Ormai in questo periodo il popolo del sud e non solo sta vivendo tante paure, preoccupazioni e lottando contro la Terra dei Fuochi e contro le campagne stampa sensazionalistiche. Malgrado tutto questo vi è una sola certezza: la mozzarella di bufala dop è sicurissima.
Ciò che lo garantisce è il ‘Tuv Sud Gmbh‘, ossia un laboratorio specializzato tedesco che opera a Siegen. Ma possiamo davvero essere sicuri di questo?
Considerando che a ottobre e novembre il calo delle vendite ha toccato il 30% del fatturato, pari ad una perdita netta di circa 15 milioni, si è deciso così di tutelare il cosiddetto “oro bianco” made in Campania. Il laboratorio tedesco ha difatti certificato il prodotto ottenuto dal latte più controllato d’Europa definendolo sicuro da ogni tipo di dubbio.
Per cercare di evitare giudizi, è stato deciso di far raccogliere campioni ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori quali: Federconsumatori, Codici, Adusbef e Unione Nazionale dei Consumatori e nessuno sapeva né dove né quando sarebbero stati raccolti.
Così il direttore del Consorzio della mozzarella campana dop, Antonio Lucisano, ha voluto rilasciare queste dichiarazioni: “noi non diciamo che il problema della Terra dei fuochi non esiste, diciamo che si tratta di 840 ettari su 500 mila ettari di superficie agricola utilizzabile in Campania e che il nostro prodotto non ha niente a che vedere con quel territorio: acqua, mangime e foraggi sono certificati, sappiamo perfettamente che vengono da posti sicuri“.
Mentre il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, ha voluto aggiungere: “abbiamo comprato in modo casuale 20 mozzarelle con marchio dop in altrettanti punti di vendita e le abbiamo sottoposte a un’analisi molto complessa. Forniamo questa informazione ai consumatori perché orientino le loro scelte: la vendita di mozzarella sfusa, senza marchio di garanzia, non solo non offre le necessarie tutele ma è vietata. Per fare una battaglia efficace contro le ecomafie bisogna saper distinguere tra rischi veri e rischi falsi, altrimenti si fa crollare il sistema della produzione di qualità allargando il potere delle strutture illegali“.