Il campo profughi di Yarmuk, in Siria, a otto chilometri dal centro di Damasco, è stato creato nel 1957 e ospita la più grande comunità palestinese della Siria.
Durante la guerra civile siriana è stato scenario di intensi combattimenti tra i ribelli dell’Esercito libero siriano e l’esercito regolare di Bashar al Assad.
Oggi la situazione a Yarmuk è davvero desolante. La foto, scattata il 31 Gennaio, ci mostra migliaia di persone in fila per ricevere cibo e aiuti dagli operatori umanitari dell’UNRWA, l’agenzia dell’ONU che si occupa dei profughi palestinesi in tutto il Medio Oriente.
A decine di migliaia, infatti, sono rimasti intrappolati per mesi senza cibo e medicine, divorandosi persino i topi per sopravvivere.
Grazie all’accordo siglato nel mese di Dicembre, l’UNRWA ha cominciato a distribuire aiuti nel campo dal 18 Gennaio del 2014, ma poi ha dovuto sospendere per ragioni di sicurezza e il personale umanitario è stato ritirato dopo nuovi scontri avvenuti tra il 7 e l’8 Febbraio.
Il 20 Febbraio è stato concesso agli operatori dell’ONU di tornare nel campo per un’ispezione… e la situazione è davvero drammatica.
Filippo Grandi, commissario generale dell’UNRWA, a tal proposito ha infatti dichiarato:
“Sono profondamente scosso da quello che ho visto. Dentro a Yarmouk neppure una casa è rimasta in piedi, non c’è un muro che non sia annerito dall’esplosione delle granate e dei proiettili. Yarmouk è una città di fantasmi, in preda alla paura dopo mesi e mesi di combattimenti. I rifugiati palestinesi con cui ho parlato sono traumatizzati da quello che hanno vissuto. Alcuni riescono appena a parlare. Ho cercato di porre loro qualche domanda e tutti hanno parlato di privazioni assolute. E molti di loro erano in una condizione di urgente necessità. In particolare mancano cibo, medicinali o acqua potabile…”
Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha chiesto al governo siriano di permettere agli operatori delle Nazioni Unite di lavorare nel paese per distribuire gli aiuti necessari e per aumentare la presenza di operatori umanitari sul territorio siriano.
Il 22 Febbraio il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha approvato all’unanimità la risoluzione 2139, nella quale si chiede alle autorità siriane di permettere a tutti l’accesso agli aiuti umanitari.
Insomma, a Yarmouk con la guerra civile siriana si è consumato un altro doloroso capitolo delle divisioni palestinesi.
Non servono tante parole: a dircelo sono i volti di questi uomini e di queste donne, disperati, umiliati, senza alcuna dignità, simbolo di un’altra tragedia nella tragedia che, ci chiediamo, chissà se avrai mai fine.
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