Chiunque sia andato ad abitare in una nuova casa che abbia dello spazio esterno avrà provato svariate modalità per rendere quanto più utile e confortevole questo piccolo fazzoletto di terra.
Chi si diletta con un bel prato, aiuole fiorite, orticelli più o meno professionali, terrazze…
Ad ognuno la scelta pratica ed estetica che più gradisce.
Personalmente sono passato per tutti questi stadi e con il passare degli anni il traino delle mie scelte è stato il criterio di utilità che, aiutato da una proverbiale ed ecologica pigrizia, ha di gran lunga soppiantato il criterio estetico di bellezza.
In sostanza l’evoluzione è stata: giardino (questo è stato l’apice estetico), orto (apice ecologista a Km zero), ghiaino.
Rileggendo però con il senno di poi l’evoluzione di cotanto percorso ho tratto alcune osservazioni:
1. Il giardino è un piacere costoso: in ogni casa si ha una macchina tagliaerba, si utilizzano diserbanti, si risemina ogni anno, si concima in quantità, si riacquistano piante e fiori, si annaffia con enormi quantità di acqua quasi sempre potabile! Un bel prato è sicuramente bello esteticamente, ma poco vivibile e sfruttabile se non in perfette condizioni metereologiche, sicuramente è molto costoso per l’ecosistema.
2. Il ghiaino è pratico, poco costoso, non richiede manutenzione, calpestabile anche quando piove perchè drenante, elegante se ben progettato.
3. L’orto è un hobby ecologico ed economico per l’ecosistema, ha bisogno però di cura, esperienza e tempo.
4. La terrazza è sicuramente un luogo da godere per giochi, pranzi, cene in compagnia e qualsiasi attività ludica o pratica legata alla famiglia.
Quale sia la scelta migliore sta ad ogni famiglia deciderlo, ma questo articolo vorrebbe proporre una lettura nuova di come si potrebbe abitare il mondo: e se le case avessero solo un piccolo spazio esterno privato e si privilegiassero gli spazi verdi pubblici?
Niente più giardini privati, risemine, tagliaerbe, acqua potabile per irrigazione, ma solo grandi parchi pubblici attrezzati anche per mangiare liberamente in gruppi!
Cosa ne guadagneremmo?
Socialità, incontro, scambio, ritrovo, una migliore gestione delle risorse, la possibilità di installazione di impianti di irrigazione pubblica da acque piovane… e soprattutto ogni adulto ed ogni bambino, a prescindere dal ceto sociale e dalla disponibilità di denaro, avrebbe uno spazio verde da vivere e godere!
In sostanza uscire di casa per incontrarsi in luoghi pubblici che permettano in ogni quartiere ai bambini ed agli adulti di trovarsi, correre, giocare, mangiare convivialmente, invece di tanti piccoli giardini privati e commercializzati nei quali ogni bambino guarda giocare il vicino da una rete.