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Jason deCaires Tailor l'artista del mondo sommerso

Di Giordana - 30 Marzo 2014

L’arte deve essere viva, deve riuscire a far parte del mondo che la circonda, in un modo o nell’altro, oggi come agli albori della storia dell’uomo, deve riunire in se creatività e comunicatività, il contenuto non deve prescindere dalla forma, il senso dev’essere aperto al non senso in modo che il fruitore possa ritrovarvisi, in ogni caso e comunque,deve accogliere, deve aprire le braccia ai cuori sensibili di chi la fruisce.

Non tutti gli artisti contemporanei sono capaci di quel senso del “magico” non tutti sono capaci di creare quell’atmosfera incantata che fa di un’opera d’arte un capolavoro.
Jason deCaires Taylor è uno sculture anglosassone che, dopo essersi laureato con il massimo dei voti in scultura e ceramica, trascorrendo la prima parte della sua vita tra Asia (dove è molto conosciuto ed apprezzato) ed Europa, ha iniziato la sua attività di scultore sottomarino che lo sta portando ad un successo internazionale.

Le opere di Taylor sono vere e proprie sculture sottomarine che si integrano perfettamente con l’ambiente diventando delle barriere coralline artificiali, dei reef artistici intorno ai quali si crea nuova vita. La relazione tra ambiente ed opera d’arte è il fulcro dell’opera di Taylor, le opere sono riprese nel momento in cui vengono installate e poi successivamente viene monitorato il cambiamento dovuto all’interazione con l’ambiente.
L’universo sottomarino creato dalle opere di questo geniale artista è incantevole, i fondali messicani sono diventati un vero e proprio habitat artistico artificiale, Taylor è intervenuto con le sue opere li dove l’uragano Hurricane aveva distrutto parte della barriera, dando nuova vita ed un nuovo aspetto ai fondali.
L’opera d’arte si fonde completamente con l’ambiente circostante, diventandone parte integrante e in questo caso, aiutandolo a rigenerarsi, le opere di Taylor infatti, sono “scolpite” usando un particolare tipo di cemento armato che permette alla flora ed alla fauna sottomarino di utilizzarlo come habitat naturale e perfetto. Anno dopo anno il museo subacqueo di Cancun sta crescendo e a breve sarà in grado di ridare vita a quella barriera corallina che l’inquinamento e lo sfruttamento avevano praticamente distrutto.

Le parole dell’artista ed il video esprimono perfettamente il senso della sua opera: «Cerco di raffigurare come l’intervento umano o di interazione con la natura possa essere positivo e sostenibile, simbolo di come possiamo vivere in simbiosi con la natura stessa. Man on fire è realizzata in cemento nero: il rosso vivo del corallo, che con il passare del tempo attecchirà sulla sua superficie, ultimerà il senso dell’opera che raffigura un uomo nell’atto di auto-immolarsi». Jason deCaires Taylor


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