La maggior parte dei cattolici di tutto il mondo non condivide le posizioni del Vaticano su temi decisivi che riguardano la famiglia.
E’ questo quanto emerso da un sondaggio condotto per Univision, network americano in lingua spagnola, dall’azienda internazionale di consulenza Bendixen & Amandi, che in passato ha lavorato anche per Nazioni Unite, Banca Mondiale e Casa Bianca.
Sono stati circa 12mila i cattolici intervistati, in 12 Paesi diversi (che raccolgono il 60% dei cattolici del pianeta), toccando argomenti che da oltre mezzo secolo fanno discutere la comunità cristiana, come il divorzio, l’aborto, le donne prete e il matrimonio tra gay.
Ebbene, i risultati dovrebbero essere un campanello d’allarme per il Vaticano, poichè le generazioni di giovani cattolici non condivide le posizioni del Vaticano su questo tipo di argomenti, e assume posizioni molto radicali e contrarie alla dottrina guardata come tale.
L’unica eccezione sembra rappresentata dal matrimonio tra gay: con l’esclusione di Stati Uniti e Spagna, infatti, la maggior parte dei cattolici nel mondo si oppone all’unione fra due persone dello stesso sesso.
Ma vediamo in dettaglio i risultati del sondaggio. Il 19% degli europei e il 30% dei latino-americani concordano con la Chiesa sul fatto che i divorziati risposati non debbano ricevere la comunione. In Africa sono addirittura il 75%.
Il 30% degli europei e il 36% negli Stati Uniti concordano invece con il divieto alle donne di diventare prete. In Africa sono l’8%, mentre nelle Filippine raggiungono addirittura il 76%.
Il 40% dei cattolici negli Stati Uniti è contro le nozze omosessuali, in Africa sono invece 99%.
Il 78% dei cattolici in tutti i Paesi sono d’accordo sull’uso di contraccettivi. La Chiesa promuove l’uso di metodi naturali. Più del 90% dei cattolici in Argentina, Colombia, Brasile, Spagna e Francia sono su questa linea, mentre nelle Filippine sono il 68%, in Cogno il 44% e in Uganda il 43%. Negli Stati Uniti, invece, il 79% dei cattolici usano metodi contraccettivi.
Il 65% dei cattolici intervistati sostiene che l’aborto dovrebbe essere permesso: l’8% dice in ogni caso, mentre il 57% dice in casi estremi (per esempio quando è in pericolo la vita della madre).
A proposito del nuovo Pontefice, invece, il sondaggio conferma il pieno successo che raccoglie Papa Francesco su scala internazionale, a quasi un anno dalla sua elezione nel Conclave, avvenuta lo scorso 13 Marzo 2013.
Il rating di gradimento di Jorge Mario Bergoglio è infatti altissimo: ben superiore all’80%, con segni di non gradimento solo sotto il 5%.
Questa indagine arriva nell’anno in cui nel Vaticano si svolgerà, nel mese di Ottobre, l’importante Sinodo sulla famiglia.
Già lo scorso Ottobre il Vaticano aveva lanciato un proprio sondaggio alle diocesi di tutto il mondo, inviato per raccogliere informazioni e opinioni utili a preparare i cosiddetti “lineamenta” del Sinodo. E i risultati di quel sondaggio sembrano collimanare con il rilevamento operato da Bendixen & Amandi per Univision.
L’indagine parla chiaro: si sente l’esigenza di una Chiesa “più aperta”. E chissà che questi risultati possano servire veramente a “costruire” la Chiesa del domani.
[Fonte articolo e immagini: www.repubblica.it]
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