Come ben sappiamo purtroppo tutti i treni d’Italia sono tristemente famosi per non rispettare la puntualità. Le costanti lamentele che si fanno riguardano i ritardi, i guasti e le soppressioni: questo è dunque il biglietto da visita delle ferrovie italiane.
Certo queste difficoltà accadono ovunque nel nostro paese ma in alcune tratte si manifestano di più ed è per questo che Legambiente ha monitorato la situazione e ha redatto un elenco delle linee ferroviarie peggiori d’Italia per i pendolari.
Al primo posto, “tanto per non cambiare”, si classifica la Campania che, con la tratta della Circumvesuviana insieme alle linee della Cumana e della Circumflegrea, è tra le tratte ferroviarie pendolari peggiori d’Italia a causa dei continui affollamenti, ritardi delle corse, disservizi e mancata velocità.
A seguire c’è la tratta Roma-Nettuno, delle linee regionali piemontesi, dell’Arquata Scrivia-Genova Brignole, della Padova-Belluno-Calalzo, della Mantova-Cremona-Milano, della Siracusa-Gela, della Bologna-Porretta Terme, della Campobasso-Isernia-Roma e della Potenza Salerno. Su queste linee i ritardi sono protagonisti ricorrenti e molti i treni soppressi, senza dimenticarci delle condizioni delle carrozze e dei tempi di percorrenza che lasciano un po’ a desiderare.
Il vicepresidente di Legambiente Campania, Anna Savarese, ha voluto rendere noto che: “ tutto è fermo, immobile con continui tagli, con la politica che non risolve o fa finta di nulla. La situazione della Circumvesuviana, per Legambiente ma anche per parecchi pendolari, è una autentica vergogna italiana”.
Il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini ha voluto dichiarare: “per quei tre milioni di cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare la situazione diventa ogni giorno più difficile. Eppure di quella che è una vera e propria emergenza nazionale, la politica non sembra intenzionata a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando per la riduzione delle risorse e l’incertezza sul futuro, per cui i treni sono sempre più affollati, spesso in ritardo e con le solite vecchie carrozze. Per chi si muove in treno ogni giorno la situazione è spesso disperata, con le situazioni peggiori che si vivono in Campania, Veneto, Piemonte, Lazio”.
Edoardo Zanchini inoltre aggiunge: “è vergognoso che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano talmente risibili da non arrivare in media nemmeno allo 0,4% dei bilanci. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”.
E’ necessario un cambiamento immediato affinché tutti i pendolari possano godere ed usufruire di servizi ottimali per poter utilizzare adeguatamente i trasporti.
[Fonte: www.legambiente.it]