in cui chiedeva, alla nota azienda americana, la rimozione di questo ingrediente pericoloso. A quanto pare la sua richiesta è stata accettata e adesso sta riscuotendo un gran successo. Sarah dunque ha vinto e malgrado ciò l’azienda del colosso di Atlanta rassicura:
“i nostri drink sono sempre stati sicuri per la salute dei consumatori e sono in regola con tutte le normative in vigore nei paesi dove sono vendute ”.
Vediamo insieme cosa sono i BVO: essi sono degli oli vegetali brumurati cui impiego è utilizzato soprattutto per potenziare, rendere maglifici gli aromi e i sapori delle bevande che li ospitavano. Queste sostanze sin dai tempi antichi erano considerate nocive per la salute dell’uomo ed erano vietate in Giappone e in Europa, ma usate in America dove adesso il divieto potrebbe giungere.
La conferma della nocività dei Bvo arriva da alcuni studi medici nei quali, come già successo l’anno scorso con la Pepsi, questi oli vegetali sarebbero collegati con la perdita di memoria e con malattie che intaccano nervi e pelle. Dunque sostengono che i migliori ingredienti che in futuro potranno sostituire i Bvo sono il saccarosio acetato isobutirrico, usato già in alcune bibite da oltre 14 anni e estere di glicerolo delle resina, utilizzato solitamente in chewing gum e bevande.
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