Si sa i bambini sono fastidiosi, rumorosi, sporcano, disturbano…. Certo che è così, tornate anche voi bambini e provate a ricordare: non c’era cosa peggiore che dover stare seduti a tavola fermi, composti, in silenzio per magari due o tre ore…. Così alcuni locali hanno deciso di liberarsi di questi fastidiosi piccoli monelli.
Nasce negli USA questa tendenza ad aprire locali pubblici nei quali è vietato l’ingresso ai bambini, ed ora sta prendendo piede anche in Eruopa e in Italia.
Si chiama “no kids zone” e nasce come spunto preso da un libro di Corinne Maier: “Mamma pentita, No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli“, e pensare che proprio lei è madre di due bambini.
Troveremo sempre di più il cartello “Vietato l’ingresso ai bambini” che farà la gioia delle coppie “childfree“, cioè che non vogliono bambini, anche sugli aerei, nelle pizzerie, nei ristoranti.
I voli childfree sono soprattutto verso villaggi e hotel che hanno la stessa filosofia ed effettuati dalla compagnia inglese Thomas Cook Airlines verso Creta e Gran Canaria.
il Palazzo Hedone a Scicli, provincia di Ragusa
l’Antico Casale di San Gimignano
la Scalinatella di Capri
il Casale Belvedere in Toscana
l’hotel Stella Maris Levanto in Liguria
il Capanno nelle Marche
lo stabilimento Florida Beach Club sull’Argentario
In questi luoghi e in molti altri i bambini non sono ben accetti… alla stregua dei cani… ah no dimenticavo, ora i cani e i gatti possono entrare ovunque…. Quindi a sentire queste cose mi viene da pensare che forse dovremmo rivedere il nostro modo di pensare.
Anche se voglio spezzare una lancia anche in favore degli albergatori e ristoratori che spesso hanno a che fare con bambini che vagano per il locale senza essere controllati e supervisionati dai genitori che si fanno la loro allegra chiacchierata lasciando che il bambino scorrazzi per il ristorante, cosa anche alquanto pericolosa visto che i camerieri spesso trasportano cibi bollenti che potrebbero rovesciare addosso ad un bimbo che corre tra i tavoli…
Mi è capitato purtroppo spesso di vedere bambini irrequieti correre tra i tavoli, far inciampare i camerieri e disturbare gli altri commensali, un bambino al ristorante è sacrificato, quindi penso che o il bambino è molto educato e paziente da stare al tavolo, o i genitori devono saper coinvolgerlo nei loro discorsi o con dei giochi che allevino la noia della cena lunga, oppure davvero forse sarebbe meglio valutare l’idea di una baby sitter o cercare locali che abbiano l’angolo per i bambini, un’area gioco. In questo modo non nascerebbero locali dove l’ingresso dei bambini non è gradito… in fondo siamo stati tutti bambini…