Desiderate avere un piccolo orticello ma non avete terra o spazio necessario per poterlo coltivare? Nessun problema, oggi infatti arriva la soluzione che potrebbe fare al caso vostro.
Si chiama terraXchange, ed è un portale, una sorta di social network, che nasce con l’intento di mettere in contatto chi possiede un terreno, ma non lo usa, con chi invece vorrebbe coltivare un orticello ma non dispone della terra.
I proprietari potranno dunque mettere a disposizione i propri terreni, che potranno essere utilizzati e gestiti da qualsiasi persona interessata a valorizzare e coltivare degli orticelli che potranno essere individuali o condivisi.
Questa progetto vuole inoltre vuol dar valore a tutti quei terreni abbandonati e inutilizzati che, col tempo, possono essere vittima di dissesto idrogeologico.
Un progetto 100% made in Italy: l’inventore di terraXchange è infatti Marco Tacconi, un ragazzo di 26 anni della Novara, laureato in “Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano”.
Iscriversi è assolutamente gratutito. Lanciato a Novembre, terraXchange ha raccolto già una ventina di offerte di terre, da Marsala a Trieste, e conta 220 iscritti.
Nel corso di un’intervista a “Repubblica.it“, Marco Tacconi ha spiegato come è nato questo progetto:
“All’università avevamo creato un orto didattico di erbe aromatiche in un terreno incolto. Ho pensato di estendere questo modello a ogni terra abbandonata e un anno fa ho iniziato a sviluppare l’idea di un social network che potesse far incontrare domanda e offerta. Per 6 mesi ho fatto ricerche di mercato per verificare i numeri su cui stavo appoggiando il mio progetto. Da giugno a novembre abbiamo sviluppato il portale. Il 1° Novembre lo abbiamo lanciato…”
Coltivare un orticello, oggi, offre molti vantaggi, sopratutto da un punto di vista economico. Come spiegato da Tacconi, infatti, da un lotto di 20 metri quadrati si possono trarre grandi soddisfazioni: un metro quadro di orto produce da 0,5 kg a 3kg di ortaggi; se consideriamo un prezzo medio di 2 euro al chilo, e che l’orto può avere più cicli produttivi in un anno, il risparmio è davvero notevole ed evidente.
Il terreno, inoltre, è mantenuto gratuitamente da altri e non perde dunque valore nel tempo.
Tutte le informazioni relative al progetto potete trovarle sul sito terraXchange cliccando qui. Segnaliamo anche la Pagina Facebook dove potete trovare tutte le ultime novità.
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