La gola è un organo delicato, esposto più di altri al rischio di infezioni microbiche. Tra le patologie della gola, quella che più colpisce in inverno è la tonsillite. Si tratta dell’infiammazione delle tonsille palatine. Queste sono due piccoli organi linfatici posti nell’orofaringe facenti parte del complesso sistema immunitario dell’organismo. Assieme alle adenoidi e alla tonsilla linguale costituiscono infatti il così detto “anello di Waldeyer”, primo baluardo di difesa delle vie aereo-digestive. Il loro compito è di intrappolare i germi provenienti dall’aria che respiriamo e dal cibo e di produrre anticorpi per la difesa. La loro attività in questo senso si esercita fino a 10-11 anni di età. Esse svolgono quindi un importante ruolo nel processo di maturazione del sistema immunitario dei bambini, permettendo all’organismo di confrontarsi con gli stimoli antigenici dell’ambiente per favorire la produzione di anticorpi. La tonsillite si verifica quando le tonsille, anziché svolgere l’azione di difesa immunologia, reagiscono infiammandosi e diventando sede di infezione. In seguito a ciò generalmente si arrossano ed aumentano di volume; possono svilupparsi anche punteggiature biancastre, chiamate “placche batteriche”. I linfonodi sottomandibolari si ingrossano, segno dell’attivazione della risposta immunitaria dell’organismo, risultando dolenti al tatto. Vi può essere anche produzione di catarro. La tonsillite può avere origine batterica o virale. Nel caso in cui si manifesti con frequenza (4/5 volte all’anno) le tonsille possono costituire una fonte di infezioni, anche gravi, coinvolgenti altri organi. Ciò si verifica in particolar modo quando il batterio presente, rilevabile tramite tampone faringeo, è lo streptococco beta emolitico di tipo A. Questo microrganismo è particolarmente pericoloso e può portare a sviluppo di reumatismo articolare acuto (febbri reumatiche), di glomerulonefrite e di disturbi della crescita nel bambino. Nell’infanzia le tonsilliti possono anche causare infezioni ripetute dell’orecchio, anomalie dentarie e disturbi respiratori durante il sonno. E’ perciò di fondamentale importanza prendersene cura avendo a disposizione rimedi naturali adatti. Uno dei migliori è la Propoli: antinfiammatorio, disinfettante, antibiotico naturale, balsamico, emostatico, anestetico, leggermente astringente; cicatrizzante, antimicotico, antivirale. Si può usare sia esternamente che per via interna. Questo antico rimedio è estratto dalle api che lo raccolgono sulle resine degli alberi e lo lavorano con cere, polline, enzimi; il suo nome è figurativo, nasce dal fatto che viene utilizzato dalle api all’interno dell’alveare soprattutto come antiparassitario per difendersi dagli agenti esterni, perciò il suo nome, dal greco, “Pro” (davanti) e “Polis” (città), sta a simboleggiare la difesa dell’alveare. È impossibile definire una composizione esatta ed universalmente valida della propoli in quanto estremamente variabile a seconda della vegetazione di origine, della stagione e di molti altri fattori.
Nel corso di numerosi studi su propoli di varia origine sono stati identificati più di 150 diversi composti biochimici ed altri ne vengono scoperti ancora oggi. Per semplificare possiamo suddividere i principali componenti in grandi gruppi quali le resine, cere, acidi grassi, oli essenziali, polline e minerali. Particolare attenzione merita il gruppo dei flavonoidi che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L’ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo glizuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari.
Vediamo nel dettaglio come si può utilizzare la propoli:
DOSI: da 20 a 100 gocce al dì in un bicchiere di acqua calda con un cucchiaio di miele e il succo di mezzo limone da bere per raffreddori, tosse, bronchite, raucedine, mal di gola e tutte le affezioni causate da raffreddamenti.
PER GARGARISMI E COLLUTTORI: 20 gocce in un po’ di acqua per tonsilliti, laringiti, faringiti, per mal di denti, gengive infiammate e igiene del cavo orale. Poche gocce pure sulla parte per afte, ascessi e ulcere della bocca.
AEROSOL: 40 gocce circa pure o diluite in acqua distillata nell’ampollina dell’aerosol per sinusiti, riniti, bronchiti e raffreddori allergici.
USO ESTERNO: per ferite, herpes labiali e funghi della pelle; 10 – 15 gocce puro o diluito in un cucchiaino di olio o crema neutra; una goccia nell’orecchio per curare otiti acute e croniche. La propoli contiene delle sostanze (flavoni) che tendono a tingere di giallo; il miglior detergente è l’alcool.