Qualche giorno fa vi avevamo parlato della decisione del TAR di Treviso di dare il via allo sterminio di 1050 volpi, del grandissimo sforzo da parte di moltissimi cittadini che si erano prodigati per raccogliere un milione di firme per chiedere l’abrogazione di questo scempio e poter salvare questi poveri animali.
Sapete in cosa consiste la caccia “in tana”? E’ una caccia dove le vittime designate sono cuccioli e mamme (1050 in tutto!), in modo da poter permettere ai cacciatori di poter cacciare liberamente fagiani e lepri, senza essere disturbati dal loro predatore naturale, la volpe appunto.
Come si legge nel sito della LAV,
Nonostante il ricorso presentato insieme a ENPA e OIPA e le migliaia di firme con le quali i cittadini hanno richiesto lo stop al massacro, la Provincia di Treviso ha deciso di confermare il piano di abbattimento delle volpi, sostenuta purtroppo dalla decisione del Tar che ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento, senza neppure spiegare il perché.
Dare il via libera al massacro delle volpi senza neppure fornire una motivazione, è del tutto inaccettabile.
Adesso i cacciatori della provincia di Treviso avranno via libera per poter mettere in atto questo scempio e, col benestare di istituzioni e dell’assessore Lorenzon, andranno per le campagne a seminare morte e sangue.
La LAV ha dichiarato che non si darà per vinta e presenterà il ricorso al Consiglio del Senato contro questa decisione.
Sono profondamente toccata da questa decisione. Chi siamo noi per poter decidere la vita e la morte di questi animali, ultimi predatori presenti sul territorio italiano?
Cacciatori, mettetevi una mano sulla coscienza e appendete il fucile al chiodo. In questo modo i nostri figli potranno conoscere questi e tutti gli altri animali che stanno sparendo dal nostro mondo. E non dobbiamo sottovalutare che il mondo è anche il loro…
[Fonte: LAV.it]